La d. nasce nel 19° secolo con ritardo rispetto alla linguistica tout court, e non soltanto perché ne forma un sottoinsieme ancillare, dedito all'indagine sulle varietà (di frequente segnate da inferiorità [...] il "Galliens romanischer Dialekte", ossia il gallo-latino, si scindesse in due grosse "romanischen Mundarten Galliens" (le lingued'oc e d'oil). In quest'ottica, dialetto veniva impiegato senza connotati sociali: cfr., per es., Les dialectes indo ...
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Letterato e storico francese, nato a Saint-Étienne il 21 ottobre 1772, morto a Parigi il 15 luglio 1844. Repubblicano militante nel '93 e nel '94, poi, per due anni, segretario di Fouché al Ministero di [...] stesso modo che la linguad'oil alla lingua che Raynouard chiarnava romana (d'oc): cioè ne derivano. Renan, in Revue des deux mondes, XXV (1855), pp. 1389-90; E. Rod, Lettres d'amour de 1822 à 1844, ibidem, dic. 1908, genn. 1909; A. De Gubernatis, Il ...
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Le minoranze linguistiche
Tullio Telmon
Teoria e pratica della minoranza linguistica
Il fatto stesso che la parola minoranza sia costruita sul comparativo ‘minore’ le conferisce un ineliminabile alone [...] ‘provenzali’, fanno parte del grande gruppo delle parlate d’oc (o occitane o del Midi della Francia). Trasferire come ha osservato Tullio De Mauro, è il fatto di tenere d’occhio le lingue e di ignorare gli utenti, i concreti individui parlanti e i ...
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di Bruno Moretti
Il termine mistilinguismo è usato correntemente come sinonimo di plurilinguismo sia per i casi in cui in una comunità sono presenti due o più lingue, sia per i discorsi prodotti da un [...] letteraria eliminano ogni reale concorrenza dei due volgari d’oc e d’oïl e la diffusione della Commedia chiude il varco a ogni influsso che venisse dalla parte di Francia.
Nei secoli successivi e per lingue diverse non si danno usi organici e ...
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La comunità che si riconosce come Ladinia Dolomitica è formata da circa 30.000 persone, insediate in cinque valli a raggiera intorno al gruppo del Sella (fig. 1), nelle Alpi centrorientali. Il territorio [...] quello laterale nell’evoluzione del nesso latino -cl- in posizione intervocalica:
(1) ŏc(ŭ)lu(m) > [ˈwogle] «occhio»
vet(ŭ)lu(m) > .smallcodes.org/.
Alinei, Mario (1996-2000), Origini delle lingued’Europa, Bologna, il Mulino, 2 voll. (vol. ...
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Parlato in una vasta porzione delle valli del Piemonte occidentale (nelle province di Cuneo e Torino, dalla Val Vermenagna, a sud, all’Alta Valle di Susa, a nord; fig. 1) e a Guardia Piemontese (Cosenza), [...] si sono radicate sul territorio alcune associazioni (Chambra d’Oc, 1988, ed Espaci Occitan, 1999), che , 3 voll., vol. 3° (Le altre lingue), pp. 923-950.
Toso, Fiorenzo (2006), Lingued’Europa. La pluralità linguistica dei Paesi europei fra passato ...
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Per monolinguismo si intende l’uso di un solo codice o varietà linguistica, e più specificamente nell’uso letterario di un unico registro stilistico o modulo espressivo omogeneo e selezionato da parte [...] poetica dantesca nell’ambito di una concezione generale della lingua, con l’intenzione di voler essere «un’enciclopedia una calibrata dichiarazione dei propri antecedenti volgari, in lingua di sì e d’oc, si trova invece in Triumphus Cupidinis IV, ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Roberto Gamberini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La poesia dei trovatori è il primo movimento poetico e culturale dell’Europa moderna. [...] e razos.
Come i loro colleghi catalani, i poeti medievali di origine italiana adoperano come strumento d’espressione la lingua stessa dei trovatori ossia il volgare d’oc. Fra quelli di cui ci è giunta l’opera spicca il bolognese Rambertino Buvalelli ...
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DA TEMPO, Antonio
Pasquale Stoppelli
Nacque, con molta probabilità, a Padova verso la fine del XIII secolo dal giudice Buzzacarino di Antonio Panevino, appartenente ad una antica famiglia padovana che [...] più vistosa nella cultura del D. riguarda certamente la poesia in langue d'oc, anche perché essa determina precorritrici le intuizioni di cui il D. dissemina il suo trattato. Basti richiamare la sua affermazione "lingua tusca magis apta est ad literam ...
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In linguistica, il termine thesaurus ha tre significati distinti:
(a) dizionario o lessico (➔ dizionario);
(b) dizionario privo di definizioni organizzato per campi semantici (o dizionario analogico);
(c) [...] félibrige di Frédéric Mistral per le parlate d’oc, e del monumentale Thesaurus linguae Latinae ).
Pasquali, Giorgio (1941), Per un Tesoro della lingua italiana, «Atti della R. Accademia d’Italia. Rendiconti della classe di scienze morali e storiche ...
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oc
‹òk› avv., provenz. ant. [lat. hoc, adoperato per risposta affermativa in frasi come hoc fecit «ha fatto proprio questo», «sì, l’ha fatto»]. – Voce equivalente, per sign. e uso, all’ital. sì. In partic.: lingua d’oc (in Dante, lingua d’oca),...
lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...