Scrittrice ungherese naturalizzata italiana (n. Tiszabercel 1931). Reduce dell’Olocausto, sopravvissuta alla deportazione nei campi di concentramento di Auschwitz, Dachau, Bergen-Belsen, ha trascorso gran [...] viva la memoria. Trasferitasi in Italia ne ha adottato la lingua. B. ha collaborato con alcuni giornali, tra cui Il Sera e Il Messaggero, occupandosi tra l’altro dei temi dell'identità ebraica e della politica di Israele. Il suo libro d’esordio è l’ ...
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Scrittore ebreo di lingua tedesca (Praga 1882 - Bad Ischl 1957). Ceco di nascita ma austriaco di adozione, studiò matematica a Vienna, entrando in contatto con i circoli letterari della città. Dal 1907 [...] nazista, P. si stabilì con il fratello, acceso sionista, in Palestina. Mai realmente integrato con la comunità ebraica, in principio degli anni Cinquanta riottenne la cittadinanza austriaca. Tra gli altri suoi romanzi: Der schwedische Reiter (1936 ...
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Cagni, Luigi. – Orientalista italiano (Toline, Brescia, 1929 - Roma 1998). Barnabita, assiriologo e filologo della Bibbia ebraica, docente di Storia del Vicino Oriente preislamico (1971-91) all’Istituto [...] il suo contributo alla linguistica semitica, fornito con la promozione di congressi internazionali sulla lingua di Ebla di cui ha curato gli atti (La lingua di Ebla: atti del Convegno internazionale, Napoli, 21-23 aprile 1980, 1981; Il bilinguismo ...
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Kien, Petr. - Scrittore e artista ceco di lingua tedesca (Varnsdorf 1919 - campo di concentramento di Auschwitz 1944). Di origine ebraica, dopo aver studiato all'Accademia di Belle Arti di Praga e alla [...] tecnico di grafica e design del Freizeitgestaltung (Amministrazione del tempo libero) per gestire l’attività culturale e artistica della comunità ebraica internata. Qui ha scritto le opere teatrali Medea, Der böse Traum e An der Grenze ed è stato il ...
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Cosmografo e orientalista (Nieder-Ingelheim 1489 - Basilea 1552); francescano, nel 1529 passò alla riforma protestante. Dopo aver curato le edizioni di Solino (1538), Pomponio Mela (1538) e Tolomeo (1540), [...] 'opera, scritta in tedesco, fu presto tradotta nelle principali lingue ed ebbe grandissima diffusione (si contano in un secolo quasi Basilea fu insegnante di lingua e letteratura ebraica e curò un'edizione della Bibbia in ebraico con versione latina ...
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Drammaturgo e poeta bielorusso di lingua yiddish (Igumen, Bielorussia, 1886 - New York 1962). Condannato alla deportazione per la sua militanza nel movimento socialista ebraico, riuscì a fuggire dalla [...] Siberia e a rifugiarsi negli USA (1913). La sua produzione poetica e teatrale è centrata sul destino del popolo ebraico, e privilegia il tema della salvezza perseguita attraverso la sofferenza. La sua opera più famosa è Der Goylem, poema drammatico ...
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Frate minore (Calascio 1550 - Roma 1620), dotto ebraista, fu creato da Paolo V "maestro generale della lingua santa" in Roma, ove si dedicò all'insegnamento dell'ebraico e alla compilazione delle monumentali [...] etiam librorum Esdrae et Danielis suo loco inseruntur (4 voll., 1621-22, pubblicati postumi a cura di L. Wadding); è anche autore di una grammatica ebraica (Verbum Dei - Canones generales linguae sanctae hebraicae, 1616) e di un dizionario (1617). ...
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GERUSALEMME (A. T., 88-89)
Roberto ALMAGIA
Donato BALDI
Francesco COGNASSO
Luigi GRAMATICA
Città della Palestina, situata a circa 31°48′ lat. e 35° 11′ long. E., sull'altipiano centrale, e anzi [...] di fronte al M. degli ulivi, sono gli edifici dell'università ebraica, e più a sud il palazzo del Commissariato inglese.
Difficile è latino contro tutti gli elementi orientali. Differenze di lingua, di razza, di costumi e specialmente di religione ...
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RAZZISMO
Alfonso Maria di Nola
(App. II, II, p. 669)
Il termine, entrato nell'uso comune negli ultimi sessant'anni, definisce anzitutto una posizione ideologica che, fondata su una grande varietà di [...] il termine barbaroi, soprattutto per l'incomprensibilità della loro lingua, parlanti cioè per fonemi quasi animali e non decodificabili r. senza aver presente il peso della questione ebraica implica una sorta d'indebita estrapolazione. Viene infatti ...
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POPOLAZIONE
Arnaldo MOMIGLIANO
Gino LUZZATTO
Roberto ALMAGIA
Luigi GALVANI
Ugo GIUSTI
. Popolazione nel mondo antico. - Salvo che per l'Egitto (per cui v. oltre), non è possibile alcun calcolo [...] respinta la concezione greca e riconnettendosi alla tradizione ebraica, fece propria l'idea, che è pure comune qualche caratteristica intrinseca, come il sesso, lo stato civile, la lingua parlata, la religione, la razza, ecc., si può, anzitutto, ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.