METRICI, SISTEMI
Angelo SEGRE
Giovanni GIORGI
Antichità. - Ignoriamo le misure dei popoli del Mediterraneo precedenti l'età classica. I sistemi a noi noti sono in gran prevalenza sistemi chiusi e [...] trattazione di misure provinciali romane nelle provincie di lingua latina, perché i dati a nostra disposizione Pap. Edg. 71 del sec. III a. C., che ragguaglia l'artaba ebraica a quella greco-egizia dell'età tolemaica di 30 choenices e quindi a litri ...
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NOVELLA
Bruno LAVAGNINI
Ferdinando NERI
Salvatore ROSATI
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. Impossibile definire con sufficiente precisione la novella, che nei varî tempi e paesi assume aspetti diversi. Accenneremo qui ai fatti [...] dà tanta parte all'epos narrativo), né quella ebraica-biblica presentano produzioni che si possano dire in stretto e Dimnah, favole di Luqmān), e fu tradotto in tutte le lingue letterarie d'Europa, ottenendo veramente il fine annunziato dal titolo, d' ...
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MESSIANISMO
Yoseph COLOMBO
Alberto VACCARI
. Parola e concetto proprî delle religioni ebraica e cristiana, punto centrale d'intesa insieme e di opposizione fra di esse; d'intesa sul fondo comune dei [...] i paesi oltremare" (Isaia, XLII,1-5). La voce ebraica tōrāh comprende non solo la legge del sovrano, ma anche l questa è ben preparato e risoluto: "Il Signore Jahvè mi ha dato lingua di ammaestrato... Il Signore Jahvè mi ha schiuso l'orecchio, ed ...
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MIGRATORIE, CORRENTI
Anna Maria Ratti
Migrazioni internazionali (XXIII, p. 250; App. I, p. 848; II, 11, p. 312). - La distinzione tra migrazioni politiche ed economiche risponde a una fondamentale dualità [...] hanno ottenuto quella del paese d'asilo di cui già dividevano lingua e cultura. Oltre ai profughi di nazionalità tedesca, entrati in la politica non solo liberale ma attiva seguita dal governo ebraico. Dal 15 maggio 1948 al 31 dicembre 1957, 900. ...
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La canzone d'autore in Italia
Roberto Vecchioni
di Roberto Vecchioni
Pur partendo da due sistemi semantici preesistenti (il linguaggio poetico e quello musicale), la c. d'autore costituisce un'unità [...] geograficamente. Subito popolare grazie a una filastrocca ebraica (La fiera dell'est, 1976), Branduardi a cura di C. Rizzi, Milano 1993.
G. Borgna, L. Serianni, La lingua cantata. L'italiano della canzone d'autore dagli anni '30 ad oggi, Roma 1995. ...
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NUMERAZIONE
Ettore BORTOLOTTI
Iliehard DANGEL
Richard DANGEL
. Il concetto di numero, per sua natura primitivo e astratto, viene per uso costante estrinsecato in aggruppamenti di cose sensibili [...] riscontra già in un manoscritto italiano del sec. XIV.
Dalla lingua italiana questa voce passò in idiomi stranieri, mentre per altra via notazione alfabetica fondata sugli stessi principî di quella ebraica.
Gli Etruschi usavano una numerazione a base ...
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ONOMASTICA (dal gr. ὀνομαστικὴ [τέχνη]; fr. onomastique, anthroponymie; sp. onomástica; ted. Namenkunde; ingl. onomatology)
Bruno MIGLIORINI
Il nome di onomastica è stato talora adoperato per indicare [...] e Allāh o uno dei suoi epiteti (‛Abd Allāh, ‛Abd ar-Raḥmān "servo del Misericordioso"). Fra le adozioni da altre lingue, predominano i nomi ebraici, specie i nomi di profeti; ma non mancano altri (al-Iskandar da ‛Αλέξανδρος). Nella scelta del nome si ...
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SPINOZA, Benedetto (Benedictus de Spinoza; Baruch è la traduzione del nome, usata nella formula di scomunica dai capi della comunità ebraica)
Augusto Guzzo
Nato ad Amsterdam il 24 novembre 1632, morto [...] precoce, fu presto considerato una speranza della fiorente comunità ebraica di Amsterdam, che lo avviò al rabbinato. I suoi scomunica maggiore, alla quale rispose con un'Apologia in lingua spagnola, che è perduta ed è difficilmente ricostruibile. Alla ...
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PENTATEUCO (dal greco πέντε "cinque" e τεῦχος "utensile, astuccio")
Alberto Vaccari
Denominazione della prima parte della Bibbia, che nella versione greca detta dei LXX è divisa in cinque libri, designati [...] s'inquadra in tutta la concezione del Wellhausen della storia ebraica, per la quale v. Wellhausen), vanno tenute separate la . Oltre queste sfumature di senso, l'uso vivo della lingua in certe frasi adopera costantemente un termine a esclusione dell' ...
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Poesia
Gian Mario Villalta
La fine del 20° sec. e l'inizio del 21° non sembrano aver lasciato un segno decisivo sulla coscienza comune della poesia. L'impressione più generale, anzi, potrebbe essere [...] lirica, che proprio del rapporto tra il soggetto e la lingua ha fatto a sua volta un frequente tema creativo e l dell'emigrazione russa prima, sovietica poi, e in parte minore ebraica. Mentre Parigi assumeva di nuovo il ruolo di capitale culturale d ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.