(VI, p. 930).
Bibliografie generali. - Dell'opera di G. Schneider, Handbuch der Bibliographie, è uscita la 4ª ed., Lipsia 1931; l'Istituto internazionale di cooperazione intellettuale ha pubblicato la [...] : M. Aguiló y Fustér, Catálogo de obras en lengua catalana impresas desde 1474 hasta 1860, Madrid 1923; A. E. portugueza, Lisbona 1932, in contin.
Belgio. - La produzione in lingua fiamminga: [F. De Potter], Vlaamsche bibliographie, 3ª ed., Gand ...
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Capitale della provincia cinese del Kwang-tung, donde il nome, Cantão, dato per confusione dai Portoghesi alla città e accolto in Europa. Il nome cinese è Kwangchow, che data dal periodo degli Han. Sono [...] È questo il nome adoperato da Odorico da Pordenone e registrato sulla carta catalana del 1375.
Canton è situata a 113°30′ E. e 23° dei Cinesi del N. Il dialetto cantonese (v. cina: Lingua), è adoperato nei giornali popolari, in novelle, sul teatro. ...
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NOLA (A. T., 27-28-29)
Luchino FRANCIOSA
Amedeo MAIURI
Gino CHIERICI
Amedeo MAIURI
Ruggero MOSCATI
Cittadina della provincia di Napoli, fino al 1927 appartenente alla provincia di Caserta, sede [...] 'architettura del Rinascimento si trova a contatto con quella corrente catalana che ebbe larga fortuna, a giudicare dai portali e dalle quella (1750) del Cippo Abellano che contiene, in lingua osca, il trattato con eui si regolavano l'amministrazione ...
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Città della provincia di Sassari in Sardegna. Superficie del territorio 220 kmq. Popolazione (cens. 1921) 12.280 quasi tutta (11.800) accentrata. Dal sito in cui sorse, s'Alighera, che in sardo logudorese [...] minerali e sui giacimenti cupriferi della regione d'Alghero; V. Giglio, Una città catalana in Sardegna, in Illustrazione italiana, XXX (1926). Sul dialetto di Alghero, v. italia; Lingua e dialetti; cfr. P. E. Guarnerio, in Arch. glott. ital., IX, pp ...
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TIBBŌN (ibn Tibbōn; vocalizzazione non sicura)
Umberto Cassuto
N Famiglia ebraica di scienziati e traduttori.
Yehūdāh ben Shā'ūl, nato a Granata verso il 1120, trasferitosi a Lunel nel 1150 circa, e [...] paese musulmano a un paese cristiano in cui la lingua araba era ignota gli porse occasione di svolgere, per ; J. Millás i Vallicrosa, Introduz. al Tractat de l'Assafea d'Azarquiel (Bibliotheca hebraico-catalana, IV), Barcellona 1933, pp. x-xv, i-ii. ...
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Politico, economista e finanziere catalano, nato a Verges nel 1876. La sua passione catalanista risale al tempo dei suoi studî universitarî a Barcellona. Dal 1901, anno in cui fu eletto consigliere municipale [...] e sostenitore della Fundació Bernat Metge (pubblicazione dei classici greci e latini in lingua originale e in catalano), della Fundació biblica catalana, ecc.
Oltre le opere già accennate, ricordiamo di lui: Actuació regionalista (Barcellona 1915 ...
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Nativo di Costantinopoli, monaco studita, successe nel 1348 al celebre Barlaam nel vescovado di Gerace, che resse lodevolmente per 17 anni sino alla sua promozione ad arcivescovo di Tebe nella Beozia (1366). [...] Ridotto in miseria dall'occupazione catalana, inviso a don Pietro IV d'Aragona, si rifugiò a Roma, dove, eccetto un breve nuova, letterale sino allo sforzo del lessico e dell'indole della lingua greca di cui l'A. era assai perito. La sua traduzione ...
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Di famiglia catalana, nato a Curacao (Piccole Antille) il 29 gennaio 1822. Studiò a Barcellona filosofia e diritto; pensionato nella Escuela de Maestros di Madrid (1841), fu nominato professore nella scuola [...] e Giuseppe Semís y Mensa fu uno dei poeti della scuola romantica di Catalogna, primo avviamento in lingua di Castiglia verso il catalanismo letterario.
La sua fama, più che a una fedele versione prosastica del Vautrin di Balzac (Barcellona 1840 ...
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Scrittore catalano del sec. XVI, nato a Tortosa. Con vivo amore per tutti i ricordi della sua terra e rimpiangendo la tramontata gloria catalana, egli compose (1557) alcuni discorsi sull'antichità della [...] di minute curiosità di erudizione locale, non ha grande interesse storico; anzi segna lo stremarsi della gtoriografia catalana di fronte agl'interessi generali della cultura spagnola. É scritta in catalano, come protesta contro l'abbandono della ...
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ALESSANDRO VI, papa
Giovanni Battista Picotti
Rodrigo de Boria y Borja, o, come si disse comunemente, Rodrigo Borgia, era nato fra il 1430 e il 1432, probabilmente il 1° genn. 1431, a Xàtiva presso [...] e sleale, e più l'essere egli straniero, uno degli aborriti Catalani. Quando il cardinale di S. Pietro in Vincoli, Giu liano della del lavoro del Soranzo è un volume apologetico, in lingua spagnuola, di Oreste Ferrara, tradotto anche in italiano. ...
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iberoromanzo
iberoromanżo agg. e s. m. [comp. di ibero- e romanzo1]. – Denominazione data al gruppo linguistico romanzo della penisola iberica costituito dalle lingue portoghese, spagnola e catalana e relativi dialetti.
catalano
agg. e s. m. (f. -a) [dallo spagn. catalán]. – Della Catalogna, regione autonoma della Spagna nord-orientale: lingua c. (o il catalano s. m.), letteratura, arte c.; abitante o nativo della Catalogna; i C., le donne catalane. In metallurgia,...