A rigor di grammatica, quel pronome ne si aggiunge inutilmente a di questo e di cui. Possiamo dire che questo caso ricorda da vicino quello di a me mi piace. Nella lingua scritta seria e formale, tale [...] tipo di ripetizione va evitato. Nella lingua parl ...
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Possiamo dire che il presente indicativo si sta espandendo nell'uso specialmente nella lingua parlata o scritta non formale, soprattutto a danni del futuro (“domani vado al cinema”; “ci vediamo la settimana [...] prossima”), accompagnato di solito da qual ...
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A me colpisce, a me diverte, a me sbalordisce, ai bambini non disturba... La lingua parlata ha una sua grammatica, che tende a sovrapporsi a quella scritta fortemente colloquiale, in cui i fenomeni di [...] messa in rilievo del fuoco logico o emotivo della ...
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Più che di regola, si tratta di un uso prevalente che va facendosi norma. In ogni caso, confermiamo che il latinismo curriculum (abbreviazione di curriculum vitae) rimane inalterato al plurale. Ciò detto, [...] se qualche amante del filologicamente corrett ...
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Dispiace non poter dire meglio quanto si è già detto, ma in modo, a quanto pare, insoddisfacente per chi ci scrive. Allo stato attuale dei fatti di lingua, il sistema verbale dell'italiano fa a meno (è [...] difettivo) del participio passato di alcuni verb ...
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Come abbiamo altre volte scritto nel portale Treccani.it e, in particolare, nella sezione “Lingua italiana” (si veda, per esempio, lo Speciale Nel labirinto del burosauro), una delle prime maledizioni [...] che ricadono su chi si metta a leggere una pagina ...
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Molto «colloquialmente parlando» quel pronome atono intensivo-affettivo (si) può essere accolto come un popolarismo da riservare alla lingua parlata negli usi più familiari o alla lingua scritta come scelta [...] di coloritura mimetica del parlato, come ac ...
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Sembra di poter dire che attualmente le due varianti coesistono, nella lingua giuridica, in quella amministrativa e in quella burocratica. Insomma, le due polirematiche in applicazione di e in applicazione [...] a sono entrambe lecite. La prima variante è ...
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C'è una ragione etimologica. La prima persona (io) sono viene dalla corrispondente forma latina sum. I monosillabi latini terminanti con m hanno perso la m finale già nel III secolo a. Perché la prima [...] persona singolare e la terza persona plurale del verbo "essere" sono uguali? È un caso o c'è una ragione?, che si è trasformata in n nella lingua italiana antica: cum > ...
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Le considerazioni svolte da chi ha posto il quesito sono condivisibili. Il modulo in questione è tipico della lingua parlata. Si capisce che viene usato per prendere tempo nel mentre si progetta il séguito [...] del discorso. In qualche modo, bisogna esser ...
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lingua-ponte
(lingua ponte), loc. s.le f. Lingua utilizzata come veicolo di comunicazione tra persone che parlano idiomi diversi. ◆ L’italiano, parlato da oltre 56 milioni di abitanti, lingua di uno dei Paesi fondatori dell’Unione, alquanto...
si
sì avv. [lat. sīc; nel sign. 2 come forma abbreviata della locuz. affermativa sic est «così è»] (radd. sint.). – 1. Forma ant. e letter. equivalente a così: a. Con sign. modale, «in questo modo, in tal modo, nel modo che si è detto o che...
(catalano Catalunya, sp. Cataluña) Comunità autonoma della Spagna (32.091 km2, con 7.210.508 ab. nel 2007), la seconda per popolazione, dopo l’Andalusia; capoluogo Barcellona. Occupa la parte nord-orientale della Penisola Iberica e comprende...
Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega all’Europa centrale (da O a E: Francia,...