Per variazione diatopica (dal gr. diá «attraverso» e tópos «luogo») si intende la ➔ variazione linguistica su base geografica. L’espressione è stata, se non creata, certo diffusa negli studi linguistici [...] genere la dimensione diatopica è tanto più accentuata quanto più è vasta l’estensione spaziale della lingua (si pensi, in epoca antica, alle particolarità del latino africano e oggi alle differenze tra il British English e l’angloamericano), ma non ...
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Le frasi scisse (o semplicemente scisse; ingl. cleft sentence: Jespersen 1937; fr. phrase cliveé) sono costrutti sintattici composti da due unità frasali, una principale e una subordinata, aventi la funzione [...] un anno che non lo vedo).
Sono considerate scisse anche frasi interrogative del tipo:
(12) chi è che manca? [= chi manca?]
(13 indebolimento della dinamica di focalizzazione si riscontra in usi tipici della lingua scritta, come cronache e narrazioni ...
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Niccolò Machiavelli nacque a Firenze il 3 maggio 1469. Sulla sua formazione dà notizie il Libro dei Ricordi del padre Bernardo, dottore in legge. Il 19 giugno 1498 divenne segretario della seconda cancelleria [...] ➔ Trissino (ma con molta probabilità non conosciuto direttamente), si illustra, sulla scorta del Comento dantesco di Cristoforo Landino (Firenze, Nicolò di Lorenzo della Magna, 1481), la lingua della Commedia con i suoi «vocaboli o forestieri o ...
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Fra i vari ➔ linguaggi settoriali, quello della medicina interessa da vicino l’esperienza di tutti i parlanti. D’altro canto, i suoi realia di riferimento sono pertinenti a molti altri ambiti più specifici: [...] ; it. cardiologia, 1865), rende non sempre accertabile l’effettiva lingua di origine dei termini. Ancora più arduo è individuare i impersonali nell’espressione di fenomeni non ancora del tutto accertati (si osserva che ..., è stato osservato ..., ...
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La nozione di struttura tematica fa capo a un indirizzo di analisi linguistica (chiamata in inglese Functional sentence perspective «prospettiva funzionale della frase») secondo il quale una frase non [...] già date, come ad es. in (4), in cui si è già parlato sia di Chomsky sia del libro (scritto da Harris):
(4) Negli anni in fissi e predeterminati. Nondimeno, soprattutto nella ➔ lingua scritta, esso ha alcune manifestazioni tipiche, che discendono ...
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Il termine predicato (lat. praedicātu(m) «ciò che è affermato [di qualcosa]») compare per la prima volta all’inizio del medioevo nel commento di Boezio al De interpretatione aristotelico. Aristotele aveva [...] predicati verbali. In (43), il verbo partire, monovalente, si applica a un solo argomento (il treno) che svolge il ’italiano, in Sintassi e morfologia della lingua italiana d’uso. Atti del XVII congresso internazionale della Società di Linguistica ...
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L’italiano di Milano si può definire come una sottovarietà galloitalica dell’➔ italiano regionale settentrionale (che esclude cioè l’italiano regionale del Triveneto). La sua fisionomia va collegata ai [...] la generazione più giovane ha solo l’italiano come lingua della socializzazione primaria, anche se si può riscontrare un rinnovato interesse, proprio tra i giovani, per il recupero del dialetto, soprattutto a fini espressivi. Rispetto alla media ...
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Nell’ambito della frase complessa (costituita cioè da almeno due frasi minori; ➔ frasi nucleari), la frase principale (detta anche, semplicemente, principale; ingl. main clause) è quella che non dipende [...] scelta delle forme della principale che si gioca l’attuazione del fine comunicativo desiderato.
Molteplici possono essere ): i titoli dei giornali (44) e dei libri (45), la lingua della pubblicità (46); in (47) un costrutto nominale privo di verbo ...
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La virgola (dal lat. virgula(m) «piccola verga») è un segno di interpunzione, costituito da una linea curva con la testa al livello basso della riga, che ha una varietà di funzioni. Indica una pausa breve, [...] un punto della catena sintattica un segmento che non si situa sullo stesso piano del resto della frase (Catach 19962: 66):
( .
Maraschio, Nicoletta (1993), Grafia e ortografia, in Storia della lingua italiana, a cura di L. Serianni & P. Trifone, ...
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La capacità di esprimere la temporalità costituisce uno dei tratti principali della comunicazione umana. Tutte le lingue di cui siamo a conoscenza possiedono mezzi lessicali e/o grammaticali per collocare [...] testuale è data dai ruoli dell’imperfetto e del passato remoto: si tratta di due tempi verbali che si trovano non solo in italiano, ma anche in altre lingue romanze (come il francese), mentre, ad es., non si trovano in inglese e in tedesco (da cui ...
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lingua-ponte
(lingua ponte), loc. s.le f. Lingua utilizzata come veicolo di comunicazione tra persone che parlano idiomi diversi. ◆ L’italiano, parlato da oltre 56 milioni di abitanti, lingua di uno dei Paesi fondatori dell’Unione, alquanto...
si
sì avv. [lat. sīc; nel sign. 2 come forma abbreviata della locuz. affermativa sic est «così è»] (radd. sint.). – 1. Forma ant. e letter. equivalente a così: a. Con sign. modale, «in questo modo, in tal modo, nel modo che si è detto o che...