Romanzo
Philippe Hamon
Jean-Pierre Morel
di Philippe Hamon, Jean-Pierre Morel
Romanzo
sommario: 1. Introduzione: racconto fantastico, letteratura, romanzo. 2. Il romanzo come enunciato. a) Il romanzo [...] ancora poco teneri nei confronti del romanzo. Quanto poi alla lingua corrente, quella di tutti i giorni, è noto ch'essa , e non da ultimo con la ‛semiologia', la scienza generale deisegni (v. de Saussure, 1916).
Ogni romanzo è costituito a partire ...
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Simbologia
Élémire Zolla
di Élémire Zolla
Simbologia
sommario: 1. Definizione e caratteri della simbologia. 2. Eclissi e rinascenza della conoscenza simbologica. 3. La Scuola di Lipsia. 4. Leo Frobenius [...] la ‛qualità' alla forma formante dell'umanità, donde i frutti, le lingue e le mammelle; l'‛attività' alla forma formante degli ‛spiriti', donde invisibile, il cui simbolo sia l'origine deisegni comunicativi.
Lévi-Strauss raccoglie l'eredità della ...
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CASTELVETRO, Ludovico
Valerio Marchetti
Giorgio Patrizi
Nacque a Modena nel 1505 circa. Era figlio di Giacomo, ricco mercante dell'arte della lana e banchiere, e di Bartolomea Della Porta.
Fece i suoi [...] dantesco, Modena 1886; Correttione d'alcune cose del dialogo delle lingue di Benedetto Varchi, Vienna 1572; Ragione d'alcune cose segnate nella canzone d'Annibal Caro "Venite all'ombra dei gran gigli d'oro", Venezia 1572; La Poetica d'Aristotele ...
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CIELO D'ALCAMO
MMargherita Spampinato Beretta
Il contrasto Rosa fresca aulentissima attribuito a C. apre il quarto fascicolo del ms. Vat. Lat. 3793 (V), dedicato al genere 'mediocre' (non necessariamente [...] duello verbale tra l'innamorato e la sua bella è segnato da una marca sintattica che è una delle costanti più pp. 5-135; M.L. Rizzo Palma, Elementi francesi nella linguadei poeti siciliani della 'Magna Curia', "Bollettino del Centro di Studi ...
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DONI, Anton Francesco
Giovanna Romei
Nacque il 16 maggio 1513da Bernardo di Antonio, forbiciaio, a Firenze, nel quartiere di S. Lorenzo.
In una lettera del 3genn. 1549, da Firenze, rispondendo a B. [...] nell'ingegneria stessa di queste "macchine" di segni, costruite con coscienza d'artificio in autonomia di Milano 1972, pp. 11-52; F. Chiappelli, Sull'espressività della linguadei "Marmi" del D., in Lingua nostra, VII (1946), pp. 33-38, e Un poema ...
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GIACOMO DA LENTINI
RRoberto Antonelli
Caposcuola della Scuola poetica siciliana, è più dubbio che possa esserne riconosciuto anche quale primo promotore (Monteverdi, 1971, p. 282; Antonelli, 1994, pp. [...] ne era anzi storicamente, ormai, uno deisegni più evidenti, anche per raggiunta tradizione interna Brugnolo, Ancora sulla genesi del sonetto, in Dai Siciliani ai siculo-toscani. Lingua, metro e stile per la definizione del canone, a cura di R. ...
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I primi esempi di uso letterario dell’italiano da parte di uno scrittore straniero sono i due componimenti del trovatore provenzale Raimbaut de Vaqueiras (che tra il 1180 e i primi del Duecento vive e [...] normativa» e posto spesso e volentieri «sotto il segno dello sperimentalismo giocoso, del ludismo verbale e del plurilinguismo triestini dello scrittore, era la linguadei più intimi affetti familiari di Joyce, la linguadei figli in primo luogo: cfr. ...
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DOLCE, Lodovico
Giovanna Romei
Nacque a Venezia nel 1508 da un'antica famiglia che aveva accesso al Maggior Consiglio: ma, di essa, un ramo si estinse nel 1248 con Filippo e l'altro ne fu escluso dalla [...] dei cibi non nocivi; dei luoghi e condizioni favorevoli; deisegni e figure che costituiscono una sorta di piccolo prontuario atto a rammentare i nomi dei giochi, dei numeri, dei voci scelte ed eleganti della volgar lingua, con un discorso sullo stile ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Lorenzo Valla
Francesco Tateo
Nell’opera di recupero del pensiero e della lingua dell’antichità e nella revisione critica della cultura filosofica e storiografica del Medioevo, Lorenzo Valla occupa [...] , che porta nel suo rifacimento, immediatamente successivo, i segni dell’amicizia interrotta e mai più sanata. Strinse amicizia l’origine di quest’ultimo e il suo rapporto con la linguadei padri. Come poi nella polemica intrapresa con Facio e con ...
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In questa voce si può tenere conto della recente edizione integrale, critica e commentata, in tre volumi, dell’intero corpus poetico dei Siciliani e dei Siculo-toscani (Antonelli, Di Girolamo & Coluccia [...] di gran lunga il più esteso tra tutti quelli della Scuola: segno anche questo della preminenza del rimatore. A Giacomo si deve l’ composte da autori toscani, aventi cioè la medesima linguadei copisti. Di conseguenza, i tratti siciliani e meridionali ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
LIS
s. f. [sigla di Lingua Italiana dei Segni]. – Lingua adottata dai sordi per comunicare attraverso il canale sensoriale della vista o anche, dai ciechi, attraverso il tatto: consiste nell’esprimere parole, concetti, azioni mediante una...