BARTOLI, Giorgio
Piero Fiorelli
Nacque il 4 ottobre 1534.
"Gentiluomo Fiorentino" è qualificato nel frontespizio dell'unico suo libro, postumo, al quale è raccomandata la sua meritata fama di precursore [...] tengon distinti altri suoni che l'ortografia normale confonde sotto uno stesso segno: c(i) affricato di cera e c(i) fricativo di pece fa larga parte alla comparazione dei suoni italiani con quelli d'altre lingue, giovandosi delle proprie dirette ...
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CORADO
Paolo Procaccioli
Vissuto a Padova nella seconda metà del Quattrocento, C. non è altrimenti conosciuto che per un poemetto macaronico in esametri, la Tosontea, dove si definisce "vir amaistratus".
L'opera [...] non sembra comunque poter sfociare, allo stato dei fatti, in un giudizio più sicuro: metà del sec. XVI della Biblioteca Bertoliana di Vicenza (segnato G. 1. 10. 22, ora G. 7. prima di Folengo: problemi editoriali e di lingua, pp. 268-290, e l'altro, ...
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COLETTA di Amendolea
Mauro De Nichilo
Nacque ad Amendolea, in provincia di Reggio Calabria, nella prima metà del XV sec., ma visse a Napoli, dove sposò una Violante Ferrero. Il padre Antonello, ribellatosi [...] ribelli, tra cui Antonello. Eseguita la sentenza ed incamerati i beni dei Petrucci, C. il 7 sett. 1489 chiese al re che gli meridionale andrà assumendo, spiccano, in una lingua fortemente segnata di fonetica calabrese, per la vivacità popolaresca ...
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ALCOZER (Algozier), Giovanni
Francesco Brancato
Nato a Palermo il 4 nov. 1776, da Francesco, fu, dopo il Meli, se non il maggiore poeta dialettale, certamente quello che produsse di più e trattò le [...] proponeva, come scopo principale, di elevare a dignità di lingua il dialetto siciliano, e di quell'Accademia, che si , comprensivi dei componimenti già pubblicati, si conservano manoscritte presso la Biblioteca comunale di Palermo ai segni Qq - ...
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GABIA, Giovan Battista
Elena Del Gallo
Nacque a Verona in data imprecisata nei primi anni del sec. XVI.
Non si hanno notizie biografiche anteriori a quelle che attestano la sua presenza come professore [...] Ottenne la cattedra di lingua greca probabilmente nel 1553, P. Manuzio, la traduzione in latino dei commenti del vescovo di Ciro Teodoreto, vissuto 1935, pp. 30, 340; R. Ridolfi, Bernardo Segni e il suo volgarizzamento della "Retorica", in Belfagor, ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
LIS
s. f. [sigla di Lingua Italiana dei Segni]. – Lingua adottata dai sordi per comunicare attraverso il canale sensoriale della vista o anche, dai ciechi, attraverso il tatto: consiste nell’esprimere parole, concetti, azioni mediante una...