BARBIERI, Niccolò, detto il Beltrame
Ada Zapperi
Nato a Vercelli nel 1576, a venti anni fuggì di casa per unirsi a un "mont'in banco sopranominato Monferino", al quale faceva da "spalla". Si imbatté [...] anno prima a Lione.
Sempre tratti dal lavoro del B. si conoscono diversi scenari, quali Oratio inavertito,nella maniera definitiva: buon uomo buon marito, onesto mercante, di lingua sciolta e nello stesso tempo semplice, giusto. Originario della ...
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BIANCOLELLI, Giuseppe Domenico, detto Dominique
Ada Zapperi
Nacque a Bologna verso il 1637 da Francesco e da Isabella Franchini, detta Colombina, ambedue comici. Morto Francesco dopo il 1640, la vedova [...] del pubblico, la progressiva introduzione della lingua francese sulle scene della Comédie italienne. Questa novità rientrava bene del a detta del Leti, si svolse nella seconda metà del sec. XVII. Con ogni probabilità si trattava di un fratello del B., ...
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AVERSA, Tommaso
Anna Migliori
Nato a Mistretta (Messina) nel 1623, Compì gli studi letterari a Palermo, dove trascorse buona parte della sua vita, legato da amicizia con alcuni personaggi fra i più [...] della lingua e la correttezza dello stile, lontano dalle esagerazioni care ai marinisti. Anche l'uso del dialetto modello i drammi (specialmente i SS. Fratelli)del gesuita Ortensio Scammacca del quale si riconosce discepolo.
In effetti le opere che lo ...
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BASSI, Domenico
Ada Zapperi
Nacque a Chiavenna (Sondrio) nel 1834 da una famiglia di comici. Il padre, Valentino, che aveva sposato l'attrice Adelaide Pasquali, si era conquistato una buona fama di [...] figlio, l'Otello e l'Amleto.
Scioltasi la compagnia del padre, il B. si scritturò nella compagnia di Francesco Sterni (1860), poi, fra 1 particolare disposizione per i dialetti e per la lingua francese, la perfetta conoscenza della quale gli permise ...
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COSENZA, Giovanni Carlo
Rosario Contarino
Nacque a Napoli nel 1765da famiglia baronale.
Fu autore drammatico assai fecondo, influenzato da tutte le mode teatrali dell'epoca, che accolse con disordinato [...] i coraggiosi per opprimere i vili scellerati") e dal capitano che si scopre in ultimo suo fratello.
Più consoni alle sue qualità di parodia di Pasquale Altavilla, che derise il teatro in linguadel C. e le sue velleità di alta letteratura nella ...
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BERNERI, Giuseppe
Claudio Mutini
Nacque a Roma nel 1634. Non si hanno notizie sulla sua formazione letteraria, latina e volgare, né sulla sua vita pubblica, che dové del tutto identificarsi con la carriera [...] lo sposa; cosicché, alla fine della vicenda, vittoria cristiana e amore sacramentato si danno giustamente la mano. La linguadel poema non è il vernacolo romanesco (del resto mai assurto a dignità dialettale), ma un idioma letterariamente imbarbarito ...
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DELLA PORTA, Giovambattista
Raffaella Zaccaria
G. Romei
Incerti sono il luogo e la data di nascita: nacque forse a Napoli (ma secondo altri a Vico Equense), intorno al 1535, se si dà fede alla dichiarazione [...] lingua "da conimedia", per sua natura generica e non privilegiata, svincolandosi dall'osservanza dei precedenti classici, diventa nel D., con procedimento crescente, del nell'atto II, scena VII si accenna ad avvenimenti del 1572, che è il limite ...
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GORINI CORIO, Giuseppe
Stefano Meschini
Nacque a Solbiate, presso Como, l'8 giugno 1702, figlio probabilmente quartogenito di Alessandro e di Maria Corio, unica figlia ed erede del giureconsulto milanese [...] , considerava la lingua italiana più vicina alla perfezione della lingua francese, anche per l'uso del verso sciolto, imparziale stabilito da Dio, e in vista della "pubblica felicità". Si discorre poi dei patti, dei giuramenti, dei diritti di guerra e ...
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DE FILIPPO, Peppino (Giuseppe)
Sisto Sallusti
Fratello di Titina e di Edoardo, nacque a Napoli il 24 ag. 1903 da Edoardo (Eduardo) Scarpetta che lo ebbe da una relazione extraconiugale con la nipote [...] riflessa, fossero affiorati i piccoli e grandi drammi della vita quotidiana del nostro Paese". Si associò pertanto ad attori che sapessero affrontare un teatro in lingua con una duttilità espressiva che trascolorasse, all'occorrenza, negli accenti ...
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DELLA VALLE, Federico
Giovanna Romei
Nacque intorno al 1560 nel territorio dell'Astesana, probabilmente nelle Langhe, sotto la giurisdizione gonzaghesca o sabauda. L'attributo di "Astegiano" che compare [...] della Stuarda risale al febbraio del 1587) non deve oscurare il fatto che da parte del D. si tratta della scelta meditata di Carlo Dionisotti (1939) teso ad approfondire lo studio della lingua e dello stile dellavalliani.
Edizioni: La Reina di ...
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lingua-ponte
(lingua ponte), loc. s.le f. Lingua utilizzata come veicolo di comunicazione tra persone che parlano idiomi diversi. ◆ L’italiano, parlato da oltre 56 milioni di abitanti, lingua di uno dei Paesi fondatori dell’Unione, alquanto...
si
sì avv. [lat. sīc; nel sign. 2 come forma abbreviata della locuz. affermativa sic est «così è»] (radd. sint.). – 1. Forma ant. e letter. equivalente a così: a. Con sign. modale, «in questo modo, in tal modo, nel modo che si è detto o che...