Un inveterato luogo comune vuole l’italiano come la più adatta tra le lingue al canto, soprattutto per una ragione fonetica e una sintattica: la ricchezza di suoni vocalici, specie in fine di parola, e [...] , oppure ai piani musicale e teatrale. Da un lato, l’italiano è esaltato come linguadel canto in quanto l’Italia è ritenuta terra di grandi poeti, dall’altro si vitupera l’eccesso di virtuosismi nelle arie italiane: l’intento è quello di demolire la ...
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La tecnica della stampa a caratteri mobili, nata a Magonza prima dell’agosto 1456 (la data non compare nella Bibbia di Gutenberg, ma si ricava da un’indicazione manoscritta su di un esemplare dei quarantasei [...] Trovato 1991: 103). Subito dopo, però, uscirono importanti edizioni di classici della lingua volgare: l’editio princeps (così si chiama la prima edizione a stampa di un testo) del Canzoniere di Petrarca di Vindelino da Spira (il nome rivela l’origine ...
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Sono chiamati suffissoidi gli ➔ elementi formativi usati prevalentemente o esclusivamente come costituenti finali di composto (➔ suffissi), le cui caratteristiche si avvicinano a quelle dei suffissi della [...] suffissato in -ia che di norma costituisce la base semantica del nome di agente: un infettivologo non è infatti uno « diffuse sia nelle terminologie tecnico-scientifiche sia nella lingua comune. Si tratta di aggettivi spesso sostantivati, in cui ...
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L’imperativo è un modo verbale, adoperato solo in frasi principali, che – come dice lo stesso nome, dal lat. imperatīvus (modus) – serve per esprimere un ordine, un comando o una preghiera.
In italiano [...] proclisi): sentimi ma mi senti.
Va detto, però, che nella lingua della tragedia e del melodramma (➔ melodramma, linguadel), all’imperativo positivo si trova anche la proclisi, come si vede da questi esempi tratti dalla Manon Lescaut di Puccini (Atto ...
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I pronomi riflessivi sono una sottoclasse di ➔ pronomi personali (➔ personali, pronomi) che hanno alcune proprietà: (a) indicano identità tra l’agente e il paziente di un predicato a due ➔ argomenti (1) [...] scelta diacronicamente dal francese, dove è l’unica possibile; ➔ lingue romanze e italiano) è, in italiano, considerata di ➔ registro of Manchester.
Cinque, Guglielmo (1976), Proprio e l’unità delsi, «Rivista di grammatica generativa» 1, 2, pp. 101 ...
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Al termine grafia (dal gr. graphḗ «scrittura») corrispondono, in realtà, due accezioni diverse: la prima si riferisce al ductus, cioè alle peculiarità dei caratteri della scrittura (tipologia, collegamenti [...] meno diffuse (per es., ‹ss› per la s sorda in area settentrionale).
Il peso del modello latino ben si lega al discorso sulle scelte ‘di stile’ nella grafia di una lingua. In Italia, la coesistenza di grafie colte e di grafie popolari è spontaneamente ...
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La lessicalizzazione è il processo per cui nuove unità linguistiche che in una fase precedente non erano considerate lessicali vengono a far parte del lessico di una lingua; lessicalizzato significa perciò [...] oppure un’analisi, una distribuzione su più parole. Le linguesi servono sia dell’una che dell’altra e non è avere paura, ingl. to scare, to fear).
Linguedel Nord e del Centro America mostrerebbero quella che è stata definita lessicalizzazione ...
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Si dice nome commerciale o marchionimo il nome con cui è noto in commercio un determinato prodotto o il nome dell’azienda che lo produce. Con marchionimo può intendersi, restrittivamente, anche soltanto [...] punto che Ital- si moltiplicò come pre- o suffissoide in vari settori merceologici: Lanital, Terital, Acmonital, Electrital, Italcable, Italvie, Italmare, Italtex, Italpelli, Italsoda, Italcasse (➔ fascismo, linguadel).
La tradizione dei marchionimi ...
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L’espressione concordanza dei tempi (che corrisponde in parte alla consecutio temporum della grammatica latina) designa il rapporto tra il tempo del verbo della frase principale (o reggente) e quello del [...] un fatto»: ho temuto che questa notizia ti possa dispiacere.
Nella lingua letteraria (perlomeno fino alla fine dell’Ottocento) si nota l’uso del congiuntivo imperfetto in luogo del condizionale passato:
(8) Chi avrebbe creduto che le cose potessero ...
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Il neopurismo è il movimento linguistico promosso da Bruno Migliorini (1896-1975), fra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento, per assecondare un equilibrato sviluppo della lingua contemporanea valutando, [...] tecnico-scientifiche. Di conseguenza la sua azione si svolge a tutto campo sul fronte del rinnovamento lessicale: i forestierismi sono giudicati alla stessa stregua delle neoformazioni interne alla lingua o di quei ➔ latinismi ‘integrali’ (auditorium ...
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lingua-ponte
(lingua ponte), loc. s.le f. Lingua utilizzata come veicolo di comunicazione tra persone che parlano idiomi diversi. ◆ L’italiano, parlato da oltre 56 milioni di abitanti, lingua di uno dei Paesi fondatori dell’Unione, alquanto...
si
sì avv. [lat. sīc; nel sign. 2 come forma abbreviata della locuz. affermativa sic est «così è»] (radd. sint.). – 1. Forma ant. e letter. equivalente a così: a. Con sign. modale, «in questo modo, in tal modo, nel modo che si è detto o che...