Costantino e Costantinopoli sotto Mehmed II
L’eredità costantiniana dopo la conquista ottomana di Costantinopoli
Anna Calia
Il 29 maggio 1453 segna la caduta di un impero e l’atto di fondazione di un [...] dell’Archivio di Stato di Venezia e la diplomazia veneziano-ottomana in lingua greca tra XV e XVI secolo, in Byzantion, 82 (2012), bontà et per utilità stimano eccellentissima, la cristiana avanzi l’ebrea e tutte l’altre».
41 A. Pertusi, La caduta, ...
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Gli ebrei
Gadi Luzzatto Voghera
Continuità e trasformazioni
Il secolo XIX segna per la storia della comunità ebraica veneziana un periodo di lunga e articolata transizione che coinvolge in varia misura [...] 2.667 1882 1.231 1.223 2.454 1901 2.474
Tab. 1. Gli ebrei a Venezia tra il 1761 e il 1901(6)
Un documento del 1882(7), in cui la comunità materie ebraiche, sia nelle materie secolari quali la lingua e la grammatica italiana e l’aritmetica. ...
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Una storia dei confini mobili: santi e culti fra universale e particolare
Sofia Boesch Gajano
Dal punto di vista cronologico la storia della santità è caratterizzata da un’accentuata diacronia e dalla [...] valenze ulteriori: da filosofa a carmelitana, da ebrea a cristiana, diveniva «autentico paradigma della tensione lo statuto speciale avesse favorito l’armonia fra le popolazioni di lingua italiana e francese; quanto ai culti, non indicava un patrono ...
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Elena
De stercore ad regnum
Franca Ela Consolino
Solo ad alcuni personaggi storici tocca di acquisire in morte una fisionomia più ricca e complessa di quella testimoniata dai contemporanei. Flavia Iulia [...] Elena sono pervenute otto epigrafi di sicura autenticità tutte in lingua latina69, e ben sei recano il titolo di Augusta. , Paris 1910, II, p. 515, ll. 2-4), non che è ella stessa ebrea.
81 Cfr. per esempio O. Seeck, Helena 2, cit., col. 2821; D. ...
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Tradizioni, culto e dottrine nel mondo bulgaro
Krassimir Stantchev
Vassja Velinova
Il tema e l’immagine di Costantino entrano nella cultura bulgara con la conversione del primo impero bulgaro (681-1018) [...] di Giuda che avrebbe aiutato sant’Elena si rivolge direttamente all’ebreo: «Non buggerare, o eretico, Macario la trovò, non tu von Bulgarien Ivan Alexander, Sofija 1982 (l’edizione in lingua bulgara è del 1980).
51 Traduzione ripresa con alcune ...
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Miti e simboli della rivoluzione nazionale
Alberto Mario Banti
Una chiave importante per capire il significato del processo di costruzione del Regno d’Italia sta in una semplice definizione: Stato-nazione. [...] esempio, si trovano la nazione inglese, la greca, l’ebrea, l’armena, la portoghese, ecc.); e a queste madre piange e che mio padre venera, perché la città dove sono nato, la lingua che parlo, i libri che m’educano, perché mio fratello, mia sorella, i ...
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Giudaismo
Rolf Rendtorff
Introduzione
Definizioni del concetto
Nella sua accezione più ampia il termine 'giudaismo' indica la storia complessiva del popolo ebraico, dai suoi inizi nell'epoca biblica [...] leggenda della lettera di Aristea, secondo cui la traduzione fu effettuata da settantadue dottori ebrei). Ciò dimostra sia il legame degli Ebrei della diaspora con la lingua e la cultura del paese di immigrazione, sia il loro senso di appartenenza ...
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Narratori italiani e scrittura dell’estremo
Daniele Giglioli
Letteratura e realtà: un rapporto in crisi
Che cos’è la scrittura dell’estremo? Non uno stile, non un genere, non una poetica, non una scuola [...] zéro de l’écriture, 1953; trad. it. 1982, p. 12). Lingua e stile, scrive Barthes, sono «due forze cieche; la scrittura è sul rapporto tra la scrittrice e sua madre, ebrea polacca sopravvissuta allo sterminio, anello di congiunzione visibile ...
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Le letterature di lingua inglese
Valerio Massimo De Angelis
Perché la letteratura
L’avvento del nuovo secolo non ha prodotto un radicale cambiamento di paradigma nelle letterature di lingua inglese, [...] documentaristico.
L’Irlanda resta terra feconda di grandi stilisti di una lingua che pure non sarebbe l’idioma ufficiale della nazione. Ne dalla storia d’amore dello zio indiano e della zia ebrea tedesca di suo padre, una storia che percorre buona ...
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KANTORÓWICZ, ERNST HARTWIG
RRoberto Delle Donne
Nacque a Posen (oggi Poznań) da un'agiata famiglia di industriali ebrei il 3 maggio 1895. Nella città natale, allora capitale dell'omonima provincia prussiana, [...] solito pronunciare il suo cognome alla polacca, K. restò estraneo alla lingua e alla cultura di questo popolo. I genitori di Ernst, Joseph una legge nazista impose a tutti i docenti ebrei o di origine ebrea di ritirarsi dall'insegnamento, a meno che ...
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ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...
Porrajmos (porrajmos e, rar., Porajmos) s. m. (rar. f.) inv. Persecuzione, sterminio, genocidio di Rom e Sinti da parte del regime nazista, di quello fascista e dei loro alleati, avvenuto tra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento (le vittime...