Lingua degli Ebrei ashkenaziti, nata intorno al 10° sec., quando Ebrei provenienti dalla Francia e dall’Italia settentrionale si stabilirono in Renania. Il termine deriva dal ted. jiddish, alterazione [...] popolo privato di dignità nazionale.
Nel 1908, alla conferenza di Czernowitz, si fronteggiarono i sostenitori dello y. e quelli dell’ebraico, che riconobbero lo y. come una delle linguedel popolo ebraico. Nel 1920, a Vilnius, il teatro Vilner Trupe ...
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Lingua ufficiale del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, di alcuni Stati del Commonwealth (Australia, Canada, Nuova Zelanda), delle dipendenze e degli USA; è inoltre la lingua più usata nella [...] inglese sorse già dalla fine del 14° sec. (J. Wycliffe, G. Chaucer) e nel 16° e 17° sec. la lingua, superato lo stadio medio-inglese, assunse l’aspetto odierno: in quest’epoca, si compirono i forti mutamenti fonetici, soprattutto nel vocalismo, che ...
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Lingua comprendente in senso lato i dialetti della Provenza, della Linguadoca, della Guascogna, del Périgord, del Limosino e dell’Alvernia, oggi sopraffatti dalla diffusione del francese.
Linguistica
Come [...] sorti.
All’interno delle lingue neolatine, e particolarmente rispetto al francese, il p. si individua per vari caratteri: seda, riba, di contro al fr. payer, soie, rive); esiti č e it del nesso ct (fach e fait dal latino factus: cfr. lomb. fač, fr. ...
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Del Mare, Annibale. – Giornalista e scrittore italiano (Savona 1914 - Milano 2011). Laureato in lettere all’Università Cattolica di Milano nel 1937, chiamato alle armi costituì l’ufficio stampa del comando [...] 1955 e il 1974, la Nave del ricordo fraterno, finalizzata alla sopravvivenza della lingua italiana all’estero, in seno del mondo), insignito delle onorificenze di Commendatore e di Grand’Ufficiale della Repubblica, tra le sue pubblicazioni si citano ...
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Lingua letteraria utilizzata in Italia nel 16° secolo. Nelle polemiche sull’origine e sul corretto uso della lingua dibattute in Italia a quel tempo, alcuni scrittori (G.G. Trissino, B. Castiglione, il [...] definizione di lingua cortigiana. Ciò trovava sufficiente appoggio nel fatto che la conversazione e produzione letteraria del tempo avveniva collaboratore prezioso del principe e ospite della sua casa. Per analoghe ragioni, si chiama comunemente ...
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Lingua ebraica postbiblica i cui inizi coincidono con quelli dell’era cristiana e il cui sviluppo si estende fino ai nostri giorni. In origine lingua d’uso, andò progressivamente restringendosi all’ambito [...] Stato d’Israele nel 1948, ne è divenuta la lingua ufficiale. Nella fase recente si nota un influsso dell’ebraico biblico, concretizzato, per es., nel ritorno di norma alla desinenza -īm (e non più -īn) del plurale maschile; per il resto, tuttavia, i ...
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Lingua o dialetto facente parte del gruppo di lingue di origine indoeuropea che, dapprima parlate dagli antichi Germani, si sono poi diffuse a costituire tre vasti gruppi: a) orientale, rappresentato dal [...] documentato da alcune iscrizioni runiche (➔ runa) del 3° sec. e dalla traduzione del Nuovo Testamento eseguita nel 4° sec. anglo, sassone, iuto), dal tedesco e dal frisone. Caratteristica delle lingue g. è la mutazione consonantica (Lautverschiebung). ...
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Lingua neolatina del gruppo italoromanzo. Il s., spec. nelle varietà logudorese e campidanese, ha caratteri spiccatamente arcaici e conservativi (la romanizzazione dell'isola è particolarmente antica), [...] pisano, influirono talmente in profondità su alcuni dialetti sardi, quali il gallurese e il sassarese, che questi si fanno oggi rientrare nel sistema dialettale italiano. Si avverte anche l'influsso del genovese, che però riuscì assai meno pervasivo. ...
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Lingua parlata dagli abitanti dell’isola di Madagascar, appartenente alla famiglia indonesiana del gruppo maleopolinesiano. Si divide in numerosi dialetti. Nell’Imerina, nel centro dell’isola, è parlato [...] sulle altre parlate. Nonostante l’enorme distanza dall’area originaria, il m. ha conservato fedelmente numerosi caratteri del gruppo maleopolinesiano sia nel lessico sia nella grammatica. Non mancano inoltre prestiti dal sanscrito, dall’arabo, dalle ...
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Si dice di fenomeno linguistico che risale a un periodo precedente alla manifestazione storica di una lingua indoeuropea, e del periodo stesso. Si dice anche di gruppi etnici che risultino essere esistiti [...] in una regione prima della diffusione in essa di una lingua indoeuropea; per es., le popolazioni iberiche, britanniche, etrusche, egee, prima della diffusione del celtico, del latino e del greco. ...
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lingua-ponte
(lingua ponte), loc. s.le f. Lingua utilizzata come veicolo di comunicazione tra persone che parlano idiomi diversi. ◆ L’italiano, parlato da oltre 56 milioni di abitanti, lingua di uno dei Paesi fondatori dell’Unione, alquanto...
si
sì avv. [lat. sīc; nel sign. 2 come forma abbreviata della locuz. affermativa sic est «così è»] (radd. sint.). – 1. Forma ant. e letter. equivalente a così: a. Con sign. modale, «in questo modo, in tal modo, nel modo che si è detto o che...