Provenzal, Dino
Enzo Esposito
Letterato (Livorno 1877 - Voghera 1972), fu professore e poi preside di varie scuole medie, dimesso nel 1938 per le leggi fasciste di discriminazione razziale. Osservatore [...] rilievo.
provenzale [plur. Provenzai]. - Come aggettivo, qualifica la linguad'oc (v.): lo tedesco [non distingue] lo volgare italico dal , che la figlia Beatrice portò in dote a Carlo I d'Angiò. Il matrimonio fu dovuto all'abilità di Romeo di ...
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GIACOMO DI MORRA
Gentiluomo e notaio (m. intorno al 1266) della corte di Federico II, figlio di Enrico di Morra (v.). Nel 1239 G. fu podestà di Treviso, quindi capitano generale del ducato di Spo-leto; [...] preghiera sua e di Corrado di Sterleto "Ugo Faiditus/Faidicus" componesse la Donatz proensals, la prima grammatica della linguad'oc. Errata è la sua identificazione con Giacomino Pugliese (v.), fondata sul fraintendimento di un passo del cronista ...
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malestruo
" Dal lat. Mala struo. Macchinatore di male " (Tommaseo, Dizionario). Ricorre in Cv IV XXVII 13 Ahi malestrui e malnati, che disertate vedove e pupilli. Il Galvani, citato da Vandelli-Busnelli, [...] reca: " In linguad'oc astrar, enastrar, adastrar o desastrar valevano influire bene o male per mezzo degli astri... Malastruc, scritto anche malestruc, valeva dunque... sciagurato e malaugurato ".
Il Flamini trova un altro esempio di m. nelle Noie ...
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cantar
Gianluigi Toja
Voce provenzale (verbo), " cantare "; come gerundio ricorre nel terzo verso del passo in linguad'oc di Arnaut Daniel: Ieu sui Arnaut, que plor e vau cantan (Pg XXVI 142), dove [...] l'accezione del vocabolo, vulgatissimo nell'antica lirica provenzale e francese, di " comporre, intonare una canzone " si precisa come canto penitenziale dei penitenti lussuriosi ...
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vezer
Verbo provenzale, " vedere ": la I singolare del presente indicativo ricorre nel verso che chiude la seconda terzina in linguad'oc del discorso di Arnaldo Daniello: vei jausen lo joi qu'esper, [...] denan (Pg XXVI 144) ...
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aquella
Gianluigi Toja
. Provenzale; pronome dimostrativo femminile, " quella ". Ricorre nel quarto endecasillabo in linguad'oc fatto pronunciare da D. al prediletto trovatore Arnaut Daniel: Ara vos [...] prec, per aquella valor (Pg XXVI 145) ...
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a
Gianluigi Toja
Preposizione provenzale, segnacaso del dativo, nei versi in linguad'oc attribuiti da D. al trovatore Arnaut Daniel (Pg XXVI 141, 146, 147). ...
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lingua
Lucia Onder
Pier Vincenzo Mengaldo
Pier Vincenzo Mengaldo
In senso proprio, per l'organo della bocca: Cv I I 12 né denti né lingua ha né palato; If XVII 75 Qui distorse la bocca e di fuor trasse [...] (due volte); il " provenzale ", cioè la linguad'oco (Cv I X 11 e Vn XXV 4); la lingua di Adamo (Pd XXVI 124), parlata dai posteri costruttiva (I XVI-XIX). E v. ancora, in particolare, OC; OIL; SÌ; TRIPHARIUS.
Occorre tener presente che tutta l'ampia ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] meditazione morale, che era già implicita nella letteratura d’oc. Questo cammino più o meno segreto diventa chiaramente della modernità (il romanzo), non può avvalersi né di una linguad’uso comune, né di una consuetudine all’osservazione e alla ...
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Espressione vocale della musica. In quanto espressione totale il canto va considerato libero dalla sintesi a priori "gesto-parola-suono" in cui teorici e artisti, fra i quali il Wagner, hanno cercato il [...] e passò poi ai paesi neolatini; mentre la poesia d'arte nelle lingue germaniche per circostanze ben note derivò ben più di giunti in Piemonte direttamente dalla Francia d'oïl, essere la Provenza (ossia la Francia d'oc) il centro di trasmissione e, ...
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oc
‹òk› avv., provenz. ant. [lat. hoc, adoperato per risposta affermativa in frasi come hoc fecit «ha fatto proprio questo», «sì, l’ha fatto»]. – Voce equivalente, per sign. e uso, all’ital. sì. In partic.: lingua d’oc (in Dante, lingua d’oca),...
lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...