trovatori e trovieri
Luisa Curinga
Poeti-musicisti nella Francia dell’epoca cavalleresca
Con i termini trovatori e trovieri – dal francese troubadours e trouvères – si indicano dei poeti-musicisti attivi [...] accompagnati da strumenti, come piccole arpe o vielles. I componimenti, designati come canso (nella linguad’oc) e chanson (nella linguad’oil), erano soprattutto di argomento amoroso; tuttavia vi erano anche altri termini che indicavano particolari ...
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SCUOLA POETICA SICILIANA
CCorrado Calenda
Intorno alla Magna Curia di Federico II si raccoglie, non solo idealmente, nel ventennio che precede la morte del sovrano (1230 ca.-1250, con eventuale prolungamento [...] e naturale prevalenza del provenzale (e non sfugga la sottigliezza di un'operazione in cui all'abbandono della linguad'oc è possibile anche attribuire i caratteri di una esibita ripulsa, ma il provenzale persiste come modello insostituibile per ...
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LINGUE, REGNO D'ITALIA
Dal momento che i tempi della storia linguistica, e più in generale culturale, non si possono scandire precisamente su quelli della storia politica, sarà inevitabile in questa [...] parodico del trovatore nei confronti di una tradizione preesistente.
Se i trovatori d'Italia rivelano talvolta la loro origine nelle composizioni in linguad'oc, la nascente lirica italiana è profondamente permeata dall'influsso provenzale. Influsso ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Vita Nuova - Introduzione
Domenico De Robertis
È tra i caratteri certo più significativi dell'opera dantesca, ed elemento costitutivo di essa, la prepotente forza di autoaffermazione [...] È probabile anzi che, nella veste in cui ci sono pervenute, fossero compilate a fini divulgativi per uso d'un pubblico non di linguad'oc, a presentazione dei singoli autori e ad illustrazione delle circostanze storiche e biografiche in cui le poesie ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. Le istituzioni culturali e la trasmissione del sapere
Wesley M. Stevens
Le istituzioni culturali e la trasmissione del sapere
Istituzioni [...] a partire dal 1000 ca. in Catalogna, nella parte meridionale della linguad'oc e nella zona settentrionale dell'area di diffusione della linguad'oïl, dove nella lingua parlata erano ammesse sia la pronuncia dialettale sia quella secondo le litterae ...
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Stil nuovo
Mario Marti
Con questa formula scolastica la moderna storiografia della letteratura italiana significa i temi e i modi espressivi di un gruppo di giovani poeti toscani vissuti a cavallo dei [...] della capacità di conoscere in che consista ‛ vulgaris excellentia '), allorquando ai poeti di linguad'oil e di linguad'oc seguono quelli che usarono la lingua del sì, e cioè (dopo il siciliano Guido delle Colonne) Guinizzelli, Cavalcanti, Cino ...
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SCUOLA POETICA SICILIANA, FORTUNA E TRADIZIONE
LLino Leonardi
"Oggi il termine di Siciliani vale a designare i rimatori, di qualsiasi regione italiana, che appartennero a quella corte o le gravitarono [...] , senza lasciare spazio per iniziative culturali indigene di diversa natura (tanto che anche autori d'origine italiana adottano la linguad'oc come tramite incontrastato del genere lirico).
Testimonianze episodiche di natura analoga si trovano del ...
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oïl
Pier Vincenzo Mengaldo
L'avverbio affermativo francese antico (in francese moderno oui: 〈 hoc ille [fecit] >), assente nell'italiano di D., compare varie volte nel De vulg. Eloquentia. Una prima [...] di G. Rossi, Firenze 1897], 233-273. Edizioni delle poesie francesi citate nel De vulg. Eloq.: E. Monaci, Poesie in linguad'oc e in linguad'oïl allegate da D. nel De vulg. Eloq., Roma 1909; B. Panvini, Le poesie del ‛ De vulg. Eloq. '. Testi e note ...
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canzoni di gesta
Antonio Viscardi
. Gli studiosi unanimemente ritengono che D. abbia conosciuto le canzoni di gesta francesi, e in particolare la maggiore e la più divulgata di esse, la Chanson de Roland: [...] il poeta ci offre in VE I X 2, dove si afferma il primato della linguad'oil nella prosa, mentre alla linguad'oc si attribuisce la preminenza come lingua della lirica: quicquid redactum sive inventum est ad vulgare prosaycum, suum [cioè del volgare ...
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UBERTI, Bonifazio
Cristiano Lorenzi
(Fazio) degli. – Discendente dell’illustre famiglia ghibellina bandita da Firenze fin dai tempi del bisnonno Manente, detto Farinata (1267), nacque verosimilmente [...] si vedano in particolare le canzoni Nel tempo che s’infiora e cuopre d’erba, I’ guardo in fra l’erbett’e per li prati, III (1880), pp. 18-33; Id., Sui brani in linguad’oc del «Dittamondo» e delle «Leandreide», in Giornale storico della letteratura ...
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oc
‹òk› avv., provenz. ant. [lat. hoc, adoperato per risposta affermativa in frasi come hoc fecit «ha fatto proprio questo», «sì, l’ha fatto»]. – Voce equivalente, per sign. e uso, all’ital. sì. In partic.: lingua d’oc (in Dante, lingua d’oca),...
lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...