CAPRIOLO (Caprioli, Cavriolo), Elia
Mirella Giansante
Nacque a Brescia nella prima metà del sec. XV da Guelmino e da Caterina Pedaria, in una nobile ed agiata famiglia di radicati principi religiosi [...] C. venne affidata la direzione dei lavori delle opere di difesa historie bresciane..., Brescia 1585; altra ediz. in lingua italiana: Brescia 1630). All'inizio del sec. XVIII a vedere prodigi e sciagure come segni della provvidenza e punizione divina, ...
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MADDALENA, Edgardo
Rita Tolomeo
Nacque a Zara, ultimo di undici figli, il 1 nov. 1867 da Giacomo, geometra impiegato nell'I.R. Archivio delle mappe catastali, e da Emilia Morovich.
Tutta la famiglia [...] da Mussafia, redasse una Raccolta di prose e poesie italiane annotate ad uso dei tedeschi (Leipzig 1896) con brani di lingua viva toscana, fornendo il testo di segni diacritici per le vocali e il raddoppiamento sintattico in modo da facilitare l ...
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BARTOLI, Giorgio
Piero Fiorelli
Nacque il 4 ottobre 1534.
"Gentiluomo Fiorentino" è qualificato nel frontespizio dell'unico suo libro, postumo, al quale è raccomandata la sua meritata fama di precursore [...] tengon distinti altri suoni che l'ortografia normale confonde sotto uno stesso segno: c(i) affricato di cera e c(i) fricativo di pece fa larga parte alla comparazione dei suoni italiani con quelli d'altre lingue, giovandosi delle proprie dirette ...
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BANDINI, Mario
Carlo M. Travaglini
Nacque a Firenze il 6 maggio 1907 da Nerone e da Amelia Bruschi in una famiglia di medio ceto di professionisti. Sensibile influenza sull'orientamento e la primitiva [...] economia applicata, all'analisi di uno dei temi più complessi dell'economia e della 1968 ed apparvero anche traduzioni in lingua spagnola e portoghese.
A partire ; nel 1949-50 collaborò con Antonio Segni al ministero dell'Agricoltura; dal 1956 ...
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BORGO, Carlo
Giuseppe Pignatelli
Nato a Vicenza il 26 luglio 1731 da Ignazio e Santa Borgo, entrò nella Compagnia di Gesù nel 1746. Discepolo del Pellegrini, insegnò lettere in vari collegi della Compagnia [...] da campo, fissando cifre e segni convenzionali. Federico II premiò il B mentre l'opera conosceva due traduzioni: in lingua spagnola ad opera del gesuita Casseda e 1786, in cui profetizzava la rinascita dei gesuiti, e la Novena in apparecchiamento ...
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GOTTI, Vincenzo Lodovico
Dario Busolini
Nacque a Bologna il 5 sett. 1664 da Giacomo, giurista, e da Chiara Capardi. Dopo studi di grammatica presso le Scuole pie e di retorica con i gesuiti, nel 1680 [...] nei tre volumi de La vera Chiesa di Cristo dimostrata da' segni e da' dogmi contro i due libri di Giacomo Picenino intitolati Apologia del cattolicesimo esistente in lingua italiana, fu però compromessa dagli interventi dei censori romani, cui era ...
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CAPELLI, Angelo Felice
Ugo Baldini
Figlio di Stefano, nacque a Parma il 2 nov. 1681. Fu probabilmente suo zio il noto musicista e maestro di cappella Giovanni Maria Capelli (Affò-Pezzana).
Le notizie [...] I volumi fino al 1730 compreso sono scritti in lingua latina, e i rimanenti in italiano. Della loro l'ingresso del Sole,e sua dimora ne' segni celesti,il tutto ridotto al tempo del comune ; è probabile che vivesse dei proventi di una piccola rendita ...
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CIUCCI, Antonio Filippo
Augusto De Ferrari
Nacque ad Arezzo nella prima metà del sec. XVII da Giovanni Battista.
Studiò e si laureò a Firenze tra il 1642 e il 1646; in seguito si trasferì a Roma, dove [...] dei fanciulli; tanti sono i casi riferiti dai più vari autori, perfino di donne rimaste incinte senza segni 526; V, p. 880; U. Viviani, Il primo trattato completo in lingua volgare di medicina legale è stato in Italia pubbl. dal cerusico aretino A. F ...
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DE CHAMPS (Champis, Champs), Ettore
Mauro Macedonio
Nacque a Firenze l'8 ag. 1835. Iniziati gli studi musicali sotto la guida dello zio paterno, dal quale ricevette, in tenera età, le prime lezioni [...] al teatro Goldoni per il Manferrari. Ancora un'operetta, La lingua d'una donna alla prova, ovvero Gosto e Mea (librettista tentativo di indagine filologica e di interpretazione critica dei vari "segni d'abbellimento" che compaiono, per esempio, nelle ...
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CORADO
Paolo Procaccioli
Vissuto a Padova nella seconda metà del Quattrocento, C. non è altrimenti conosciuto che per un poemetto macaronico in esametri, la Tosontea, dove si definisce "vir amaistratus".
L'opera [...] non sembra comunque poter sfociare, allo stato dei fatti, in un giudizio più sicuro: metà del sec. XVI della Biblioteca Bertoliana di Vicenza (segnato G. 1. 10. 22, ora G. 7. prima di Folengo: problemi editoriali e di lingua, pp. 268-290, e l'altro, ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
LIS
s. f. [sigla di Lingua Italiana dei Segni]. – Lingua adottata dai sordi per comunicare attraverso il canale sensoriale della vista o anche, dai ciechi, attraverso il tatto: consiste nell’esprimere parole, concetti, azioni mediante una...