RICCI, Scipione de'
Mario Rosa
RICCI, Scipione de’. – Nacque a Firenze il 9 gennaio 1741 da Pier Francesco, di nobile famiglia, auditore presidente dell’Ordine di S. Stefano, e da Luisa Ricasoli.
Dopo [...] di Pistoia, che ebbero numerose edizioni nelle diverse lingue europee.
Nonostante la rinnovata fiducia da parte di Pietro Leopoldo, la posizione di Ricci si era indebolita. Con una lettera al granduca del 28 maggio 1787, all’indomani dei tumulti ...
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Ricci, Scipione de’
Ecclesiastico (Firenze 1741-ivi 1810). Fu il maggiore rappresentante del giansenismo italiano. Vescovo di Pistoia e Prato (1780), con l’appoggio dell’arciduca Pietro Leopoldo introdusse riforme liturgiche e devozionali (tra cui la soppressione del culto delle reliquie e l’uso di ... ...
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Vescovo di Pistoia e Prato (Firenze 1741 - ivi 1810), fu il maggiore rappresentante del giansenismo italiano. Compiuti gli studî al Collegio romano e all'univ. di Pisa, ordinato sacerdote (1766), visse a Firenze in un ambiente aperto alla contemporanea cultura francese e s'indirizzò rapidamente verso ... ...
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Niccolò Rodolico
Nacque a Firenze nel 1741, morto ivi nel gennaio del 1810. A quindici anni andò a Roma nel Collegio romano dei gesuiti. Credette poco dopo il Ricci di avere la vocazione per farsi gesuita; ma ne fu sconsigliato; e la madre, Luisa Ricasoli, lo richiamò a Firenze, e lo mandò quindi all'università ... ...
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d’AMICO, Fedele
Franco Serpa
Prime esperienze, carattere, aneddoti
Nacque a Roma il 27 dicembre 1912, figlio di Silvio e di Elsa Minù, la cui madre bavarese, Fanny Schwager (1851-1942), fornì al nipote [...] dell’attività critica di d'Amico a sostegno del significato nella musica contro l’astratta supremazia del significante furono: la tesi secondo cui l’opera si deve cantare nella linguadel paese in cui si esegue e non nella sua versione originale ...
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BANDELLO, Matteo
Natalino Sapegno
Nacque nel 1485 a Castelnuovo Scrivia, in territorio a quei tempi lombardo, da famiglia nobile e antica.
È possibile che i suoi avi avessero, sotto Ottone I, titolo [...] che si sia, sempre diletterà il suo lettore" (e anche qui bisogna saperlo intendere a proposito: vuol dire che la sua lingua letteraria non ha la spontaneità e la vivezza dei toscani e che lo stile segue docile il ritmo del racconto senza pretendere ...
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GUERRAZZI, Francesco Domenico
Zeffiro Ciuffoletti
Figlio di Francesco Donato, intagliatore in legno, e di Teresa Ramponi, nacque in un quartiere popolare della vecchia Livorno il 12 ag. 1804, proprio [...] lettere edite ed inedite, Firenze 1978.
Tra i profili complessivi del personaggio si segnalano quelli di F. Bosio, Opere-vita di F.D. Da Giusti a Calvino, Roma 1993, pp. 25-62; Id., Sulla linguadel G., ibid., pp. 63-72; D. Tomasello, Il romanziere è ...
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ALDROVANDI, Ulisse
Giuseppe Montalenti
Nacque a Bologna l'11 sett. 1522 da Teseo, notaro e segretario del Senato bolognese, e da Veronica d'Antonio Marescalchi. Manifestò precocemente spirito avventuroso [...] 1571), da solo. A. questi insegnamenti di filosofia naturale l'A. si dedicò fino al 1600, anno in cui chiese e ottenne il collocamento fisiologica), le ossa e i muscoli della linguadel picchio. Vide l'ostio dell'ovidutto nella gallina ...
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CALMO, Andrea
L udovico Zorzi
La biografia del C. è ancora quasi tutta da ricostruire, sia per la scarsezza di dati documentari, sia per la contaminazione con elementi spuri, desunti per lo più dalle [...] febbr. 1571. Nel registro dei Necrologi della Repubblica veneta si legge sotto questa data: "M. Andrea Calmo, de della Biblioteca Marciana (cfr. N. Vianello, Note di Emilio Teza sulla linguadel C., in Lettere italiane, IX[1957], pp. 197-204); G. ...
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LANDINO (Landini), Cristoforo
Simona Foà
Nacque a Firenze l'8 febbr. 1425 (1424 secondo lo stile fiorentino: tale data è spesso indicata come quella della nascita del L.) da Bartolomeo, originario di [...] il L. tornò anche l'anno successivo. Anche del primo corso virgiliano si è conservata la prolusione (Praefatio in Virgilio). Nel excursus su exercitus nell'Amphitruo di Plauto e un'appendice sulla linguadel L.), in Interpres, VI (1986), pp. 51-90; ...
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CIELO d'Alcamo
Niccolò Mineo
La prima notizia di un poeta di nome "Cielo" proviene dall'umanista Angelo Colocci, che, non sappiamo' in base a quali testimonianze, a lui assegna la paternità del famoso [...] G. Folena, Cultura e poesia dei siciliani, p. 329) e non anche alla condizione sociale di Cielo. Dalla linguadel componimento non si può dedurre neanche la sua patria (cfr. A. Monteverdi, Rosa fresca aulintissima..., Studi..., 1954, p. 117). Sicché ...
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FLORA, Francesco
Massimo Onofri
Nacque il 27 ott. 1891 a Colle Sannita (Benevento) da Giuseppe e Vincenza Di Lecce. Trovatosi, poco più che adolescente, a capo di una numerosa famiglia per la prematura [...] sulla linguadel poeta, anche per correggere qualche conclusione troppo schematica della monografia del'26. Sempre nel 1934 pubblicò Civiltà del Novecento (Bari, 3 ed. con agg., 1949), appassionata difesa del "macchinismo", in anni in cui si andava ...
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CAVALCANTI, Giovanni
Claudio Mutini
Di questo scrittore, che è tra i più significativi, a Firenze, della civiltà letteraria quattrocentesca, si posseggono scarsi e saltuari dati biografici, frutto recente [...] di C. Varese, G. C. storico e scrittore, in Storia e polit. nella prosa del Quattrocento, Torino 1961, pp. 93-131. Oltre al Varese, buone osservazioni sulla linguadel C. si devono a G. Nencioni, Fra grammatica e retorica, in Atti e memorie dell ...
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lingua-ponte
(lingua ponte), loc. s.le f. Lingua utilizzata come veicolo di comunicazione tra persone che parlano idiomi diversi. ◆ L’italiano, parlato da oltre 56 milioni di abitanti, lingua di uno dei Paesi fondatori dell’Unione, alquanto...
si
sì avv. [lat. sīc; nel sign. 2 come forma abbreviata della locuz. affermativa sic est «così è»] (radd. sint.). – 1. Forma ant. e letter. equivalente a così: a. Con sign. modale, «in questo modo, in tal modo, nel modo che si è detto o che...