«Non vi è nulla di più inedito del già edito», recitava il vecchio adagio. E, così, potremmo dire che non c’è nulla di più inedito del recente profluvio di narrazioni mitologiche o di saggi divulgativi [...] facciano consumare sei, otto anni ai giovani nell'imparare la lingua di Demostene e di Cicerone.Anche l’autobiografismo, per cui quinta elementare e la mia maestra scrive sulla lavagna deisegni strani…» (Silvia Ferrara, La grande invenzione. Storia ...
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Che fine faranno, nell’era digitale e internettiana, le tracce lasciate dagli scrittori prima e dopo la creazione delle loro opere? Avremo ancora indizi simili a quelli cartacei, ricchi di annotazioni, [...] a mano. Con appunti e segni vari vergati ovunque; dalle cartine spazio o di peso, moltiplica la registrazione dei diversi stati del testo. Accade così che incessante movimento d’autore (e del filologo), Lingua italiana, Treccani.itBeck, K. e Pele, ...
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La mafia d’oggi, e già di domani, non è un veliero, tantomeno un carrarmato: è un grifone – la violenza d’imporsi come il re della Savana, il leone, la rapidità di volare tra terra e cielo come l’aquila. [...] Una fonte d’osservazione aurorale è rappresentata dai segni, a partire dai pittogrammi dei camorristi sulle panchine o dalle scritte nei consorterie pugliesi. Oggi la tendenza segue la lingua del Duemila: comunicare con termini obliqui, richiamando ...
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Le nuove tecnologie digitali possono censurare un contenuto ma possono anche fare qualcosa di diverso: “censurare”, secondo alcune interpretazioni, il diritto di un autore a vedersi riconosciuta la paternità [...] uno stile è resa possibile da una caratteristica di base delle lingue naturali: spesso è possibile dire la stessa cosa in modi diversi e sconnessi,le facciate mostravano i segni del tempo,e gli occhi dei passanti, smarriti e assenti,si riflettevano ...
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Sono state descritte, nell'intervento di Elena Tomasuolo, la complessità e l’eterogeneità del deficit uditivo che possono determinare condizioni molto diverse fra loro a seconda dell’entità della perdita [...] acustica, dei fattori eziologici, dell’età del ...
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«Accanto al linguaggio parlato, che rappresenta la dimensione fondamentale del fenomeno della lingua, sussistono codici secondari [...] il linguaggio mimico [...] il linguaggio gestuale [...] il linguaggio [...] prossemico» (Serianni: 14-15) L’ostilità ve ...
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Sono passati esattamente nove anni dallo speciale che questo magazine ha dedicato alla sordità e alla linguadeisegni italiana (LIS).Ciò che è successo nel frattempo è piuttosto singolare... o forse no. [...] Dal 2013 al 2019 − un tempo che si aggiunge a ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
LIS
s. f. [sigla di Lingua Italiana dei Segni]. – Lingua adottata dai sordi per comunicare attraverso il canale sensoriale della vista o anche, dai ciechi, attraverso il tatto: consiste nell’esprimere parole, concetti, azioni mediante una...
La lingua italiana dei segni (o lingua dei segni italiana), spesso chiamata con la sigla LIS, è la lingua adottata nella comunicazione dalle persone italiane sorde che si riconoscono membri di una comunità minoritaria, non territoriale, fondata...
sordità Riduzione o mancanza della capacità mono- o bilaterale di percepire i suoni. I deficit uditivi (ipoacusie) possono essere distinti, a seconda della loro origine, in tre forme principali: di trasmissione (o di conduzione), neurosensoriali...