Uno dei dodici apostoli, si convinse dell'avvenuta Resurrezione di Cristo soltanto dopo averne toccato il costato. Sotto il nome di T. ci sono trasmessi alcuni tardi apocrifi.
Vita
Delle pochissime notizie [...] toccando con le sue mani il corpo del Risorto (Giov. 20-25). La al 3 luglio). Fin da tempi assai antichi si venerava la sua presunta tomba a Edessa.
Opere
Scritti in siriaco (che forse ne fu la lingua originale; alcuni l'attribuiscono a Bardesane). ...
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Papa della Chiesa ortodossa copta, patriarca di Alessandria di San Marco (Asyūṭ 1923 - Alessandria d’Egitto 2012). Nato N. Jayyid Rūfāʾīl, si è avvicinato alla religione copta sin dall’adolescenza; tuttavia, [...] di intraprendere il percorso ecclesiastico si è laureato in Lingua inglese e Storia (1947) e si è diplomato al Seminario copte (non solo in Egitto ma anche nel mondo) e dall’instaurazione del dialogo con le altre Chiese cristiane e con l’Islam. ...
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Il quinto libro del Nuovo Testamento, dopo i Vangeli. Dopo la dedica a Teofilo e il racconto dell’ascensione di Cristo, narra la vita della Chiesa di Gerusalemme (capitoli 1-5), le prime missioni (6-12), [...] e le fonti degli Atti – in base all’affinità di lingua e di stile e alla dedica alla stessa persona (Teofilo) li riconosce opera dell’autore del Vangelo di Luca. Per la data di composizione, si continua a oscillare tra il 70 e il 90; comunque sembra ...
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Siracide Uno dei libri dell’Antico Testamento che i cattolici dicono deuterocanonici, i protestanti e gli ebrei apocrifi. Del testo si hanno tre recensioni indipendenti: ebraica (la lingua originale, completa [...] terzi), greca e latina; per Greci ed Ebrei il titolo del libro è Sapienza (o Sentenze) di Gesù figlio di Sirac ’accompagna.
Opera sostanzialmente unitaria, il S. è frutto del magistero religioso dell’autore ai giovani aristocratici di Gerusalemme, ai ...
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Nome (dal medio persiano apastāg, forse «testo fondamentale») del complesso dei libri sacri della religione di Zarathustra (➔ zoroastrismo). I libri sono da distinguere dai commenti (zend, «esegesi») sorti [...] e si compone di 5 parti: Yasna («preghiera»), Visprat o Vispered («tutti i capi», invocazioni e formule d’integrazione del definitiva avvenne verosimilmente sotto Sapore II (309-379).
Lingua avestica La lingua in cui sono stati scritti gli A., di ...
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Vescovo di Poitiers e poeta (n. presso Treviso 530 circa - m. Poitiers inizî sec. 7º). Studiò a Ravenna, poi con lungo pellegrinaggio si recò alla tomba di s. Martino di Tours indi a Poitiers dove trovò [...] alcuni suoi inni (Vexilla regis prodeunt; Pange lingua gloriosi) sono entrati nella liturgia. La lingua di V. F. manifesta già l'inizio del passaggio dal latino alle lingue romanze e l'imbarbarimento della lingua latina. V. F. è considerato il primo ...
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Vescovo e poeta svedese (Kyrkerud, Värmland, 1782 - Östrabo, Malmö, 1846); professore d'estetica a Lund (1810), accademico di Svezia (1818), goticista come E. G. Geijer, mosso da interessi filologico-letterarî [...] e romantica. Il culto della lingua ornata e solenne sentita come espressione ) e Skaldens morgonpsalm ("Salmo mattutino del poeta", 1813). Ricco di luminose ciclo di romanze in cui l'eroismo vichingo si sublima in una sfera platonico-cristiana. Di ...
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Gnostico siro (Edessa 154 circa - ivi 222 circa), vissuto alla corte di Abgar IX; di origine orientale, assorbì la cultura dell'Occidente e cercò di fondere le due tradizioni in un sincretismo, conforme [...] del cristianesimo, cui si convertì presto, aderendo poi alle teorie gnosticizzanti di Valentino. Fu tra i fondatori della letteratura in lingua tenebre e luce, tra corpo e anima, la concezione del mondo come mescolanza di bene e di male, sottoposto a ...
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Ecclesiastico croato (Osijek 1815 - Đakovo 1905), di famiglia di origine austriaca. Sacerdote (1838), vescovo di Đakovo (1849), promosse il movimento nazionale croato nella prospettiva politica dell'unione [...] croati e macedoni dei fratelli D. e K. Miladinov. Si adoperò in difesa dei diritti della Croazia nell'ambito dell'Impero alla Chiesa cattolica, basata sul reciproco rispetto del rito, della lingua e dei diritti tradizionali. Patrocinò anche il ...
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Poeta burlesco e satirico (Lamporecchio 1497 o 1498 - Firenze 1535). Fu a Roma e altrove al servizio di varî prelati. La sua fama è affidata soprattutto alle rime giocose (sonetti, sonettesse, capitoli) [...] scettico pronto al sorriso, un indolente beffardo che talora si compiace di oscenità. L'opera alla quale per molto tempo fu affidata la fama del B. è il rifacimento in lingua toscana (documento interessante dell'egemonia letteraria toscana che alla ...
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lingua-ponte
(lingua ponte), loc. s.le f. Lingua utilizzata come veicolo di comunicazione tra persone che parlano idiomi diversi. ◆ L’italiano, parlato da oltre 56 milioni di abitanti, lingua di uno dei Paesi fondatori dell’Unione, alquanto...
si
sì avv. [lat. sīc; nel sign. 2 come forma abbreviata della locuz. affermativa sic est «così è»] (radd. sint.). – 1. Forma ant. e letter. equivalente a così: a. Con sign. modale, «in questo modo, in tal modo, nel modo che si è detto o che...