Con il termine origini ci si riferisce convenzionalmente alla fase aurorale delle lingue romanze (o neolatine), quando testi (o frammenti di testi) scritti in volgare cominciarono a essere conservati su [...] volgare, lingua naturale che si apprende da bambini per imitazione, e la grammatica (o latino), linguaartificiale che 9), proponendo la novità di un’Italia intesa «come spazio della lingua letteraria» (Bruni 2010: 76).
La prima metà del IX secolo ...
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Il soggetto (dal lat. subiĕctu(m) «che sta sotto», calco del gr. hypókeímenon) indica una funzione grammaticale fondamentale nella frase, insieme a quelle di ➔ oggetto e di predicato (➔ predicato, tipi [...] trecentesco fondato sull’asse Petrarca-Boccaccio comporta la proposizione di un modello di linguaartificiale, diffusosi in maniera capillare nella lingua scritta dei secoli successivi, che impone riguardo all’espressione del soggetto l’arresto ...
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La parola regola, applicata a una lingua, ha due significati fondamentali: quello di «descrizione di un meccanismo della lingua stessa» e quello di «precetto, ammonizione per parlare o scrivere bene». [...] , avviata nel Duecento.
Per Dante le regole sono estranee al volgare e sono, invece, connaturate al latino, linguaartificiale dotata di regolarità grammaticale così da poter essere identificata con la grammatica stessa. Nel De vulgari eloquentia (I ...
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Il concetto di standard in linguistica identifica una ➔ varietà di lingua soggetta a codificazione normativa (➔ norma linguistica), e che vale come modello di riferimento per l’uso corretto della lingua [...] allontanata dal modello toscano. Il risultato è che tutto sommato l’italiano standard viene ad essere una linguaartificiale, senza nessun reale equivalente in nessuna varietà effettivamente parlata da una concreta comunità linguistica all’interno ...
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Poiché il Risorgimento ebbe come esito l’Unità nazionale, la connessione con i fatti linguistici risulta immediata, in quanto gli eventi politici, conclusi con la formazione del Regno nel 1861 e con lo [...] Cavour, benché naturalmente buon oratore, in italiano era «impacciato», come chi traducesse il proprio pensiero in una linguaartificiale.
La lingua italiana, per quanto non naturale, aveva agli occhi degli uomini della prima metà dell’Ottocento un ...
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Per lingua inventata si intende una linguaartificiale, provvista di proprie regole sintattiche (descritte o meno) e proprio lessico (inventariato o meno). Sono state inventate lingueartificiali per motivi [...] filosofici, letterari, scientifici, linguistici, religiosi, di gioco.
Il fenomeno dell’invenzione di lingueartificiali non è unitario ma si può presentare, a seconda dei casi, con caratteristiche, motivazioni e risultati anche molto differenti. ...
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Termine creato nel 1797 da Joseph de Maimieux (1753-1820) per designare un sistema di segni convenzionali che possa essere compreso da persone di lingua diversa (gr. πᾶσι «per tutti»). Nei molti sistemi [...] corrispondenze tra le parole di una data lingua e un serie numerica, che poi ciascuno possa leggere nella lingua propria. Nel 1801 de Maimieux coniò anche il temine pasilalia, indicante una linguaartificiale o universale che trasformi i segni di ...
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Linguaggio e globalizzazione
Benedetta Baldi
Leonardo M. Savoia
Il termine globalizzazione designa un insieme di processi d'integrazione in campo socioeconomico e nelle comunicazioni che si è affermato [...] comunicativa, nell'abbandono di registri tradizionali e così via. È stata seguita anche la strada di promuovere una linguaartificiale in grado di contrastare il predominio culturale e politico degli Stati Uniti. I vari tentativi di coniare una ...
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LINGUE, REGNO DI GERMANIA
EElda Morlicchio
Il periodo compreso tra il 1170 e il 1250 è indicato nella storia linguistica tedesca come '(alto) tedesco medio classico' o '(alto) tedesco medio cortese'. [...] standard moderna, che inizierà più tardi e su altre basi.
L'unità linguistica di questa sorta di linguaartificiale, necessaria per garantire la diffusione delle opere poetiche in tutte le regioni dell'Impero, veniva ricercata soprattutto attraverso ...
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lingueartificiali
Domenico Russo
Il sogno di una lingua unica per tutti gli uomini
Ideate nel 16° secolo per favorire la comprensione e la pace tra i popoli, le lingueartificiali non hanno mai avuto [...] Zamenhof, era nato nel 1859 e da grande sarebbe diventato medico oculista (morì poi nel 1917). L’idea di una linguaartificiale parlata da tutti venne a Ludwig perché l’ambiente in cui viveva era molto ricco linguisticamente. In casa parlava il russo ...
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lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...
artificiale
agg. [dal lat. artificialis, der. di artificium «artificio»]. – 1. a. Fatto, ottenuto con arte, in contrapp. a ciò che è per natura: bellezza a., ottenuta con l’uso di cosmetici e con varî accorgimenti estetici; lago a., ottenuto...