(o al-Maghreb) Nome («Occidente») con il quale gli Arabi designano complessivamente i paesi dell’Africa settentrionale, a O dell’Egitto, spesso in opposizione a Mashriq «Oriente». Varie le accezioni, dalla [...] lion, 1989, la raccolta poetica Le spleen de Casablanca, 1996), e il poeta Nissabouri. Tra gli autori marocchini di linguafrancese figurano, oltre al più noto Ben Jelloun, la sociologa e scrittrice F. Mernissi, che ha tentato di sfatare i pregiudizi ...
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Anatomia e medicina
Organo della cavità orale dei Vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione e, nell’uomo, nell’articolazione [...] lingue naturali ebbero storicamente una parziale funzione di l. internazionale, dopo il latino medievale, lo spagnolo nel 16° sec., il francese tra i due tipi sono il Volapük e la Lingua azzurra. Tutte queste l., create da individui e proposte ...
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Natura e cultura nel linguaggio
Elizabeth Bates
(Center for Research in Language, University of California San Diego, California, USA)
In questo saggio vengono discussi la struttura, le origini, lo sviluppo [...] e Goodman, 1997), compresi gli effetti del priming di genere in compiti di decisione lessicale e di gating nella linguafrancese, sulla ripetizione delle parole e la classificazione di genere in italiano, e sulla denominazione di figure in spagnolo e ...
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La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] con dotazioni più deboli, ma non marginali, delle altre discipline, prevalentemente scientifiche: matematica 377, storia naturale 232, linguafrancese, filosofia e chimica 174 per ciascuna (Genovesi 1988, pp. 81-82). All’idea della competenza tecnica ...
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L’Italia può vantare il maggior trattato di linguistica dell’Europa medievale, il De vulgari eloquentia di ➔ Dante Alighieri, scritto in latino per definire i caratteri del volgare illustre, in cui, per [...] individuali e sfumature. Del resto Terracini, pur dichiarando di ammirare la storia della linguafrancese di Karl Vossler, non scrisse mai una storia della lingua nazionale. Nel 1963 uscì la Storia linguistica dell’Italia unita di De Mauro, ricca ...
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Per contrastare l’interpretazione riduttiva della questione della lingua, considerata come un dibattito sulle varie denominazioni fiorentino, toscano, lingua comune o italiano, cioè equiparata a un’oziosa [...] e napoleonici ebbe come conseguenza una diffusa ostilità nei confronti di ogni apertura verso il prestito dalle lingue straniere e verso la linguafrancese in particolare (si pensi al misogallismo di ➔ Vittorio Alfieri o al trattato di Gian Francesco ...
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Con la metafora dell’immagine di una lingua ci si riferisce ai giudizi e alle opinioni che su questa lingua sono prodotti da parlanti di altre lingue. Si tratta di giudizi intuitivi, non fondati su fatti [...] del canto e [...] delle maschere» (Folena 1983: 221). Già a Jacques Davy, cardinale du Perron (1556-1618), che trovava la linguafrancese la più adatta a rendere le cose come sono, fu ascritta l’affermazione che essa «non riesce nella commedia come ...
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Per politica linguistica si intende ogni iniziativa o insieme di misure attraverso cui le istituzioni esercitano un influsso sugli equilibri linguistici esistenti in un Paese; tale etichetta ricopre in [...] a iniziative dirigistiche come quelle attuate, ad es., in Francia, deputate alla difesa e all’espansione della linguafrancese e nel contempo all’elaborazione di proposte terminologiche alternative al ricorso diffuso ai prestiti.
Un’azione di ...
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Per alfabeto fonetico si intende l’insieme dei simboli impiegati per la rappresentazione grafica dei suoni di una lingua. La sua prerogativa essenziale è quella di associare in modo univoco un solo segno [...] fu costante. Fu presto affiancata dalla pubblicazione del periodico «Le maître phonétique», edito dal 1889 al 1970, in linguafrancese ed in trascrizione fonetica.
Da allora fino ai nostri giorni, l’organo ufficiale di diffusione dei criteri di ...
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Vittorio Alfieri (Asti 1749 - Firenze 1803) è il maggior scrittore italiano di tragedie. Nacque nel Piemonte sabaudo, da nobile famiglia e studiò alla Reale Accademia di Torino, dove compì, come dice egli [...] Francia andava diffondendo in Europa. Tali temi sono trattati nel Misogallo, scritto negli anni Novanta. La linguafrancese è apertamente biasimata nell’autobiografia; in alcuni passi Alfieri nega addirittura di conoscerla bene. Questa palinodia non ...
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francese
francéṡe (ant. franzéṡe) agg. e s. m. e f. [dal fr. ant. franceis, françois, mod. français]. – 1. agg. a. Della Francia, repubblica dell’Europa centro-occid.: il popolo f.; popolazioni di lingua f.; la moda f.; i profumi f.; la cucina...
lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...