BERETTA DELLA TORRE, Siro
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Pavia nel 1732, da Bartolomeo, notaio e cancelliere dell'università, in una nobile famiglia che aveva già dato lustro al foro e alle cattedre pavesi. [...] si conservano manoscritte nella Biblioteca dell'università di Pavia, insieme con alcune orazioni e lavori granunaticali di linguaebraica e siriaca).
Pubblicò un unico opuscolo anonimo: In linguam Sacram introductio, qua ratio legendi apud Hebraeos ...
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COLONNA, Girolamo
Nicola Longo
Nacque a Napoli nell'anno 1534 da Giovanni figlio del cardinale Pompeo, e da Caterina di Girolamo Pellegrino. Fu dunque uno dei membri del ramo napoletano della famiglia [...] morte della moglie il C. pensò di prendere gli ordini sacri e forse per questo cercò nella conoscenza della linguaebraica, cui si applicò negli ultimi anni di vita, uno strumento per prepararsi meglio alla nuova attività che intendeva intraprendere ...
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BARZANI, Pier Antonio
Italo Zicàri
Nacque a Bagnolo nel Bresciano da Domenico e da Maddalena Pilotta il 26 febbr. 1705.Trasferitosi giovanissimo a Brescia, studiò grammatica e retorica presso i gesuiti [...] sacerdote, si perfezionò in linguaebraica con Pio Rosini e in lingua e letteratura greca con, il famoso Panagioti. Fece così rapidi progressi che fin dal 1728 poté aprire una scuola privata di lingue e letterature classiche ancora fiorentissima ...
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Isaia
Angelo Penna
Profeta ebreo, vissuto nella seconda metà del sec. VIII a.C., probabilmente nato a Gerusalemme da famiglia aristocratica. Di lui si conoscono alcuni episodi della vita privata (aveva [...] un lirismo fuori dell'ordinario e una bellezza formale che giustifica pienamente la qualifica di ‛ classico ' della linguaebraica. Il libro, voluminoso, ricco di vivacissimi bozzetti e di forti descrizioni che documentano i fatti politici e più ...
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Babele
Vincent Truijen
. Da sempre l'uomo ha cercato di avvicinarsi a Dio; per questo ha costruito i suoi templi di preferenza sulle montagne. Nella pianura della Mesopotamia, priva di montagne, gli [...] 5 e VII 4-6, D. riprende il racconto e aggiunge (VI 5) che i soli Ebrei hanno conservato la lingua di Adamo, sicché la linguaebraica è la lingua santa per eccellenza. In VII 4-6, nella pittoresca descrizione dei lavori di costruzione della torre, è ...
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Lingua degli Ebrei ashkenaziti, nata intorno al 10° sec., quando Ebrei provenienti dalla Francia e dall’Italia settentrionale si stabilirono in Renania. Il termine deriva dal ted. jiddish, alterazione [...] .
Nel 1908, alla conferenza di Czernowitz, si fronteggiarono i sostenitori dello y. e quelli dell’ebraico, che riconobbero lo y. come una delle lingue del popolo ebraico. Nel 1920, a Vilnius, il teatro Vilner Trupe («la Compagnia di Vilnius») mise in ...
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lingua
Lucia Onder
Pier Vincenzo Mengaldo
Pier Vincenzo Mengaldo
In senso proprio, per l'organo della bocca: Cv I I 12 né denti né lingua ha né palato; If XVII 75 Qui distorse la bocca e di fuor trasse [...] De vulg. Eloq., Palermo 1968, 16-31. Si integri inoltre con l'ulteriore bibliografia indicata soprattutto sotto le voci Adamo: Lingua; Ebraico; Gramatica. Per il passo di Vn XIII, in aggiunta ad alcuni titoli già citati (in particolare B. Nardi): P ...
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Stati Uniti d’America Stato federale dell’America Settentrionale, il cui territorio è suddiviso tra 50 Stati membri e il Distretto di Colombia, nel quale sorge la capitale Washington. La continuità territoriale [...] Florida; lo spagnolo si è rapidamente imposto come seconda lingua parlata nel paese. L’afflusso dall’Europa si è .
Se con i romanzi di A. Cahan, capostipite degli scrittori ebraico-americani, il ghetto di New York torna stabilmente in primo piano, ...
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Antropologia e linguistica
Modo di rappresentare visivamente, attraverso tracce grafiche, i segni linguistici o le loro sequenze.
Nei segni linguistici si distinguono un significante e un significato; [...] di corrispondenza biunivoca tra la serie di fonemi di una lingua e la serie delle lettere dell’alfabeto, dette anche grafemi di contenuti religiosi. Talora, tuttavia, come nella tradizione orale ebraica, vi è un’opposizione all’uso della s. per ...
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(ceco Praha; ted. Prag) Città della Repubblica Ceca (1.291.552 ab. nel 2018), capitale dello Stato, situata in un’area collinare, compresa tra i 190 e i 380 m s.l.m., lungo il corso del fiume Moldava [...] rappresentanza comunale, mentre il ceco fu introdotto come lingua d’insegnamento in alcune scuole. Assediata dai Prussiani che fra l’altro distrussero per intero l’antica e popolosa comunità ebraica. Nel 1948 avvenne a P. il colpo di Stato con cui i ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.