La demografia dei poveri. Pescatori, facchini e industrianti nella Venezia di metà Ottocento
Renzo Derosas
Tra demografia e storia sociale
Aronne S. era un povero "industriante", un manovale senza [...] del popolo paiono tanto robusti, stizzosi e di pronta lingua come osservasi nei due sestieri di Canal Regio e . in proposito l'acuta analisi di S. Levis Sullam, Una comunità ebraica 'immaginata'.
87. Donatella Calabi, La città e le sue periferie: le ...
Leggi Tutto
Lavoratrici
Maria Teresa Sega
Zanze era di Cannaregio e faceva l'infilaperle. Passava lunghe ore seduta in circolo con le vicine in calle, la sessola di legno sulle ginocchia, ridendo talvolta con [...] Amelia Rosselli, scrittrice e autrice di commedie in lingua veneziana quando è ormai lontana dalla sua città natale, sociale: vi figurano infatti uomini e donne di religione ebraica, come lo stesso fondatore David Levi-Morenos, cristiani ...
Leggi Tutto
La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Astronomia, astrologia e geografia matematica
John D. North
Anne Tihon
Graziella Federici Vescovini
Uta Lindgren
Astronomia, astrologia [...] Spagna e nel Sud della Francia i rapporti tra le comunità ebraiche erano molto stretti, ma la loro influenza si estese anche un altro gruppo di testi deriva dalla scuola di autori in lingua castigliana presso la corte di Alfonso X, alla fine del ...
Leggi Tutto
Psicanalisi
PPaul Ricoeur
Silvano Arieti
di Paul Ricoeur, Silvano Arieti
PSICANALISI
La teoria psicanalitica di Paul Ricoeur
Sommario: 1. Introduzione. 2. La psicanalisi come metodo d'indagine: a) [...] libro Il bambino, pubblicato nel 1946 e tradotto in molte lingue, sono state vendute finora 23 milioni di copie.
La analitica).
b) Alfred Adler
Alfred Adler nacque a Vienna da famiglia ebraica nel 1870 e morì ad Aberdeen (Scozia) nel 1937. Egli si ...
Leggi Tutto
Le professioni liberali
Giuseppe Trebbi
Premessa. Il patriziato veneziano e le professioni liberali
Come ha ben osservato Carlo Maria Cipolla, uno studio sui ceti dirigenti delle città italiane del [...] dell'Inquisizione contro la cultura e i libri ebraici, a cominciare dal Talmud. A quest'epoca appartiene '700 da Nereo Vianello, Il veneziano lingua del foro veneto nella seconda metà del secolo XVIII, "Lingua Nostra", 18, 1957, pp. 68-73 ...
Leggi Tutto
Il fronte interno sulle lagune: Venezia in guerra
Emilio Franzina
Il "fronte interno" sulle lagune: Venezia in guerra (1938-1943)
Luci e ombre della "grande Venezia"
Venezia sembra poter figurare [...] ai danni anche dei "discriminati", le inibizioni e i divieti: dalla proibizione di attivare corsi di lingua nella scuola media ebraica pur istituita in tempi brevissimi per i membri della comunità (febbraio 1939) alla loro "inesorabile separazione ...
Leggi Tutto
Le riforme
Paolo Preto
Riforma o "rivoluzione"?: la riforma è "rivoluzione"
Nella città di Bergamo ormai democratizzata, siamo nel 1797, un pamphlet giacobino lancia alla moribonda classe aristocratica [...] sollevata nel 1769-1770, in funzione anti-ebraica, da Andrea Tron: le esportazioni dell'olio Collegio, Relazioni, b. 54, Polo Renier, 5 luglio 1732.
25. E. Leso, Lingua, pp. 232-233.
26. Per un profilo biografico di Mengotti v. F. Venturi, ...
Leggi Tutto
Gli insediamenti fenici e punici in Africa Settentrionale
Mohamed Hassine Fantar
Introduzione
Numerosi autori greci e latini hanno trattato dei Fenici e delle loro fondazioni in Africa Settentrionale. [...] da un cordone litoraneo che alcuni autori antichi definiscono come "lingua" oppure come "tenia", immagine che evoca un corridoio stretto in luce alcune statue cultuali, la celebre necropoli ebraica scoperta da Delattre e molti mosaici. All'epoca ...
Leggi Tutto
Narrativa
Claudio Magris
di Claudio Magris
Narrativa
sommario: 1. Tramonto dell'epica e crisi del romanzo: la dissoluzione del grande stile. 2. Totalità e regressione: la cancellazione del soggetto [...] , votato a una lenta estinzione e che è la lingua di ciò che è stato distrutto e non esiste più se non nella traslucida irrealtà della parola, come gli shtetlach, i borghi ebraico-polacchi distrutti ed esistenti ormai solo nei suoi racconti. Lo ...
Leggi Tutto
Il pubblico e il privato. Architettura e committenza a Venezia
Manfredo Tafuri
"Concordia urbis": morfologia urbana e "domus" patrizia
"Libertatem ergo Romanorum felicissima Venetia conservat sine [...] interessassero il Grimani, che egli appare molto attento alla cultura ebraica. Come Pico e come il Pizzamano, egli è amico di Moro o nella Ca' di Dio, di un venir meno della lingua, di un silenzio. Piuttosto, l'architetto tenta di individuare la ...
Leggi Tutto
ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.