Secondo una valutazione del 1974, la popolazione del B. è di 9.756.590 ab. su una superficie di 30.514 km2, con una densità media di 320 ab. per km2; rispetto al 1959, cioè in quindici anni, si è avuto [...] t), della birra (13,5 milioni di hl) e dei tabacchi (22 miliardi di sigari e di sigarette).
Le vie Oxford 1972.
Letteratura di lingua francese. - Durante il d'ironia, in cui si avvertono ancora i segni della sua lunga esperienza astratta. J. Cox ( ...
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ISRAELE (App. III, 1, p. 907)
Gabriella Cundari
Daniela Primicerio
Paolo Minganti
Sergio Sierra
Sandro Filippo Bondi
Marco Miele
Popolazione. - Lo stato d'I. occupa oggi 20.255 km2, sui quali vivono [...] cui lingua e del dei valori dell'astrattismo; i suoi esponenti più significativi sono ancora Stematsky, Nikel e Aroch; ottiene riconoscimento internazionale soprattutto l'opera di Aroch, specie nella sua ultima produzione, nella quale lettere e segni ...
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La scrittura e la lingua. - I più antichi esempi di scrittura del mondo cretese-miceneo sono stati trovati a Creta e risalgono a circa il 2000 a. C.: si tratta in generale di pochi segni isolati in scrittura [...] vaso cnossio del minoico tardo III con segni di scrittura fu probabilmente importato dal dei palazzi micenei del XIV-XIII sembra siano stati scritti nella stessa lingua, la lingua minoica, che fu forse usata come lingua ufficiale. Nessuno dei ...
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Angioini
C. Bruzelius
M. Righetti Tosti-Croce
F. Bologna
F. Aceto
E. Marosi
Dal nome della contea d'Angiò (Anjou), istituita nel sec. 9° come avamposto contro i Bretoni, sono stati detti A. alcuni [...] a Cava dei Tirreni (Bibl. dell'abbazia, 22 e 23), sono stati notati. Ma già in quest'opera, che nel nome stesso del suo committente sembra prefigurare il passaggio dall'ambito svevo a quello aragonese-siciliano, sono avvertibili i segni di un ...
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CAROLINGIA, Arte
A. Petrucci
Il concetto di arte c. si riferisce all'arte prodotta durante la dinastia carolingia, così definita dal nome del più eminente fra i suoi rappresentanti, Carlo Magno. Sotto [...] possono essere confrontati senz'altro con quelli di una lingua artistica (Fleckenstein, 1953; Bischoff, 1965a; 1965b).La dei denari, che si data all'inverno 793-794, segnò l'attuazione della grande riforma. Ai denari della riforma, più pesanti dei ...
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ASSISI
A. Tomei
(lat. Asisium)
Città dell'Italia centrale situata sulle propaggini occidentali del monte Subasio, in posizione dominante, all'ingresso della valle umbra. Insediamento di origine preromana, [...] e l'intensità espressiva del segno cimabuesco.Il programma iconografico dell'abside e dei transetti appare in ogni .).Una cesura netta e innovativa nello svolgersi senza scosse della lingua 'di cantiere' propria ai pittori operanti sotto la direzione ...
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UMBRIA
P. Scarpellini
Regione dell'Italia centrale, tra Toscana, Marche e Lazio, compresa nell'alto e medio bacino del Tevere e limitata verso E dalla catena appenninica.
Storia e urbanistica
I confini [...] bidimensionale, segnato in superficie da semplici solchi e da fori di trapano, o nell'impaginazione 'stipata' dei portali del a Perugia. In S. Bevignate un altro artista di 'lingua franca', per usare la felice espressione di Belting (1982), ...
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BASILIANI
G. Ciotta
L'espressione ordo sancti Basilii indica convenzionalmente le comunità monastiche italo-greche dell'Italia meridionale e della Sicilia e pare derivi da un inciso dell'ultimo cap. [...] da un gruppo di opere coagulate tra il SS. Salvatore in lingua Phari di Messina e il monastero del Patírion presso Rossano, segna definitivamente il tramonto della pittura di segno bizantino.Un altro aspetto interessante è costituito dai tesori dei ...
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PUGLIA
P. Belli D'elia
Regione dell'Italia meridionale, confinante a N con il Molise, a O con la Campania e la Basilicata, bagnata a E, S e S-O dal mar Adriatico e dal mar Ionio.
La P. corrisponde grosso [...] molti complessi rupestri da parte di una popolazione rurale di lingua e cultura greca, con un proprio clero e proprie diverse forze politiche in gioco, il riconoscimento dei propri diritti. Segno tangibile della riconquistata dignità era l'edificio ...
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GOTICO
P. Kidson
Il termine G. entrò in uso tra gli umanisti italiani durante il sec. 15° per definire quegli aspetti del mondo contemporaneo che, alla luce di un passato classico idealizzato, ricevevano [...] formali dello stile: era come provare a imparare una nuova lingua leggendo un dizionario. Nulla aveva senso fino a che non generale. Dall'origine ci sono segni inequivocabili che l'ampiezza e il raggio dei costoloni maggiori erano definiti da ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
LIS
s. f. [sigla di Lingua Italiana dei Segni]. – Lingua adottata dai sordi per comunicare attraverso il canale sensoriale della vista o anche, dai ciechi, attraverso il tatto: consiste nell’esprimere parole, concetti, azioni mediante una...