In generale, un linguaggio settoriale è il modo di esprimersi (parole, espressioni, termini tecnici, ecc.) proprio di un ambito specialistico, in particolare (ma non soltanto) di natura tecnica o scientifica. [...] sono formati, infatti, a partire da basi latine o greche (➔ elementi formativi), oppure sono mediati da altre lingue come l’inglese o il francese (come, per es., aracnofobia in psicologia, bufferizzare in informatica), dando luogo così a termini ...
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Il termine interferenza si riferisce all’azione di un sistema linguistico su un altro e agli effetti provocati dal contatto tra lingue, e si usa in una duplice accezione: per indicare i ➔ prestiti di elementi [...] , Harro et al. (a cura di) (2008), Dizionario degli italianismi in francese, inglese, tedesco, Firenze, Accademia della Crusca.
Weinreich, Uriel (1974), Lingue in contatto, Torino, Boringhieri (ed. orig. Languages in contact. Findings and problems ...
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Con bilinguismo si intende genericamente la presenza di più di una lingua presso un singolo o una comunità. Il bilinguismo in senso lato costituisce la condizione più diffusa a livello sia individuale [...] ampi settori della società è di fatto interdetto l’accesso alla lingua o varietà A (come, ad es., in Italia all’epoca suoi primi anni in Inghilterra facendo ampio uso dell’inglese in prestiti culturali, occasionalismi, citazioni di interi frammenti ...
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Il discorso diretto è una delle forme tradizionalmente riconosciute del ➔ discorso riportato, cioè uno dei modi che offre la lingua per riprodurre, in forma orale o scritta, enunciati appartenenti a un [...] non esclude, anzi comporta una stilizzazione, nella narrativa come nella lingua scritta in generale». È ciò che si osserva ad es Con due appendici su: “Le radici degli anni ottanta”, “L’inglese quotidiano”, Roma - Bari, Laterza (1a ed. 1973).
Genette, ...
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Nella terminologia grammaticale tradizionale locuzione è il nome generico che designa qualunque unità linguistica formata da più parole grafiche: per es., forze dell’ordine, prestare servizio, bello e [...] combinazioni più frequenti sono: nome + aggettivo (zuppa inglese, metro quadro, campo magnetico), nome + preposizione + di logica.
DISC 1997 = Il Sabatini Coletti. Dizionario della lingua italiana, Firenze, Giunti.
GRADIT 1999-2007 = De Mauro, ...
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L’espressione articolazioni nasali si riferisce a un modo di articolazione (di ➔ vocali così come di ➔ consonanti) in cui, essendo il velo palatino (o palato molle) abbassato, il passaggio rinofaringale [...] + velare siano per certi versi graduali e continui (per l’inglese, vedi Ellis & Hardcastle 2002), indagini elettropalatografiche condotte sulla lingua italiana hanno confermato l’aspetto tendenzialmente categoriale del processo (Farnetani & ...
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Nella grammatica tradizionale il termine attributo indica un aggettivo che serve a determinare o caratterizzare un nome da cui dipende (Dardano & Trifone 1997: 127-129). In un’accezione più ampia (che [...] al maschile, ma sono possibili alcune eccezioni (➔ accordo).
Mentre in altre lingue l’aggettivo attributivo appare in una posizione fissa (di solito prima del nome in inglese: a beautiful girl), la situazione dell’italiano è più articolata.
In molti ...
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Già ➔ Dante (nei capitoli ix-xv del libro I del De Vulgari Eloquentia, composto presumibilmente entro il 1305) tracciò un quadro memorabile dell’Italia dialettale dell’epoca, differenziato su base geografica [...] /lei).
Alighieri, Dante (1998), L’eloquenza in volgare, introduzione, traduzione e note di G. Inglese, Milano, Rizzoli.
Ascoli, Graziadio Isaia (1864), Lingue e nazioni, «Il Politecnico» 21, pp. 77-102.
Ascoli, Graziadio Isaia (1873), Saggi ladini ...
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In linguistica, il termine collocazione indica la combinazione (tecnicamente co-occorrenza) di due o più parole, che tendono a presentarsi insieme (contigue o a distanza) più spesso di quanto si potrebbe [...] essere disposte in una tassonomia vera e propria, valida tanto per l’italiano e le altre lingue romanze, quanto per l’inglese, il tedesco, e le lingue slave (Benson, Benson & Ilson 1986a; Hausmann 1989: 1010; Heid 1994: 230).
In tale tassonomia ...
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Per variazione diamesica si intende la capacità di una lingua di variare a seconda del mezzo o canale adottato, sia esso scritto (grafico-visivo) o parlato (fonico-acustico) (➔ lingua parlata; ➔ lingua [...] risale al 1694, quello della Real Academia Española al 1726-1739; ancora successivi quelli inglese e tedesco; ➔ lessicografia) e che lingue come l’inglese, il tedesco, il francese e lo spagnolo presentano differenze molto più cospicue dell’italiano ...
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inglese
inglése (ant. o pop. tosc. inghilése) agg. e s. m. e f. [adattam. del fr. ant. angleis, che è dall’anglosassone anglisc; cfr. lat. Angli «Angli»]. – 1. a. Dell’Inghilterra, sia in senso stretto, cioè la parte merid. della Gran Bretagna,...
lingua-ponte
(lingua ponte), loc. s.le f. Lingua utilizzata come veicolo di comunicazione tra persone che parlano idiomi diversi. ◆ L’italiano, parlato da oltre 56 milioni di abitanti, lingua di uno dei Paesi fondatori dell’Unione, alquanto...