ARCUDIO (Arcudi, Arcudius, dal greco ᾿Αρκούδης), Pietro
Gregorio Mykoliw
Nacque a Corfù verso il 1563. Entrò nel Collegio greco a Roma nel 1578; vi rimase dodici anni e vi venne ordinato sacerdote in [...] dei futuri realizzatori dell'unione di tutta la metropolia. Le difficoltà di lingua e del clima, la nostalgia dei egli rimase nella metropolia di Kiev per "interi 20 anni". I primi segni della dimora stabile dell'A. a Roma si hanno solo dopo il ...
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MANILIO, Sebastiano
Sara Centi
Nacque probabilmente intorno alla metà del XV secolo; è comunemente ritenuto di origine romana.
Il suo nome, quando attestato per esteso, si accompagna sempre all'aggettivo [...] visitando le catacombe e lasciando segni del loro passaggio: pare che Il 18 nov. 1492, sempre dai torchi dei De Gregori, fu pubblicata un'altra curatela & historici e poeti li quali in lingua latina sono stati convertiti? Non hanno conseguita ...
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GIUSEPPE da Leonessa, santo
Dario Busolini
Eufranio Desideri nacque a Leonessa, nei pressi di Rieti, l'8 genn. 1556, terzogenito del facoltoso borghese Giovanni e di Francesca Paolini.
Iscritto a dieci [...] sperimentato i primi segni di quei fenomeni mistici che segneranno il corso della di cui aveva studiato lingua e costumi. Più G. da L. e s. Fedele da Sigmaringen, nella chiesa dei cappuccini a Parma.
Le spoglie di G. rimasero ad Amatrice fino ...
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BECCARI (del Beccaio), Antonio
Mario Marti
Rimatore più noto come Antonio da Ferrara, dalla città ove nacque nel 1315. Suo padre, Tura, esercitava il mestiere del beccaio forse tradizionale nella sua [...] emergono non rari né ignobili segni di quegli anni di formazione del 1343, dimorando a Bologna presso la corte dei Pepoli, feriva in una rissa il canterino Bini, Rime eprose del buon secolo della lingua tratte da manoscritti e in parte inedite, Lucca ...
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ARRIGO da Settimello
Angelo Monteverdi
Poeta latino vissuto a Firenze alla fine del sec. XII. Dal solo poema che di lui si conosce si possono trarre, in mancanza d'altri documenti, le poche notizie [...] quanto vantaggi, l'assenza dei caduchi beni mondani. Nel italiano prevalse un affettuoso diminutivo: l'Arrighetto.Segni, anche questi, di celebrità. Ma si due Arrighetti divien poi un "testo di lingua". Il poema originale, a partire dal Rinascimento ...
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BAS, Giulio
Alberto Pironti
Nato a Venezia il 21 apr. 1874, studiò composizione con G. Tebaldini e poi con Joseph Gabriel Rheinberg alla Akademie der Tonkunst di Monaco di Baviera, organo con Marco [...] Roma 1904), più tardi ampliato, modificato ed edito in lingua spagnola con il titolo Manual de canto gregoriano, poi cadenza dell'ottavo modo di Dom A. Mocquereau. I segni ritmici dei nuovi manuali gregoriani (Roma 1904, Desclée); Rythme grègorien. ...
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BONIFACIO VIII, papa
Eugenio Dupré Theseider
Non si conosce la data di nascita di Benedetto Caetani, il futuro B. VIII: forse è da situare nel quarto decennio del Duecento (1235?). Nacque quasi certamente [...] la madre Emilia dei signori di Guarcino (detti anche "di Patrasso"), imparentata con i conti di Segni, ebbero vari il papa non seppe tutte le volte frenare la sua lingua mordace, suscitando tenaci rancori e segrete opposizioni.
Possiamo chiederci ...
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COSIMO I de' Medici, duca di Firenze, granduca di Toscana
Elena Fasano Guarini
Nacque a Firenze, il 12 giugno 1519, da Giovanni, detto delle Bande Nere, discendente da un ramo cadetto della famiglia [...] la madre una vita segnata dalle difficoltà economiche e Petrarca come buon modello di lingua italiana; né molto di più il processo di eresia del Carnesecchi, Torino 1891; L. von Pastor, Storia dei papi, V-IX,Roma 1914-1925, ad Ind.; C. Capasso, Paolo ...
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BADUILA, re degli Ostrogoti
Ottorino Bertolini
Le monete coniate col nome di questo re attestano che esso, nell'uso ufficiale della sua corte, suonava Baduila, Badunila, Baduela. Dei testi narrativi, [...] Fabriano, alla fine del giugno 552. Segnò non solo la fine di B., Roma. Ed a Pavia il loro massacro fu uno dei primi atti del regno del suo successore, Teia.
Tra membra, si accucciò a lambire con la lingua i piedi della vittima offertagli in pasto, ed ...
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BUONARROTI, Michelangelo
Luitpold Dussler
Enzo Noè Girardi
Nacque il 6 marzo 1475 a Caprese (od. Caprese Michelangelo) da Ludovico di Leonardo Buonarroti Simoni e da Francesca di Neri di Miniato del [...] dal 1548 circa al, 1555), il marmo subì dei danni e la gamba del Cristo si era staccata riesce in tali casi a toccare il segno di un'alta e commossa eloquenza: ; G. Bertoni, La prosa di Michelangelo, in Lingua e pensiero, Firenze 1932; G. C. Ferrero, ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
LIS
s. f. [sigla di Lingua Italiana dei Segni]. – Lingua adottata dai sordi per comunicare attraverso il canale sensoriale della vista o anche, dai ciechi, attraverso il tatto: consiste nell’esprimere parole, concetti, azioni mediante una...