Il caso è una categoria linguistica che svolge essenzialmente due funzioni, una in prevalenza sintattica e l’altra in prevalenza semantica. Sul piano sintattico, segnala la funzione che un nome svolge [...] referente di filium ruolo di paziente.
Lo studio dei casi s’è sviluppato nella storia a partire dalle lingue classiche, latino, greco e sanscrito, che hanno casi morfologici, cioè affissi flessivi che segnalano i diversi casi sulle parti nominali del ...
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I grafemi sono le unità grafiche elementari, non suddivisibili ulteriormente, che servono a riprodurre nello scritto i suoni di una lingua. Il termine, modellato sulla serie fonema, morfema, ecc., contiene [...] più stilizzato, in seguito diventato simbolico di una sillaba, poi, coi greci, segno alfabetico e, infine, ruotato fino a raggiungere l’attuale aspetto.
I grafemi della lingua italiana sono, sostanzialmente, quelli dell’alfabeto latino, che aveva in ...
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Gli elementi formativi sono elementi morfologici non autonomi, tratti dalle lingue classiche (greco e latino), impiegati per formare composti (➔ composizione), di norma in combinazione con un altro elemento [...] che più si avvicina ai termini più usati in altre lingue, quali l’inglese combining form e il francese formant.
-mante, -voro).
Gli elementi formativi riconducibili a parole di origine greca sono circa l’80% del totale (i dizionari dell’uso di ...
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Si tende abitualmente a confondere sotto un unico segno grafico quelli che sono invece due distinti segni interpuntivi: la lineetta (o trattino lungo: ‹–›) e il trattino (o trattino breve o corto o trattino [...] più forte (ad es., il punto fermo).
Nell’antichità greca non esisteva il segno di parentesi, ma «per marcare un in fin di riga)» (Coluccia 2008: 96).
Più recenti, nella lingua italiana, le attestazioni del trattino con funzione di unire le parole, ...
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Si dicono prefissoidi una serie di morfemi con significato lessicale che non possono occorrere da soli (tecnicamente, morfemi lessicali legati; ➔ morfologia), perlopiù di origine greca o latina, del tipo [...] che vola» in aeroambulanza, aerocisterna, aeronave.
(b) Auto1-, prefissoide di origine greca, significa «se stesso»; ha ampio uso nella formazione di composti della terminologia scientifica e nella lingua comune e forma liste aperte di lessemi il cui ...
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L’➔accento della lingua italiana è di tipo espiratorio, in quanto fa emergere il nucleo vocalico della ➔ sillaba accentata con una maggiore emissione di fiato. In una catena fonica si distinguono così [...] sdrucciole (ad es., cantavano).
Il normale uso della lingua italiana da parte di un parlante nativo è in genere di derivazione latina alopècia ha ormai soppiantato quella di derivazione greca alopecìa), mimesi (gr. mìmesi / lat. mimési), sclerosi ...
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Nella fenomenologia dell’➔interferenza linguistica un posto particolare è occupato dalle condizioni di sostrato, adstrato e superstrato. In senso ampio, tali nozioni fanno riferimento al prestigio linguistico, [...] adstrato, se esso è ineguale si tratterà per la lingua dominante di superstrato e di sostrato per quella dominata
Le trafile storiche sono assai complesse, come mostra il rapporto tra greco e latino. Il primo, ridotto nell’orbita italica e romana, vi ...
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Un linguaggio tecnico della gastronomia si può datare per l’italiano già ai primi secoli (sicuramente agli inizi del Trecento), molto prima cioè della circolazione di ricettari classici, dai trattati rinascimentali [...] nel meridione d’Italia: potrebbe trattarsi di una base greca nel sud d’Italia ma riadattata a Napoli in bocca pp. 147-268.
Frosini, Giovanna (20092), L’italiano in tavola, in Lingua e identità. Una storia sociale dell’italiano, a cura di P. Trifone, ...
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L’epiteto (dal gr. epítheton «aggiunta») è un nome, un aggettivo o una locuzione che si aggiunge a un nome a cui può essere legato da diversi gradi di necessità. Nei testi di retorica è indicato come figura [...] , altra città sede di giochi dedicati al dio), di tutti i Greci (Zéus Panellē´nios), etneo (Zéus Aitnâios, «relativo all’Etna», vv. 1-4).
Epiteti esornativi compaiono anche nella lingua non letteraria, dove godono di eccezionale fortuna soprattutto ...
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Nella tradizione retorica occidentale il termine amplificazione (lat. amplificatio, exaggeratio; greco áuxesis, da auxánō «accrescere») indica un complesso di tecniche che intensificano i discorsi con [...] Inf. XXVI, vv. 26-27); Omero, «rispuose il duca mio – siam, con quel greco / che le Muse lattar più che altro mai» (Purg. XXII, vv. 101-102); nominale e paratattica si inserisce, come nella lingua più colloquiale, in un forte mistilinguismo a cui ...
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greco
grèco agg. e s. m. [dal lat. Graecus, gr. Γραικός] (pl. m. -ci; dei vini e dei vènti anche -chi). – 1. agg. Della Grecia, come regione geografica, comprendente all’incirca la parte meridionale della penisola balcanica, con le isole che...
grecita
grecità s. f. [der. di greco], letter. – 1. L’essere conforme all’uso della lingua greca: g. di un costrutto; pura, dubbia g. di una locuzione. 2. a. La lingua, la letteratura, e in senso più ampio la cultura e la civiltà greche, considerate...