L'e., inteso soprattutto come espressione di religione professata, è sostanzialmente ancora oggi quel fenomeno etico-religioso che, derivato dall'Antico Testamento, trovò formulazione e definitiva sistemazione [...] ha trovato soluzioni accettabili per l'una e per l'altro, si evidenzia oggi con particolare crudezza e singolarità data Ia particolare natura cultura, del diritto, della lingua, della civiltà, della storia, della specifica nazionalità del popolo d ...
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. A seguito della conquista italiana dell'Etiopia (per le vicende che condussero alla conquista e per la descrizione delle operazioni militari, v. italia: Storia, App.; italo-etiopica, guerra, App.), i [...] è quello dell'Omo, tributario del Lago Rodolfo, del quale tuttavia si hanno poche notizie sicure. Esso si forma in una regione ad alta Bologna 1936; E. Cerulli, Studi etiopici, vol. I, La lingua e la storia di Harar, Roma 1936; G. Sottochiesa, La ...
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(XV, p. 354; App. IV, I, p. 796)
Filosofie orientali in Occidente. − Un'analisi della fortuna delle f. e delle religioni orientali nel dopoguerra in Occidente (Europa e Stati Uniti) non può prescindere [...] a docenti provenienti dai paesi di cui insegnano la lingua e la storia, hanno giovato a sconfiggere il mito psicologi come Jung) sono all'opera nel movimento cosiddetto del Potenziale umano. Si tratta di una designazione coniata all'inizio degli anni ...
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VESCOVO
Pietro PISANI
Guido BONOLIS
Alberto BALDINI
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. Episcopato (dal greco ἐπισκοπεῖν; lat. superintendere) è vocabolo corrispondente all'italiano soprintendenza o ispettorato, e significa nella [...] di certi peccati particolarmente gravi, detti peccati riservati. Del potere coattivo si vale il vescovo non solo per sancire le proprie il governo spirituale dei fedeli. È imposto l'uso della lingua italiana o di quella latina, con facoltà, però, di ...
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Ventunesimo Concilio della Chiesa cattolica, indetto il 25 dicembre 1961 e inaugurato l'11 ottobre 1962 da Giovanni XXIII, che ne presiedette il primo "periodo". Dopo la sua morte (3 giugno 1963), Paolo [...] e una visione più universale. Non più uniformità livellante nella lingua e nei riti, ma, pur in un'unità fondamentale, "scuole cattoliche" (tale era la primitiva formulazione del titolo del documento). Si afferma infatti in primo luogo il diritto di ...
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Il problema della necessità e dell'urgenza di un rinnovamento della catechesi (v. catechismo; IX, p. 439) sia dal punto di vista metodologico sia per quanto riguarda il contenuto, cioè il modo di considerare [...] affermazione del rinnovamento circa il contenuto; è significativo il fatto che tale opera sia stata tradotta in lingua un'economia della salvezza e che perciò l'opera del catechista non si deve limitare a trasmettere delle verità rivelate, ma deve ...
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ZARATHUSTRA
Antonino Pagliaro
È il nome del fondatore della religione mazdaica che dall'età degli Achemenidi fino alla conquista araba fu la religione nazionale dell'Īrān (v. zoroastrismo). La forma [...] geografica e alcune fondamentali caratteristiche della lingua avestica fanno pensare alle regioni orientali della spedizione di Serse contro i Greci. Presso altri scrittori greci si parla del quinto o sesto millennio a. C. La tradizione pārsī fissa ...
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(H̱omeyn·i, Rūḥ Allāh Mūsav·i)
Capo religioso iraniano sciita, nato a Khomein il 17 maggio 1900 (secondo altre fonti il 24 settembre 1902), morto a Teherān il 3 giugno 1989. Terminata la scuola secondaria, [...] oppositori allo scià. Tra la fine del 1977 e l'inizio del 1978 imponenti manifestazioni si svolsero in Iran a favore di K āyatollāh nei confronti di S. Rushdie (scrittore indiano di lingua inglese e cittadino britannico) per il suo romanzo Versetti ...
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ZUMÁRRAGA, Juan de
Pio Paschini
Nacque a Durango in Biscaglia poco prima del 1468 ed entrò fra i francescani dell'Osservanza, sostenendovi varî uffici. Carlo V, il 12 dicembre 1527, lo nominò vescovo [...] ma richiamato in Spagna con lettera del 25 gennaio 1531, si mise in viaggio verso la metà di maggio del 1532. Riuscì a persuadere Carlo V stesso o da altri, e alcune di esse anche in lingua messicana, versioni di trattati di Gerson e di Dionisio ...
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Folklore. - Nelle credenze popolari, la pratica degli esorcismi è ancora viva, sotto la forma e il nome di scongiuro. Come l'esorcismo, lo scongiuro consiste in atti e parole che sono ritenuti efficaci [...] , il calare le brache, il mettere fuori la lingua, ecc.; 2. esibizioni di speciali oggetti o di a tale scopo i fuochi, che si accendono in determinate ricorrenze o circostanze delle pratiche ad accertare l'esistenza del malefizio o a fugarlo. Ve ne ...
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lingua-ponte
(lingua ponte), loc. s.le f. Lingua utilizzata come veicolo di comunicazione tra persone che parlano idiomi diversi. ◆ L’italiano, parlato da oltre 56 milioni di abitanti, lingua di uno dei Paesi fondatori dell’Unione, alquanto...
si
sì avv. [lat. sīc; nel sign. 2 come forma abbreviata della locuz. affermativa sic est «così è»] (radd. sint.). – 1. Forma ant. e letter. equivalente a così: a. Con sign. modale, «in questo modo, in tal modo, nel modo che si è detto o che...