grammatica
Franco De Renzo
Le norme che regolano una lingua
Nell'opinione di molti la grammatica rappresenta una parte dello studio della lingua, spesso fatta di faticosi esercizi o di regole da imparare [...] tutte le lingue del mondo: il loro uso è cioè regolato da norme che tutti conoscono e mettono in pratica semplicemente comunicando con gli altri. È in questo senso che diciamo che esiste una grammatica italiana, inglese, cinese, giapponese, spagnola ...
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Il termine sandhi indica i processi fonetici che intervengono tra segmenti contigui al confine di morfema o di parola: nel primo caso, si tratta di sandhi interno (alla parola) o sandhi morfologico (per [...] interno e sandhi esterno funziona nella misura in cui nella lingua parlata le due parole contigue intrattengano tra di loro un legame che vengono denominati in letteratura sandhi tonale. Nel cinese mandarino, se due parole che presentano entrambe il ...
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Si chiama conversione la formazione, ottenuta senza aggiunta di affisso derivazionale, di una parola appartenente a una parte del discorso diversa da quella della base: per es., piacere verbo → (il) piacere [...] formazione di una parola nuova omofona e omografa di una già esistente è un fenomeno molto comune nelle lingue del tipo isolante (inglese, cinese), che fanno uso scarso o nullo di affissi. In inglese è infatti un procedimento comune formare nomi da ...
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La pianificazione linguistica è l’insieme delle misure (linguistiche, legislative e sociali) che si adottano per alterare deliberatamente la composizione del ➔ repertorio linguistico di una comunità; è [...] esplicitamente praticato in Italia, è il primo. Esperienze di sostituzione di lingua sono da vedersi, oltre che in un certo numero di casi è palese il suo tentativo di sostituzione con il cinese –, anche in Europa nelle attività di pianificazione ...
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Un inveterato luogo comune vuole l’italiano come la più adatta tra le lingue al canto, soprattutto per una ragione fonetica e una sintattica: la ricchezza di suoni vocalici, specie in fine di parola, e [...] dell’intonazione, poi, l’amplissima estensione prevista dalle lingue cosiddette a toni (come il cinese) escluderebbe l’italiano, e le altre lingue ad intonazione cosiddetta assoluta, dal novero delle lingue eufoniche e ben cantabili (Boilès 1977). Le ...
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L’➔accento della lingua italiana è di tipo espiratorio, in quanto fa emergere il nucleo vocalico della ➔ sillaba accentata con una maggiore emissione di fiato. In una catena fonica si distinguono così [...] ), -aro (borgataro), -ata (camminata), -eria (gelateria), -ese (cinese), -eta (pineta), -eto (oliveto), -icciolo (porticciolo), -iera ( sdrucciole (ad es., cantavano).
Il normale uso della lingua italiana da parte di un parlante nativo è in genere ...
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Un linguaggio tecnico della gastronomia si può datare per l’italiano già ai primi secoli (sicuramente agli inizi del Trecento), molto prima cioè della circolazione di ricettari classici, dai trattati rinascimentali [...] spagnola, dal cous cous arabo alla salsa schantung cinese, dai falafel medio-orientali al taco messicano; in pp. 147-268.
Frosini, Giovanna (20092), L’italiano in tavola, in Lingua e identità. Una storia sociale dell’italiano, a cura di P. Trifone, ...
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La lessicalizzazione è il processo per cui nuove unità linguistiche che in una fase precedente non erano considerate lessicali vengono a far parte del lessico di una lingua; lessicalizzato significa perciò [...] romanze, che lessicalizzano sia la direzione che il percorso nel lessema verbale, e altre, come l’inglese, il cinese, le lingue ugro-finniche, che lessicalizzano direzione e percorso in un elemento esterno connesso col verbo: la differenza si nota ...
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I deonomastici (o deonimici; La Stella 1982; Schweickard 2002-) sono lessemi formati a partire da nomi propri. Possono essere di vari tipi secondo la base di derivazione (anche detta eponimo): si chiamano [...] Rainer 2004: 388). Da notare che con basi di altre lingue il suffisso -iano può o meno indurre un acclimatamento della -ese risulta essere tra i più produttivi per formare etnici (cinese, olandese, bolognese, viennese), seguito da -ano (che, a ...
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L’espressione foreigner talk (dall’ingl. foreign «straniero» e talk «parlata»), introdotta come termine tecnico da Ferguson (1971), indica il modo semplificato con cui si parla a interlocutori stranieri [...] usati termini concreti invece che astratti e si ricorre a parole di lingue di maggiore diffusione, come francese e tedesco:
(8) bisogna mettere ?] abbiamo mangiato ristorante cinese «li abbiamo mangiati al ristorante cinese».
Sebbene le strategie ...
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cinese
cinése agg. e s. m. e f. – 1. Della Cina: storia, letteratura, arte c.; padiglione alla c., chiosco; ombre c., gioco di ombre fatte con le mani su una parete; piatto c., strumento musicale a percussione che fa parte della batteria (v....
lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...