Memorie dalla guerra civile
Giovanni Contini
Questo saggio si occupa di come è stato elaborato il ricordo da parte dei sopravvissuti alle stragi e da parte di repubblichini e partigiani. Da parte di [...] Calegari 2004). L’oggetto della ricerca è la formazione genovese Balilla che operava tra la città e la montagna avendo capissero. Alcuni conoscevano l’inglese, leggevano libri americani in lingua originale, amavano il jazz. Se non andiamo, hanno ...
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L'impresa marittima: uomini e mezzi
Ugo Tucci
Un'epoca di trasformazioni
In quest'età del comune, che coincide per molta parte con l'età delle Crociate, sarebbe difficile negare la loro influenza nella [...] , delle antenne e delle vele, ma esaminando i dati genovesi, che sono i più completi, John H. Pryor teme 6. Martin da Canal, Les estoires de Venise. Cronaca veneziana in lingua francese dalle origini al 1275, a cura di Alberto Limentani, Firenze 1972 ...
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L'età del comune
Giorgio Cracco
La città "bifronte"
L'idea di "un'età aurea"
L'importanza fondante - per la città-Stato di Venezia - dell'epoca che va dalle origini del comune (1140 circa) alla fine [...] del trattato di Ninfeo ripristinasse, a danno dei Greco-Genovesi, l'Impero latino d'Oriente, nel quadro di 42. Martin da Canal, Les Estoires de Venise. Cronaca veneziana in lingua francese dalle origini al 1275, a cura di Alberto Limentani, Firenze ...
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La dimensione demografica e sociale
David Jacoby
A partire dal tardo secolo XI la presenza veneziana nel Mediterraneo orientale crebbe in modo costante, esprimendosi soprattutto in un aumento della [...] della gente del luogo, che conosceva l'economia e le lingue della propria regione e dunque poteva mediare tra i Veneziani Il paesaggio urbano di Famagosta all'inizio del secolo XIV, "Storia dei Genovesi", 5, 1985, pp. 277-291.
20. Su quanto segue, cf ...
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Minoranze cristiane nell'Italia unita
Paolo Ricca
Che cos’è una ‘minoranza cristiana’?
‘Minoranza cristiana’ è una categoria non facile da circoscrivere per la varietà e complessità dei fattori che [...] Alcuni di loro, come Costantino Reta, genovese, già deputato al parlamento subalpino, aderirono già s’è detto, una ‘chiesa ospite’: i culti sono celebrati in lingua tedesca (tranne che nella chiesa di Torre Annunziata). Da un ventennio circa però ...
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Il Rinascimento. Il contesto culturale e istituzionale
Cesare Vasoli
Il contesto culturale e istituzionale
La crisi politica e religiosa europea tra Trecento e Quattrocento
Tracciare un quadro sintetico [...] territori così eterogenei, con storie, tradizioni e lingue diverse e una composizione etnica e religiosa assai le quali la sconfitta della flotta aragonese da parte di quella genovese al servizio di Milano, conclusa con la prigionia dello stesso ...
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L'editoria religiosa del secondo Novecento: progetti, libri, sogni, mode
Alberto Melloni
Lo strumentario della nuova cristianità perduta
Le case editrici che provengono da una congregazione religiosa, [...] l’occasione per collaborazioni e sinergie. Come quella col gruppo genovese Il gallo, casa e rivista che fra il 1946 e Valla (nel sito catalogostorico.fondazionemondadori.it) pubblica fonti in lingua e traduzioni a fronte di raro pregio, oppure alcuni ...
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Veneziani fuori Venezia
Jadran Ferluga
Seguire le sorti dei Veneziani fuori Venezia, fuori della loro città e provincia, non è compito facile: poche sono le notizie che possediamo, e per di più sparse. [...] case o abitazioni poiché da loro fu ospitato un mercante genovese derubato. Sulla costa europea del Mar di Marmara, a più a lungo nei centri bizantini conoscessero meglio la lingua e servissero spesso da interpreti o mediatori ai nuovi venuti ...
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Michelangelo e la pittura un itinerario biografico
Barbara Agosti
Quando compì i suoi primi esperimenti nell’ambito della pittura, al giovane Michelangelo Buonarroti (1475-1564) era già ben chiara la [...] per il volgare tale da conferirgli una dignità di moderna lingua letteraria comparabile al latino, è un elemento utile per fiorentino di Raffaello rientrato a Roma nel 1537 dopo l’attività genovese al servizio di Andrea Doria e quella pisana, e ben ...
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SANTI, Raffaello
Francesco Paolo Di Teodoro
Vincenzo Farinella
SANTI (Sanzio), Raffaello. – Nacque a Urbino il 28 marzo o il 6 aprile 1483: la prima data si basa sulla testimonianza vasariana («Nacque [...] le varie maniere italiane, ma anche tra la lingua figurativa moderna e quella esemplare degli antichi: si tratta filosofia, s. 5, VII (2015), 1, pp. 119-168; A.L. Genovese, La tomba del divino Raffaello, Roma 2015; G. Pisani, Le Veneri di Raffaello ...
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stretto1
strétto1 agg. [part. pass. di stringere, che continua il lat. strĭctus, part. pass. di stringĕre]. – 1. a. Premuto, serrato fortemente: tenere s. una cosa, afferrarla e premerla con forza in modo che non possa sfuggire; teneva la...
vocabolario
vocabolàrio (ant. vocabulàrio) s. m. [dal lat. mediev. vocabularius o vocabularium, der. di vocabŭlum «vocabolo»]. – 1. Volume che raccoglie, per lo più in ordine alfabetico, e spiega con definizioni ed esempî il lessico, cioè...