La sociolinguistica è il settore delle scienze del linguaggio che si occupa dei rapporti fra lingua e società. Pare che il termine sociolinguistics sia stato usato per la prima volta all’inizio degli anni [...] dell’italiano (non rara presso immigrati di provenienza mediterranea), lingue seconde in genere di apprendimento scolastico come il francese, l’inglese, lo spagnolo fungono da lingue veicolari. Presto però (anche a causa della poca dimestichezza ...
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ALEANDRO, Girolamo
Giuseppe Alberigo
Nacque a Motta di Livenza in Friuli il 13 febbr. 1480; il padre, Francesco, era medico; la famiglia aveva origini nobili, che l'A. difese e rivendicò energicamente [...] italiano, cui si guardava con venerazione, e il fondatore di un insegnamento rigoroso della lingua greca. Tale posizione lo mise in contatto con il meglio degli ambienti francesi, con i quali però l'A. sembra aver avuto rapporti di prestigio più che ...
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Per secoli l’italiano, fuori di Toscana, è stato imparato sui libri: per questo si è sottratto ai processi di trasformazione caratteristici delle lingue che si sono sviluppate dall’alto medioevo a oggi [...] che, mentre per l’inglese, il francese e lo spagnolo le trasformazioni fonetiche intervenute gramĭneam; famiglia < faméglia < famĭliam) e innanzi a n + velare etimologica (lingua < léngua < lĭnguam; vince < vénce < vĭncit); anche / ...
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L’area umbro-marchigiana, anche a causa della sua conformazione geografica, è stata interessata da vicende storiche piuttosto complesse, sebbene la geografia non le abbia assegnato confini naturali rigidamente [...] mediano;
(iv) pronomi personali analoghi a quelli della lingua italiana (con la preferenza per noialtri e voialtri al Ascoli), denominato dai linguisti ➔ scevà e simile alla cosiddetta e muta francese (ad Ascoli [prəməˈrusə] «premurosi», [səˈmarə] « ...
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di Christoph Schwarze
I clitici (dal gr. klíno «flettersi») costituiscono una categorie di parole variegata, caratterizzate essenzialmente dal fatto di essere brevi o brevissime (monosillabe o bisillabe); [...] Non esiste nominativo. L’italiano si distingue perciò dal francese, e anche da taluni dialetti italo-romanzi, che hanno porta accento di parola:
(2) l’ho detto loro
Nella lingua poco sorvegliata (in particolare nel parlato) il clitico mancante è ...
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Il vocabolario è uno dei pochi prodotti culturali che si siano sviluppati in autonomia in epoca moderna (cfr. Auroux 1992: 33). È vero che dizionari e glossari esistevano già in epoca classica, simili [...] ’autonomia e il compito di curare la revisione del Dizionario della lingua italiana (si noti la dicitura usata allora nel decreto napoleonico: Dizionario, alla francese, non Vocabolario, secondo la secolare tradizione dell’Accademia). Appena riaperta ...
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L’esigenza di ordinare in base a precisi parametri il panorama delle parlate dialettali d’Italia è stata avvertita fin dagli albori della dialettologia scientifica, anche se i tentativi compiuti in tal [...] / è ormai scomparso dall’uso regionale, pur restando ben vivo nella lingua comune (a Firenze, infatti, oggi si dice [ˈbɔno] «buono dei nessi /ka-/ e /ga-/, che diventano (in accordo col francese antico, ma anche col veneto) /ʧa-/ e /ʤa-/] ([ˈʧar] ...
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Si definiscono frasi infinitive quelle frasi (sia principali che subordinate) in cui il predicato è costituito da un verbo all’infinito. La frase infinitiva può comparire in varie costruzioni, e cioè: [...] era restrizione sull’ordine delle parole, per cui nella lingua letteraria si riscontrano esempi in cui il soggetto si inserisce la proclisi al verbo modale è attestata anche nelle fasi storiche del francese.
(56) je me dois, par ta mort, montrer digne ...
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Con il termine arabismi si intende una particolare classe di esotismi, molti dei quali successivamente integratisi nel vocabolario italiano e allineatisi alla morfologia della nostra lingua (➔ adattamento; [...] , al pari di quanto si sta verificando in altre lingue occidentali, un numero via via crescente di termini di , per lo più al maschile (< ar. tabbūla, nella grafia alla francese con ‹ou› dal 2002 in Heike Knophius, Alimenti brucia grassi, p. ...
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Alessandro Manzoni nacque a Milano nel 1785 dalla figlia di Cesare Beccaria, Giulia, moglie presto separata del ricco possidente Pietro Manzoni. Dopo un decennio trascorso in collegio dai padri somaschi [...] , la sua scelta esclusiva dell’«uso vivente di Firenze» perché convinto «che la lingua italiana è in Firenze, come la lingua latina era in Roma, come la francese è in Parigi».
Dopo l’unificazione politica, diventata Firenze capitale, Manzoni tornò a ...
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francese
francéṡe (ant. franzéṡe) agg. e s. m. e f. [dal fr. ant. franceis, françois, mod. français]. – 1. agg. a. Della Francia, repubblica dell’Europa centro-occid.: il popolo f.; popolazioni di lingua f.; la moda f.; i profumi f.; la cucina...
lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...