Tradizionalmente considerata un tropo, la sineddoche (dal gr. synekdokhḗ, da syn «con, insieme» e ekdékhomai «ricevo, prendo», che i latini traducono con conceptio, intellectio) è una figura retorica che [...] pseudo-ciceroniana Retorica a Erennio, si traduce la parola greca con intellectio («comprensione») e si osserva: «la sineddoche Verlag, 1949).
Mortara Garavelli, Bice (1993), Le figure retoriche. Effetti speciali della lingua, Milano, Bompiani. ...
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L’accento grave è un tipo di ➔ accento grafico, cioè un segno diacritico che, in forma di barretta obliqua orientata in alto verso sinistra (‵), si pone sulle vocali per segnalarne la messa in evidenza [...] è proprio l’accento grave. Ancora nel 1745, nelle Regole ed osservazioni della lingua toscana, Salvatore Corticelli si atterrà sostanzialmente alla regola dell’accentazione greca, proponendo sempre l’uso di accento grave a fine parola e l’acuto in ...
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Il punto interrogativo (detto anche, meno spesso, punto di domanda) è un segno di interpunzione (➔ punteggiatura), composto da un punto sormontato da un tipico ricciolo ‹?›, che contrassegna l’interrogazione [...] gli aggettivi. Le prime isolate testimonianze di punto interrogativo greco nella forma ‹ ; › risalgono ai secoli IX e X» fare a meno.
Fin da ➔ Lionardo Salviati (Degli avvertimenti della lingua sopra ’l Decamerone, vol. I, 1584), inoltre, è stata ...
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ANGIOLINI, Francesco
Egidio Papa
Nacque a Piacenza il 19 maggio 1750 (1730 scrivono erroneamente vari autori, probabilmente per un iniziale errore tipografico) da un'antica famiglia di origine eugubina [...] anche le note, che senza sfoggio di erudizione mostravano la cultura del traduttore e la sua padronanza delle linguegreca e orientali, nonché una notevole conoscenza dell'architettura. Il favore incontrato dalla traduzione dell'A. è confermato dalle ...
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Sono ambigeneri le parole che possono essere usate sia al maschile sia al femminile senza che si modifichi la forma del suffisso flessivo (➔ genere):
(1) il nipote / la nipote
(2) il giornalista / la giornalista
(3) [...] );
(b) quelle terminanti in -a, in grande maggioranza di origine greca (lo / la atleta, il / la collega), al cui interno soprano è andata via con suo marito) (➔ genere e lingua).
L’estensione a persone di sesso femminile di lavori precedentemente ...
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Il digramma (dal gr. di «doppio» + grámma «lettera») è una combinazione di due grafemi che serve a rappresentare, in determinati contesti, un unico suono della lingua. L’italiano ha i seguenti digrammi: [...] es., wagneriano) e in alcuni ➔ cultismi di origine greca (per es., gnoseologia). Per la stabilizzazione delle grafie di , Bruno (1949), Il plurale dei nomi in “cia” e “gia”, «Lingua nostra» 10, pp. 24-26.
Migliorini, Bruno (1957), Note sulla grafia ...
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I due punti introducono una pausa intermedia tra il punto e la virgola e vengono usati per ottenere diverse funzioni sintattiche e testuali, come quelle dichiarativa, presentativa e argomentativa, o per [...] lon, è attestato fin dal IV secolo a.C. in testimoni greci, dove è usato per indicare l’inizio di un paragrafo o e l’organizzazione logico-argomentativa del testo, in La lingua nel testo, il testo nella lingua, a cura di A. Ferrari, Torino, Istituto ...
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Per isola linguistica si intende una comunità (o un insieme ridotto di comunità geograficamente contigue) in cui sia tradizionalmente in uso una varietà linguistica nettamente diversa da quella praticata [...] l’Alto Adige/Südtirol rispetto all’area transalpina di lingua tedesca o i territori di parlata provenzale che continuano regionale (isole germanofone al Nord, grecofone al Sud; ➔ greca, comunità; ➔ tedesca, comunità), fino al dinamismo di comunità ...
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I nomi deaggettivali, cioè derivati da aggettivi, sono anche detti nomi di qualità (per es., grandezza, verità, allegria). Essi non si differenziano nel significato dagli aggettivi da cui derivano, se [...] ìa, oltre ad essere presente in un certo numero di parole della lingua comune la cui base sono aggettivi per lo più non derivati (allegria aggettivi terminanti con elementi formativi di origine greca (analogia, antropofagia, autonomia, diacronia, ...
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Nella retorica classica e nella linguistica testuale moderna il termine anadiplosi (lat. conduplicatio, adiectio, reduplicatio, e in greco anche epanidiplōsis «reduplicazione», epanastrophē «ritorno», [...] schema dell’anadiplosi, recuperando la tradizione antica, greca e latina. Si è così distinta l’anadiplosi Bompiani.
Serianni, Luca (1989), Grammatica italiana. Italiano comune e lingua letteraria. Suoni, forme, costrutti, con la collaborazione di A. ...
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greco
grèco agg. e s. m. [dal lat. Graecus, gr. Γραικός] (pl. m. -ci; dei vini e dei vènti anche -chi). – 1. agg. Della Grecia, come regione geografica, comprendente all’incirca la parte meridionale della penisola balcanica, con le isole che...
grecita
grecità s. f. [der. di greco], letter. – 1. L’essere conforme all’uso della lingua greca: g. di un costrutto; pura, dubbia g. di una locuzione. 2. a. La lingua, la letteratura, e in senso più ampio la cultura e la civiltà greche, considerate...