Nobil uomo, arcivescovo di Eraclea, cappellano maggiore del re delle Due Sicilie, erudito, filosofo e archeologo, nato in Palermo il 25 febbraio 1729, ivi morto il 19 marzo 1817. Pur essendo ignaro d'arabo, [...] ; fece istituire a sue spese in Palermo, intorno al 1782, una cattedra di linguaaraba; raccolse libri, monete, vetri e gemme, la cui collezione oggi si conserva nella Biblioteca comunale di Palermo.
Ingannato dal furbo e ciarlatanesco abate Giuseppe ...
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Vocabolo arabo (qā'immaqām "sostituto, luogotenente"), preso nel senso attribuitogli per la prima volta nella legge ottomana sui vilāyet del 7 giumȧdà II 1281 èg. (7 novembre 1864), ossia di capo della [...] del mutaṣarrif. Carica e nome sussistono ancora non soltanto nella Repubblica turca, ma anche nei territorî di linguaaraba (eccetto l'Arabia) staccati dal già Impero ottomano in conseguenza della guerra mondiale del 1914-1918: Palestina, Siria ...
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Veste lunga maschile (di rado femminile) usata nei paesi musulmani, e che per qualche secolo, a partire dal XIII, fu anche quasi nazionale dei Russi e dei Polacchi. Oggi in Europa il nome kaftan è dato [...] della Polonia. È il persiano (poi anche arabo) khaftān, mutato dai Turchi ottomani in qaftān (\arabo\), che a partire dal sec. XVI fu trasformato in qafṭān (\arabo\) o qufṭān nei paesi di linguaaraba; la forma italiana cafféttano ricorre già nel ...
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Maronita, monaco della congregazione aleppina di S. Antonio Abate; nato nel 1845 in Fayarūn (distretto di Kesrawān, provincia di Ṣaidā) da famiglia oriunda di Ṣaidā o Sidone, ove un suo antenato prese [...] , filosofia e teologia nel Collegio di Propaganda, nel quale dipoi insegnò arabo e siriaco dal 1878 al novembre 1920.
Sue pubblicazioni: Gli elementi della lingua italiana esposti in linguaaraba, Roma 1872; K. al-Kanz ath-thamīn. Liber Thesauri de ...
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H È nome proprio di persona già usato nell'Arabia preislamica lsi chiamava cosi anche il padre di Maometto) e poi straordinariamente diffuso presso tutti i popoli musulmani, mentre meno frequente è tra [...] i cristiani di linguaaraba. Nei moderni dialetti arabi è pronunciato per lo più ‛Abdálla; i Persiani, i Turchi e gl'Indiani sogliono pronunciarlo ‛Abdullā́h. In qualche paese arabo s'incontra talvolta la forma ‛Abdílla, la quale tuttavia è ...
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. Popolazione che occupa una lunga striscia di territorio lungo la sponda destra del Nilo, per un'estensione di circa 130 chilometri a sud del confine egiziano. È di origine Begia, con molta immistione [...] e di elementi negri. Parla un dialetto begia, sebbene la linguaaraba sia da essa largamente conosciuta. Le condizioni del suolo su cui vive le impongono una vita nomade e la pastorizia. Come ordinamenti sociali e famigliari, non si differenzia gran ...
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Nome con il quale sono noti parecchi scrittori musulmani di linguaaraba o anche persiana; fra essi: 1. il poeta persiano Fakhr ad-dīn Asīad (v.), del sec. XI; 2. 'Abd al-Qāhir ibn abd ar-Raḥmān, filologo [...] ‛alī ibn Muḥammad, soprannominato as-Sayyid ash-Sharīf, morto a Shīrāz nell'816 èg. (1413-1414 d. C.), autore d'opere arabe originali (fra le quali il Kitāb at-ta‛rīfāt o Libro delle definizioni di termini filosofici, teologici, e mistici, edito dal ...
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Poeta e letterato musulmano in linguaaraba, soprannominato Badī‛ az-Zamān (il Meraviglioso dell'epoca), nato a Hamadhān in Persia e in Persia vissuto e morto (398 èg., 1008 d. C.).
Diede la forma definitiva [...] anche molte sue lettere in prosa ricercata e poesie liriche. Traduzioni francesi di alcune sue maqāmāt si trovano nelle crestomazie arabe del Silvestre de Sacy (2a ed., Parigi 1826-1827) e del Grangeret de Lagrange (Parigi 1828); la raccolta completa ...
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Nome arabo, d'origine aramaica, d'una misura agraria di superficie, che, con valori oscillanti secondo i tempi e i luoghi, fu ed è in uso nei paesi orientali di linguaaraba: Egitto, Palestina e Siria, [...] Mesopotamia. In Egitto la sua misura venne stabilita (decreto khediviale 13 gennaio 1889, legge n. 9 del 26 settembre 1914) in 4200,83 mq., corrispondenti a 3331/3 qaṣabah quadrate; si suddivide in 24 ...
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Filologo musulmano, nato a Fīrūzābād, in Persia, nel 729 èg. (1329 d. C.). Studiò a Shīrāz e dopo lungo peregrinare nel mondo musulmano, dall'Egitto all'India, si stabilì nello Yemen, ove coprì la carica [...] specialmente famoso per le sue opere lessicali, di cui la più importante giunta a noi è il Qāmūs (Oceano), dizionario della linguaaraba più volte pubblicato in Egitto, e a Calcutta, estratto di altra opera estesissima compilata dall'autore stesso (v ...
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arabismo
s. m. [der. di arabo]. – 1. Parola o locuzione propria della lingua araba introdotta nella nostra o in altra lingua. 2. Il complesso dei popoli arabi, e il loro patrimonio ideale e culturale.
lingua franca
lìngua franca locuz. usata come s. f. [calco della locuz. araba lisān al-faranǵ «lingua europea» o lisān al-ifranǵ «lingua degli Europei»; gli Arabi con il termine Farangia designarono non solo la Francia ma anche il resto dell’Europa...