Giovanna
Vincenzo Presta
Madre di s. Domenico, discendente della famiglia d'Asa; sposò il nobile Felice de Guzman. D. ne fa menzione nell'espressione esclamativa oh madre sua veramente Giovanna, / se, [...] tesse l'elogio di s. Domenico. Il nome è di origine ebraica: Giovanni significa ‛ Iehova è benigno '; s. Girolamo interpreta " Pisa, in " Romania " XXVI (1897) 537-554; Parodi, Lingua 391.
D. sottolinea il valore etimologico del nome G. anche nel ...
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ASCARELLI (Ascariel), Debora
Mario Quattrucci
Nacque a Roma nei primi decenni del secolo XVI e vi morì, come sembra, ultrasettantenne. Scarse e frammentarie sono le notizie date dai suoi biografi: ignoto [...] espulsione degli Ebrei dalla Spagna. Valente traduttrice dall'ebraico, l'A. raggiunse una notevole fama letteraria il 1540 l'A. era già nota per la traduzione in lingua italiana del Mahon Hascioalim ("Abitacolo degli Oranti"), opera poetica famosa ...
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ALAMANNI, Luigi
Clementina Rotondi
Figlio di Piero, nacque a Firenze nel 1558. Dedicatosi agli studi letterari, fu buon conoscitore della lingua latina e della greca, che apprese sotto la guida di Pier [...] Vettori, della francese e dell'ebraica. Studioso di teologia e filosofia, si occupò anche di scienze matematiche ed astronomiche e di cosmo-grafia, di cui lasciò un saggio in un profilo dell'inferno dantesco, che non ci è pervenuto. Per questi studi ...
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Rabinovici, Doron
Rabinovici, Doron. – Scrittore, saggista e storico israeliano naturalizzato austriaco (n. Tel Aviv 1961). Nel 1964 si trasferisce con la famiglia in Austria e studia storia contemporanea [...] all’Università di Vienna. Il tema dell’identità della comunità ebraica di lingua tedesca, fa da sfondo a tutta l’opera di R. sin dagli esordi degli anni Novanta con la raccolta di racconti Papirnik (1994) e il romanzo in dodici episodi Suche nach M. ...
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Elì
Angelo Penna
Vocabolo ebraico composto dal sostantivo El (v.) e dal suffisso i (aggettivo possessivo di prima persona). D. fa pronunziare tale parola da Forese Donati, il quale, per spiegare la [...] , pronunziò le prime parole di Ps. 21 (secondo l'enumerazione ebraica 22): " Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? presuppone la forma ebraica per il doppio vocativo; Marco, invece, trascrive il testo supponendo la lingua aramaica (" Eloi, ...
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Settanta (o versione dei Settanta)
Settanta
(o versione dei Settanta) La prima traduzione greca dell’Antico Testamento. Il nome sarebbe derivato dal numero (propr. 72) dei traduttori che, secondo la [...] in greco dell’Antico Testamento, a uso dei giudei di lingua greca, particolarmente numerosi in Egitto. L’esame linguistico e quali alcune estremamente letterali, altre più libere. L’originale ebraico che sta alla base della versione dei S. differisce ...
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Sharett, Moshe
(propr. M. Shertok) Politico israeliano (Kherson 1894-Tel Aviv 1965). Di origine ucraina, trasferitosi in giovane età in Palestina, fu tra le personalità preminenti del movimento sionista; [...] capo del dipartimento politico della Agenzia ebraica a Gerusalemme dal 1933 al 1948, ebbe un ruolo di primo piano nella dimissioni di Ben Gurion, fu primo ministro. Ottimo conoscitore della lingua e della cultura araba, S. fu noto per le sue ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.