Poeta, critico e saggista egiziano, nato ad Aswān nel 1889. Dal 1940 è membro dell'Accademia Fu'ād per la linguaaraba.
Cominciò ad affermarsi nel primo dopoguerra con varie raccolte liriche, di ispirazione [...] e spiriti moderni, nonostante le forme metriche tradizionali, con un vivo senso della natura e una vena filosofeggiante. Maggiore notorietà acquistava contemporaneamente con i suoi saggi critico-letterarî ...
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Vocabolo arabo significante "figli" (senza distinzione di sesso), plur. di walad; indica tutti i discendenti d'una determinata persona e quindi nell'età moderna (ma non nella medievale), seguito dal nome [...] proprio del presunto capostipite, serve a formare la denominazione di moltissime tribù di linguaaraba. Nell'Africa settentrionale ad ovest dell'Egitto la pronunzia dialettale è per lo più Ūlād (Ouled dell'uso francese algerino); nella Libia italiana ...
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Nome (dall’arabo mal’akī, trad. del gr. Βασιλικός «imperiale») che nella seconda metà del 5° sec. i monofisiti d’Egitto davano per spregio agli ortodossi, appoggiati da Leone I. Oggi si intendono per m. [...] i cattolici di rito bizantino ma di linguaaraba, soggetti al patriarca di Antiochia. ...
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Territorio dell’Africa nord-occidentale. Si estende sull’Atlantico con uno sviluppo di circa 1000 km dalla foce dell’Uadi Dra al Capo Bianco, comprendendo un vasto retroterra quasi interamente desertico [...] da genti berbere, il territorio dell’attuale S. fu raggiunto, a partire dal 13° sec., da gruppi beduini di linguaaraba, che fondendosi con le prime costituirono il nucleo originario della popolazione sahrawi. La zona meridionale (Río de Oro) divenne ...
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Denominazione dei cristiani di Spagna sotto il dominio musulmano (8°-11° sec.). Essi assunsero numerosi elementi della civiltà araba e in primo luogo la lingua, introdotta anche nella liturgia. Questo [...] poeta si congedava. In seguito, la muwashshaḥa si diffuse nel resto dei paesi di linguaaraba e fu ripresa anche in epoca moderna.
Lingua
La lingua dei M., largamente differenziata in dialetti per regione (Léon, Cordova ecc.), era caratterizzata da ...
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Cardinale, linguista (Bologna 1774 - Roma 1849). Figlio di un falegname, appassionato poliglotta già in seminario, appena fatto sacerdote (1797) insegnò all'università di Bologna linguaaraba, lingua greca [...] e lingue orientali in genere; dal 1803 entrò nella biblioteca dell'Istituto delle scienze, ove compilò il fondamentale catalogo ragionato dei manoscritti orientali e greci. Dopo avere svolto a Bologna non pochi incarichi da parte della congregazione ...
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Il complesso delle discipline linguistiche, filologiche, archeologiche, storiche e religiose, rivolte allo studio scientifico delle antiche e moderne civiltà dell’Oriente, includendo in questo termine [...] , esegetici e missionari. Al 1311 risale la fondazione, con un decreto di Clemente V, delle prime cattedre di linguaaraba, ebraica e caldaica (aramaico biblico) nelle università di Roma, Parigi, Oxford, Bologna e Salamanca. Gli studi biblici e ...
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Dottore ebreo (n. nel distretto di el-Fayyūm 882 d.C. - m. Sūrā, Babilonia, 942). Fu il maggiore dei gĕōnīm e il fondatore della filosofia ebraica medievale. A lui si deve da un lato l'affermazione dell'ebraismo [...] dell'Antico Testamento. Infine, S. è autore di una traduzione in arabo della Bibbia accompagnata da un commento, che divenne testo classico per tutti gli Ebrei di linguaaraba, e anche fuori dell'ambiente ebraico esercitò azione assai notevole per la ...
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Tavener, John. – Compositore britannico (Wembley 1944 - Child Okeford 2013). Dopo gli studi alla Highgate School e alla Royal academy of music, nel 1968 si affermò con la cantata The Whale, ispirata al [...] su testi di religioni diverse; Laila (2005), balletto tratto da una leggenda sufi; The beautiful names (2006), in linguaaraba, sui novantanove nomi di Allah; Lalishri (2006), concerto per violino ispirato alla cultura hindu; Requiem (2007); Towards ...
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Popolazione cinese di religione islamica, una delle minoranze più numerose della Cina. Molti H. vivono nel Gansu, nell’Henan e nella regione autonoma del Ningxia H.; popolazioni diasporiche di origine [...] H. si distinguono dagli Han soprattutto per alcune abitudini alimentari di chiara origine islamica. La religione e la conoscenza piuttosto diffusa della linguaaraba fanno sì che gli H. mantengano intense relazioni con il resto del mondo islamico. ...
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arabismo
s. m. [der. di arabo]. – 1. Parola o locuzione propria della lingua araba introdotta nella nostra o in altra lingua. 2. Il complesso dei popoli arabi, e il loro patrimonio ideale e culturale.
lingua franca
lìngua franca locuz. usata come s. f. [calco della locuz. araba lisān al-faranǵ «lingua europea» o lisān al-ifranǵ «lingua degli Europei»; gli Arabi con il termine Farangia designarono non solo la Francia ma anche il resto dell’Europa...