Stefano D’ArrigoIl compratore di anime morte. Da Le anime morte di Nikolaj Gogol’A cura di Siriana SgavicchiaMilano, Rizzoli, 2024 Cirillo vede entrare alla Vicaria Filomeno: questi, a gesti, gli fa capire [...] riduzione di Stefano D’Arrigo, la cui lingua (affatto scevra di curae formali, fondamentalmente descrittiva, punteggiata di movenze del parlato fin quasi ai limiti della trasandatezza, come si vuole appunto nelle scritture ancillari o applicate ...
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Davide GrittaniIl greggeViterbo, Alter Ego, 2024 Il problema della vita è che accade. Poco ci si può fare, niente proprio: l’affastellarsi di «lunedì, martedì e mercoledì e aprile, maggio e giugno» che [...] un misto tra rivisitazioni di Totò e svuotamento del sé. Le vicende si dipanano esattamente come devono e, se dobbiamo satira che non risparmia chi la racconta, è il sonaglio della lingua, capace di uscire precisa dalla bocca di chi la esercita ...
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Giovanni FontanaLa discarica fluenteprefazione di Giorgio Patrizi, postfazioni di Marcello Sessa e Daniele PolettiViareggio/Pisa, [dia•foria/dreamBOOK, 2023 Insaziato sperimentatore di linguaggi, regista [...] prova la scansione in lasse di varia misura (non si può non pensare agli atroci, telegrafici emblemi dell’ultimo Pizzuto di naso. Nel campo degli zingari. Ci rimane il gusto del petrolio. Sulla lingua. Così. Le labbra. Occhi cisposi. E un mucchio d’ ...
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Guglielmo Inglese, Silvia LuraghiLe categorie grammaticaliRoma, Carocci, 2023 Manca in Italia una trattazione unificata delle categorie grammaticali di nomi e verbi, le due parti del discorso fondamentali [...] studio della natura e della realizzazione delle categorie grammaticali nelle linguedel mondo rappresenta ancora oggi un ambito vitale e dinamico della ricerca linguistica. Ciò si deve in particolar modo alla linguistica descrittiva e alla tipologia ...
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Il problema dei libri di storia è che presentano sempre quella maiuscola: generali fanno guerre, attentatori le scatenano, bombe segnano la paura. Di chi ci finisce sotto, in mezzo e morto si fa sempre [...] la fame è sempre un’ottima strada (credono i padroni del fuoco) per portare gli affamati all’obbedienza e pare quasi continua peggio: se le lingue della sudditanza padronale e della bugia scolastica portano al dolore, si può ad esse rispondere solo ...
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Sepolti sotto montagne di carte, ritrovo casualmente i fogli ingialliti di un’antica inchiesta da me svolta nell’estate 1976 per la terza pagina del «Messaggero» – all’epoca coordinata da Ruggero Guarini [...] ogni arma a doppio taglio, il meccanismo del riso, se pure ha la facoltà d’ e che non esiste nemmeno una commedia in lingua italiana? E a proposito di quest’ultima, il critico non dice che parlare dei nazisti [si allude a Il portiere di notte, 1974] ...
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Filippo D'AngeloLe città e i giorniNottetempo, Milano, 2024 Il dibattito intorno alle generazioni ha portato al fiorire di svariate etichette linguistiche (tra le tante, l’ormai celeberrimo boomer), il [...] Emanuele, inconcludente venato di romanticismo e velleità letterarie, si è auto-esiliato come operatore umanitario in Africa; Maurizio poi un elemento chiave che rispecchia nella lingua le tortuosità del reale, restituendo altresì la complessità dei ...
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Se, come ho sentito ripetere da soggetti appartenenti a tutti e quattro i quadranti della bussola politica, è giusto dire che siamo migrati dall’arte-esperienza all’arte-intrattenimento, e poi giù ancora [...] e fuori. Parole come suoni, suoni come paroleIn traduzione, la lingua delle Pièces di Deep Listening di Pauline plasma contenuti ad alta : l’attenzione uditiva del Deep Listening non è votata a un’ascesi arida, ma si appoggia anzi alle facoltà ...
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«Mai non fu vista cosa più bellamai io non colsi siffatta pulzella»disse Re Carlo scendendo veloce di sella(Re Carlo tornava dalla battaglia di Poitiers, Fabrizio De André, 1963) Paolo Villaggio amava [...] e non storico. E dunque non ci si meravigli se, cimentandosi con le vicende del periodo carolingio, che ebbe il più glorioso cannibalizzato i figli con lui carcerati. Più che la lingua, l’atmosferaDal punto di vista linguistico, i termini arcaici ...
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Ipotizziamo, come fece Adorno con Schönberg e Stravinskij per la musica contemporanea, una polarità nel campo della critica letteraria italiana recente e attuale: da una parte Gianfranco Contini e dall’altra [...] in evidenza alcuni cambiamenti di paradigma, e quindi di lingua e stile.Se prendiamo a titolo di esempio l’ del periodo modernista, ma senza che si arrivi a un esame completo e a definizioni perentorie (semmai, si riesce a indicare cosa non si ...
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lingua-ponte
(lingua ponte), loc. s.le f. Lingua utilizzata come veicolo di comunicazione tra persone che parlano idiomi diversi. ◆ L’italiano, parlato da oltre 56 milioni di abitanti, lingua di uno dei Paesi fondatori dell’Unione, alquanto...
si
sì avv. [lat. sīc; nel sign. 2 come forma abbreviata della locuz. affermativa sic est «così è»] (radd. sint.). – 1. Forma ant. e letter. equivalente a così: a. Con sign. modale, «in questo modo, in tal modo, nel modo che si è detto o che...
(catalano Catalunya, sp. Cataluña) Comunità autonoma della Spagna (32.091 km2, con 7.210.508 ab. nel 2007), la seconda per popolazione, dopo l’Andalusia; capoluogo Barcellona. Occupa la parte nord-orientale della Penisola Iberica e comprende...
Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega all’Europa centrale (da O a E: Francia,...