Ogni lettera dell’➔alfabeto ha un nome, non sempre coincidente con il suono che essa rappresenta. Per giunta, il nome delle lettere può cambiare nel tempo o risentire dell’influsso di altre lingue. Per [...] , la a, e zeta [ˈʣɛta] per ‹z›, nome di origine greca (in tutti e due i casi, il nome resta invariabile al plurale, ‹e› e a ‹i› (vuoi ke ti kiami?; ➔ posta elettronica, lingua della). Nella grafia suscita dubbi non solo per la grafia estesa (che è ...
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Il termine allotropi indica due o più parole che, pur essendo diverse sul piano formale e semantico, hanno il medesimo etimo, come per es. vizio e vezzo, riconducibili entrambe al lat. vĭtium.
Il termine, [...] in cui è stata recuperata l’accentazione della originaria voce greca, rispetto a piazza, dal lat. platĕam), sia di voci spesso è nata o si è arricchita per contatti con le lingue straniere: dall’aggettivo lat. hospitalem all’esito popolare (o)spedale ...
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In italiano è frequente il fenomeno di parole che, pur avendo lo stesso significato (o, com’è nei verbi, uguale persona e tempo verbale) hanno diversa grafia o posizione dell’accento. Entrambi questi fenomeni [...] variare posizione: fuori degli usi poetici, che sottostanno a dettami ritmici (➔ metrica e lingua), di norma a creare conflitto sono pronunce alla maniera greca contrapposte a quelle alla latina di parole dotte importate dalla prima per tramite della ...
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alfabetizzazione
La scrittura alfabetica è già attestata a metà del 2° millennio a.C. (alfabeto ugaritico, poi alfabeto protocananaico), e fu diffusa dai fenici (a partire dal sec. 11° a.C.) nel Mediterraneo, [...] di maggiore diffusione dell’a. in tutto il corso della civiltà greca e romana. Il cristianesimo si affermò così in una società nuove pratiche di scrittura anche per quanto concerne le lingue volgari, si rinnovarono e si moltiplicarono le maniere di ...
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La regola generale secondo la quale in italiano sono femminili i nomi terminanti in -a e maschili quelli in -o (➔ genere) è ricca di eccezioni (sono, ad es., femminili mano, virago, radio e maschili cobra, [...] , tema e molte voci in -ma di origine greca o modellate sul greco, come clima, genoma, pachiderma), anche se il moquette e il cabaret). Ma ci sono anche altri casi.
Se la lingua d’origine non ha distinzioni di genere codificate, come nel caso dell ...
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Gruppo di popolazioni europee stanziate nell’Europa centrale e orientale. Secondo una delle numerose etimologie proposte, il termine S., che ricorre anche negli etnonimi Slováky «Slovacchi» e Slovenci [...] , a quelle non slave dell’Occidente: parallelamente anche il lessico più antico delle lingue slave di area bizantina presenta numerosi prestiti greci, mentre quello delle lingue della Slavia latina si è arricchito di prestiti germanici e neolatini. L ...
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L’arte del dire, cioè del parlare in pubblico, a un’adunanza, a un’assemblea, soprattutto in quanto è studiata nella sua attuazione pratica, nelle sue manifestazioni storiche, nella sua evoluzione, nei [...] un suo cognato, adotta una variabile linguistica, definita ‘lingua del cognato’, che gli impone la scelta di latina. Segue Gaio Gracco, con il quale l’o. subisce l’influenza greca. Un terzo periodo è quello di Lucio Licinio Crasso e Marco Antonio. ...
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Identità fonetica nella terminazione di due o più parole, a partire dalla vocale tonica, particolarmente percepibile qualora tali parole si trovino a breve distanza in un testo in prosa o in fine di verso [...] mero gioco di parole. Alla poesia latina, come alla greca, basata sulla quantità sillabica e non sull’accento, la alla qualità dei suoni in r. ovvero alla loro frequenza nella lingua, si suole distinguere tradizionalmente tra r. ricche o care o rare ...
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Farmaceutica
Composto chimico ottenuto allo stato aeriforme per distillazione secca o per azione di acidi su sali, o per distillazione semplice. S. farmaceutico è lo stesso che alcolato. Lo s. acetico [...] dei muscoli, scorrendo entro i nervi.
L’uso del termine greco πνεῦμα per indicare una realtà distinta e opposta a ogni evangelica del battesimo di Gesù; solo nella Pentecoste figura come lingue di fuoco, secondo il testo degli Atti degli Apostoli. ...
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Il complesso dei vocaboli e delle locuzioni che costituiscono una lingua, o una parte di essa, o la lingua di uno scrittore, di una scuola, o di un qualsiasi parlante. Anche, l’insieme dei vocaboli comuni [...] intento di render ragione del l., ricco e variato, dei poeti greci, a cominciare da Omero. Il primo l. vero e proprio nel 17° e 18° sec., sempre limitatamente ai dizionari delle lingue classiche, tra i quali i più importanti sono il Glossarium mediae ...
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greco
grèco agg. e s. m. [dal lat. Graecus, gr. Γραικός] (pl. m. -ci; dei vini e dei vènti anche -chi). – 1. agg. Della Grecia, come regione geografica, comprendente all’incirca la parte meridionale della penisola balcanica, con le isole che...
grecita
grecità s. f. [der. di greco], letter. – 1. L’essere conforme all’uso della lingua greca: g. di un costrutto; pura, dubbia g. di una locuzione. 2. a. La lingua, la letteratura, e in senso più ampio la cultura e la civiltà greche, considerate...