Cappuccetto rosso
Francesca Borruso
La fiaba dell'ingenuità e dell'innocenza
Cappuccetto rosso è una fiaba presente nel mondo occidentale in due versioni fra loro leggermente differenti: la versione [...] esaminato le versioni nelle quali la fiaba era diffusa nelle campagne francesi nel 18° e 19° secolo, ribadisce che è sempre o animali che comunicano con gli uomini parlando la loro lingua ‒ traduce infatti in un linguaggio letterario il racconto di ...
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Critico e saggista italiano (Trani 1912 - Roma 2001). Ha curato edizioni di autori italiani e francesi, e ha pubblicato numerosi saggi di solida impostazione storica e di fine penetrazione critica e psicologica, [...] française e destinato a coloro che abbiano contribuito con la loro opera a illustrare e diffondere la lingua e la cultura francese nel mondo.
Opere
Dedicò studi fondamentali a Ch. Baudelaire (Baudelaire critico, 1939, ed. ampl. 1988; Baudelaire e ...
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Scrittore italiano (Roma 1886 - ivi 1958). Formatosi alla scuola di C. De Lollis, T., fu inizialmente critico letterario (Nell'Italia romantica sulle orme di Stendhal, 1924; Rilegature gianseniste, 1930, [...] ), per divenire poi saggista (Il lettore vagabondo, 1942; Carducci e D'Annunzio, 1943).
Vita e opere
Prof. di lingua e letteratura francese nell'univ. di Roma; condirettore de La Cultura (1930-33) e direttore della Fiera letteraria (1948-49); socio ...
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Periodo di storia della civiltà che ebbe inizio in Italia con caratteristiche già abbastanza precise intorno alla metà del 14° sec. e affermatosi nel secolo successivo, caratterizzato da una fruizione [...] , se mai, Rinascita) e sul modello del francese Renaissance. Il suo significato, a indicare il rinnovamento ha respinto – l’uso che il Medioevo aveva fatto dell’antichità. Dalla lingua alle arti e alle scienze, la cultura del R. ha cercato sempre ...
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Gli antichi attribuivano l'Iliade e l'Odissea (e molti altri poemi) a un poeta di nome O.; di lui, però, non sapevano nulla che non fosse leggenda. Le Vite di O. a noi giunte (una delle quali attribuita [...] (Archiloco, Esiodo), O. è un classico; sullo stile e sulla lingua omerica si forma in sostanza tutta la poesia greca, e la stessa difeso, per es., da N. Boileau. Nel Settecento la cultura francese si riapre a O. (traduzione di Anne Dacier, 1699); ...
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Ciò che è riferito al popolo, inteso sia come collettività dei cittadini, senza distinzione di classi sociali, sia come insieme delle classi sociali meno elevate, socialmente e culturalmente svantaggiate.
Antropologia
Secondo [...] da Saussure, fra parola, intesa come espressione individuale, e lingua, come fatto sociale, è stata applicata alla letteratura p. da scolasticismo dei wolffiani, attenti alla contemporanea cultura francese e inglese, i Popularphilosophen, pur con ...
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L’arte del dire, cioè del parlare in pubblico, a un’adunanza, a un’assemblea, soprattutto in quanto è studiata nella sua attuazione pratica, nelle sue manifestazioni storiche, nella sua evoluzione, nei [...] suo cognato, adotta una variabile linguistica, definita ‘lingua del cognato’, che gli impone la scelta di l’oratoria forense, specie a Napoli. Dopo la Rivoluzione francese cominciò l’eloquenza politica moderna (importantissima la funzione dell’o ...
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Identità fonetica nella terminazione di due o più parole, a partire dalla vocale tonica, particolarmente percepibile qualora tali parole si trovino a breve distanza in un testo in prosa o in fine di verso [...] può verificarsi con parole come alcono, ciascono, niono, che in aretino avevano una o.
L’imitazione della poesia in lingua d’oïl produsse alcune r. francesi, del tipo -anza : -enza, e più in generale a con e seguite da due consonanti, la prima delle ...
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In genere, delle Fiandre, ma con riferimenti geografici di varia estensione: a) delle Fiandre in senso stretto (la regione tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord); b) di tutta la metà settentrionale [...] al nederlandese, in contrapposto alla metà meridionale, che parla dialetti di ceppo romanzo (valloni) e ha per lingua letteraria il francese; c) delle Fiandre nel senso più largo del termine (inteso come sinonimo storico dei Paesi Bassi, senza ...
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Poeta tedesco (Lauffen am Neckar 1770 - Tubinga 1843). Ebbe vita infelice: aveva due anni quando gli morì il padre; qualche anno più tardi la madre sposò in seconde nozze il borgomastro della non lontana [...] e per armoniosità di eloquio, che mai siano state scritte in lingua tedesca: Menons Klage um Diotima, Geh unter, schöne Sonne, momento, sulla scia dei principî mutuati dalla Rivoluzione francese (è rimasta famosa la denuncia feroce della miseria ...
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francese
francéṡe (ant. franzéṡe) agg. e s. m. e f. [dal fr. ant. franceis, françois, mod. français]. – 1. agg. a. Della Francia, repubblica dell’Europa centro-occid.: il popolo f.; popolazioni di lingua f.; la moda f.; i profumi f.; la cucina...
lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...