Malgrado il suo nome antico (che fu recuperato solo in età rinascimentale, riferito a una subarea della regione attuale, così chiamata dopo l’Unità), il Lazio è una regione dalla fisionomia piuttosto recente. [...] romanzi di ➔ Pier Paolo Pasolini, che vanno dall’ammirazione per la fedeltà a una lingua non propria, fino all’accusa di aver creato un idioma del tutto ‘artificiale’ (la verità, come spesso accade, sta nel mezzo).
I tipi di scrittura non letteraria ...
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Per contrastare l’interpretazione riduttiva della questione della lingua, considerata come un dibattito sulle varie denominazioni fiorentino, toscano, lingua comune o italiano, cioè equiparata a un’oziosa [...] il rischio di una contaminazione con gli elementi popolari della lingua, rischio da cui i non toscani erano più facilmente immuni, visto che studiavano il volgare come un idioma artificiale. La tesi può sconcertare noi moderni, ma è assolutamente ...
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Comunicazione
Raffaele Simone e Lucio D'Amelia
Derivato dal latino communis, "comune a molti o a tutti", il termine comunicazione indica in generale l'attività del comunicare: esso si applica a ogni [...] modello per costruire l'architettura di sistemi di comunicazione artificiale (tra uomo e macchine, o tra macchina e ricevente, c) un codice condiviso dall'uno e dall'altro (una lingua), d) un messaggio formato dalla concreta messa in uso del codice, ...
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Il Novecento è il secolo dell’immagine e del suono, e la radio ne è una delle espressioni più caratterizzanti. La voce esce per la prima volta dal privato, dallo spazio comunque limitato nel quale da sempre [...] e il suo potere sociale (Ortoleva 2001; ➔ lingua e media). Il trasmesso acquista un’indiscussa centralità nell’architettura dell’italiano contemporaneo. La sua natura complessa e artificiale, fortemente asimmetrica, presenta tratti comunicativi sia ...
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La Sicilia, buona parte della Calabria e il Salento (la parte meridionale estrema della Puglia) formano l’area linguistica definita meridionale estrema. Tale territorio trova proprio nella sua posizione, [...] »).
(c) La pronuncia cacuminale o retroflessa (cioè con la lingua puntata sul retro degli incisivi; ➔ dentali) di [-dd-] derivante [ˈʤɛbːja] «grande vasca» < ar. ǧābiyah, [ˈsaja] «canale artificiale» < ar. sāqija, [dːzagaˈrɛɖːa] «nastro» < ...
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La vicenda biografica di Giovanni Boccaccio, nato a Certaldo (o a Firenze) nel 1313 da famiglia benestante del contado fiorentino, e morto nello stesso borgo della Valdelsa nel 1375, è di primaria importanza [...] frequenti e ben note manifestazioni dell’ordine artificiale (dai costrutti latineggianti con verbo in posizione , Marco (2009), Per una nuova edizione “Degli Avvertimenti della lingua sopra ’l Decamerone” di Leonardo Salviati, «Heliotropia» [on-line ...
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Il perimetro del linguaggio della moda è difficilmente definibile. Il termine moda (dal fr. mode, connesso al lat. modus «maniera») è attestato per la prima volta in italiano nel trattato moraleggiante [...] XX secolo per evitare l’ingannevole dicitura seta artificiale. Il termine, criticato da Meano (1936: pp. 763-777.
Catricalà, Maria (20092), Il linguaggio della moda, in Lingua e identità. Una storia sociale dell’italiano, a cura di P. Trifone, Roma ...
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Dal punto di vista linguistico il fascismo riveste grande interesse, perché il regime si propose di disciplinare l’intero repertorio linguistico italiano, non limitandosi al controllo della lingua nazionale [...] politico (S. Raffaelli 1997a).
Anche il cinema operò da scuola di lingua per le masse: la produzione nazionale si caratterizzò per un parlato artificiale (➔ cinema e lingua), poco aperto a esigui innesti dialettali e con livellamento delle differenze ...
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I rapporti tra lingua e musica sono strettissimi, sia perché gran parte della produzione poetica, non soltanto italiana, è stata concepita in funzione dell’accompagnamento musicale (dall’antica tragedia [...] vivace, ecc.) testimoniano il favore goduto dalla nostra lingua.
Musica e lingua sono unite anche da un diverso punto di vista, messa in relazione con altro da sé. La cosiddetta musica artificiale (vale a dire quella prodotta dalla voce umana o da ...
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Lionardo Salviati (1539-1589) fu uno dei protagonisti della ➔ questione della lingua del Cinquecento. Appartenente a un’illustre famiglia fiorentina le cui vicende si intrecciano con quelle dei Medici [...] importante alla dinamica linguistica» (Vitale 1978: 103). L’ostilità al latinismo quattrocentesco, considerato artificiale e in qualche modo inquinante l’originaria purezza della lingua, lo spinse a criticare Tasso e uno stile in cui il ricorso ai ...
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lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...
artificiale
agg. [dal lat. artificialis, der. di artificium «artificio»]. – 1. a. Fatto, ottenuto con arte, in contrapp. a ciò che è per natura: bellezza a., ottenuta con l’uso di cosmetici e con varî accorgimenti estetici; lago a., ottenuto...