Si intende per stile nominale uno stile (soprattutto nella lingua scritta) in cui la scelta del nome, unita a quella dell’aggettivo e dei verbi in modi non finiti (➔ modi del verbo), prevale sulla scelta [...] ha voluto criticare perché è al tempo stesso l’uomo del “sì” e l’uomo del “no” («Il Giorno» 24 marzo 1970, cit. in 204.
Ferrari, Angela et al. (2008), L’interfaccia lingua-testo. Natura e funzioni dell’articolazione informativa dell’enunciato, ...
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Il termine interferenza si riferisce all’azione di un sistema linguistico su un altro e agli effetti provocati dal contatto tra lingue, e si usa in una duplice accezione: per indicare i ➔ prestiti di elementi [...] per poi riprodurlo meccanicamente, ma è soggetto attivo del processo di apprendimento, in quanto elabora ipotesi sul funzionamento della lingua di cui si sta impadronendo. Questo processo si compie attraverso lo sviluppo della cosiddetta interlingua ...
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I rapporti tra lingua e musica sono strettissimi, sia perché gran parte della produzione poetica, non soltanto italiana, è stata concepita in funzione dell’accompagnamento musicale (dall’antica tragedia [...] cantata, voce; ➔ canzone popolare e lingua; ➔ melodramma, linguadel), come mostra la stessa terminologia delle forme labbro battendo nell’altro concepisce un moto tremolo, che all’aria si comunica, e che la trachea facesse l’ufficio della canna ...
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L’espressione articolazioni nasali si riferisce a un modo di articolazione (di ➔ vocali così come di ➔ consonanti) in cui, essendo il velo palatino (o palato molle) abbassato, il passaggio rinofaringale [...] alveoli; mentre nel secondo caso il contatto lingua-palato si realizza nella parte posteriore del palato, verso il velo.
L’estrema diffusione e il carattere allofonico del fenomeno fanno sì che raramente questo raggiunga il livello ortografico (il ...
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CITTADINI, Celso
Gianfranco Formichetti
Nacque il 1º apr. 1553 a Roma da nobile famiglia che vantava tra i propri avi Cecco Angiolieri; il padre Francesco era procuratore della corte romana dove si [...] morte di Diomede Borghesi, primo titolare della cattedra di lingua toscana, sostenne la candidatura del C. come successore. Lo stesso C. del resto, ben addestrato dalla militanza cortigiana, si era dato da fare per porre la sua candidatura. Infatti ...
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Per variazione diamesica si intende la capacità di una lingua di variare a seconda del mezzo o canale adottato, sia esso scritto (grafico-visivo) o parlato (fonico-acustico) (➔ lingua parlata; ➔ lingua [...] tutte le precedenti considerazioni sono valide per ogni linguadel mondo che possegga anche una produzione scritta, (qui inteso come canale, oltre che come luogo in cui si trova lo scrivente); lo scambio dialogico è quasi-sincrono, spesso poco ...
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Il discorso indiretto libero è una delle forme tradizionalmente riconosciute del ➔ discorso riportato, cioè uno dei modi che offre la lingua per riprodurre enunciati appartenenti a un atto di enunciazione [...] riguarda la prosa letteraria, tradizionalmente si considera che il discorso indiretto libero nasca dall’esigenza di avvicinare, secondo i principi del verosimile narrativo e linguistico, la lingua letteraria alla lingua viva. Grazie, infatti, alla ...
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Per minoranze linguistiche si intendono gruppi di popolazione che parlano una lingua materna diversa da quella di una maggioranza: quest’ultima si identifica normalmente coi parlanti che hanno come lingua [...] politici e intellettuali (sollecitata anche dall’approvazione da parte del Consiglio d’Europa di una raccomandazione nota come Carta europea delle lingue regionali e minoritarie, 1992), si approdò a un provvedimento legislativo in materia di «tutela ...
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Variazione diastratica è un tecnicismo diffuso da Eugenio Coseriu (1973) per indicare una delle fondamentali dimensioni della ➔ variazione linguistica. Il termine (formato col prefissoide dia- «attraverso» [...] amp; Casalegno 2004 e i siti http://dblg/humnet.unipr.it e www.maldura.unipd.it/lingua.giovani) si sono soprattutto occupate del piano lessicale individuando alcuni fenomeni ricorrenti: l’accorciamento delle parole (come mate da matematica, ecc.); le ...
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Per monolinguismo si intende l’uso di un solo codice o varietà linguistica, e più specificamente nell’uso letterario di un unico registro stilistico o modulo espressivo omogeneo e selezionato da parte [...] e serie ossimoriche che neutralizzano la pregnanza semantica e privilegiano quella allusiva): «se la linguadel Petrarca è la nostra, ciò accade perché egli si è chiuso in un giro di inevitabili oggetti eterni sottratti alla mutabilità della storia ...
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lingua-ponte
(lingua ponte), loc. s.le f. Lingua utilizzata come veicolo di comunicazione tra persone che parlano idiomi diversi. ◆ L’italiano, parlato da oltre 56 milioni di abitanti, lingua di uno dei Paesi fondatori dell’Unione, alquanto...
si
sì avv. [lat. sīc; nel sign. 2 come forma abbreviata della locuz. affermativa sic est «così è»] (radd. sint.). – 1. Forma ant. e letter. equivalente a così: a. Con sign. modale, «in questo modo, in tal modo, nel modo che si è detto o che...