BALSAMO, Giuseppe, alias Alessandro Cagliostro
Carlo Francovich
Nacque a Palermo il 2 giugno 1743 dal mercante Pietro Balsamo e da Felicita Bracconieri, entrambi di modeste condizioni economiche, anche [...] altrove, divenne presto l'oggetto degli attacchi da parte dei medici laureati o patentati e forse fu questo il a dare segni di follia. gli articoli e i libri apparsi in epoca successiva in lingua straniera, cfr. M. Haven, Le maître ínconnu, Paris ...
Leggi Tutto
MATTEOTTI, Giacomo
Mauro Canali
MATTEOTTI, Giacomo. – Nacque a Fratta Polesine, presso Rovigo, il 22 maggio 1885, da Girolamo e da Elisabetta Garzarolo.
Il padre, originario di Comasine in Val di Pejo, [...] Partito socialista italiano (PSI) intorno al 1900. I primi segni della sua presenza in seno a esso si ebbero dal 1904 la pubblicazione in lingua inglese di Un anno di dominazione fascista. Quel poco che si sa sul contenuto dei colloqui londinesi lo ...
Leggi Tutto
GIUDICI, Giovanni
Giulio Ferroni
Nacque a Le Grazie, nel comune di Portovenere, sul golfo di La Spezia, il 26 giugno 1924 da Gino (1892-1965), allora impiegato avventizio che si trovava a passare da [...] 'fine'
Nel marzo 1990 uscì la nuova raccolta Fortezza, segnata da un senso di asprezza e di oppressione, come a poetiche (escluso l’Onegin), Vaga lingua strana, a cura di Rodolfo Zucco.
Tra vari impegni dei primi anni del nuovo secolo, dopo ...
Leggi Tutto
MARTINI, Arturo
Maura Picciau
– Nacque a Treviso l’11 ag. 1889 da Antonio, di professione cuoco, e da Maria Della Valle, originaria di Brisighella presso Faenza, cameriera. Temperamenti affatto diversi, [...] presenta come una sequenza di linee e segni geometrici, disposti secondo una cadenza che un’opera di stampo metafisico.
Sicuro dei risultati ottenuti, il M. si Mazzolà - M. Mazzolà, Firenze 1967; La scultura lingua morta e altri scritti, a cura di M. ...
Leggi Tutto
DE SICA, Vittorio
Sisto Sallusti
Nacque a Sora (Frosinone) il 7 luglio 1901 da Umberto, assicuratore napoletano, e da Teresa Manfredi. Dopo essersi diplomato in ragioneria, apparve in uno spettacolo [...] , a proposito di Liolà, per la prima volta recitato in lingua, che lo spettacolo era stato dominato dal D. che vi pubblico, praticamente, uno dei tre fondatori del neorealismo (con il Rossellini e il Visconti): aveva segnato con loro la nascita ...
Leggi Tutto
GUITTONE d'Arezzo
Monica Cerroni
Nacque in un anno imprecisabile tra il 1230 e il 1240 a Santa Firmina, un piccolo villaggio sulle propaggini del monte Lignano, poco distante da Arezzo, presso il cui [...] nello stesso 1266, mostra invece chiari segni di un'improvvisa crisi. Egli rimprovera di un cospicuo donativo a favore dei camaldolesi. Le 200 libbre pisane che italiani (G., Brunetto, Dante), in Id., Lingua, stile e società. Studi sulla storia della ...
Leggi Tutto
Nacque a Roma il 7 gennaio del 1943, primogenito di Irma Ravenna Battistella (figlia di Gino Ravenna, intellettuale futurista e dannunziano) e di Giacinto, discendente da un’antica famiglia di origine [...] , Somalia, Messico e Panama). Fatto è che il decennio seguente segnò un’esplosione creativa della sua ricerca, documentata da cinque monografie, dove l’esplorazione dei nessi tra lingua e cultura si collocò in ambiti logici e tematici sempre più ...
Leggi Tutto
PIZZORNO, Alessandro
Gian Primo Cella
Nacque a Trieste il 13 luglio 1924, figlio di Giuseppe Pizzorno (di origine sarda) e di Maria Filiberta Colombini (di origine trentina). Il padre, militare di [...] di suggerire traduzioni di testi in lingua tedesca, fra i quali ebbe la prestigio. Una carriera cosmopolita, segnata dall’irrequietezza e dalla curiosità preparatori comparvero in un fascicolo speciale dei Quaderni di sociologia (n. 3-4 ...
Leggi Tutto
BANDELLO, Matteo
Natalino Sapegno
Nacque nel 1485 a Castelnuovo Scrivia, in territorio a quei tempi lombardo, da famiglia nobile e antica.
È possibile che i suoi avi avessero, sotto Ottone I, titolo [...] della dottrina claustrale s'intravvedono appena i primi segni di una incipiente disposizione narrativa. Un più preciso a proposito: vuol dire che la sua lingua letteraria non ha la spontaneità e la vivezza dei toscani e che lo stile segue docile ...
Leggi Tutto
DALL'ONGARO, Francesco
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Mansuè di Oderzo (Treviso) il 19 giugno 1808 da Sante e da Elisabetta Fantin, piccoli dettaglianti originari della zona di Pordenone. Aveva già scritto [...] a freno. Se ne ebbero segni premonitori al seminario di Padova, 1963), pp. 199-226. Per l'ampiezza dei suoi rapporti con tutti i democratici ital. è 26 ss.; Id., Un intellettuale democratico tra lingua e dialetto. Appunti sulla Poesia vernacola di F. ...
Leggi Tutto
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
LIS
s. f. [sigla di Lingua Italiana dei Segni]. – Lingua adottata dai sordi per comunicare attraverso il canale sensoriale della vista o anche, dai ciechi, attraverso il tatto: consiste nell’esprimere parole, concetti, azioni mediante una...