L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] meno vernacolare.
All’inizio del Trecento, Dante aveva intuito, con la sua ben nota lucidità, le grandi possibilità delle linguenaturali, proclamando il volgare, proprio per la sua naturalezza, persino più nobile del latino (➔ Duecento e Trecento ...
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GHERARDO (Gerardo) da Cremona
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Nacque nel 1114, presumibilmente a Cremona. La data di nascita si ricava dal brano di una breve biografia che sarebbe stata redatta da alcuni suoi socii (colleghi e [...] da G. appartengono al gruppo degli scritti di filosofia naturale: si tratta della Physica, del De caelo, del De e il IX secolo. La traduzione del De elementis…, il cui originale in lingua araba non ci è pervenuto, è edito in J. Stabius, De scientia ...
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Lingua derivata dal latino, l’italiano fa parte della famiglia romanza (detta anche, meno spesso, neolatina) insieme a francese, spagnolo, portoghese, gallego, catalano, romeno e altre minori. A causa [...] -223.
Berretta, Monica (1986), Per uno studio dell’apprendimento dell’italiano in contesto naturale: il caso dei pronomi atoni, in L’apprendimento spontaneo di una seconda lingua, a cura di A. Giacalone Ramat, Bologna, il Mulino, pp. 129-52.
Berretta ...
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Il termine orientalismi include classi molto ampie di ➔ prestiti assunti dall’italiano in varie epoche. A differenza di altre denominazioni che fanno riferimento a realtà etnogeografiche ed etnolinguistiche [...] dalla marca d’uso ES[otismo] seguita dal riferimento alla lingua di provenienza, ebr[aico], ar[abo], ecc.). Un coup < cinese rénshēn, 1671 in F. Redi, Esperienze intorno alle cose naturali), cocchio (< ungh. kocsi, 1545 in B. Rositini & ...
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La sintassi si occupa dei modi in cui le parole possono combinarsi, delle strutture (o costruzioni) che così si ottengono e degli effetti che tali combinazioni hanno su altri piani, come quello della ➔ [...] posizione dei clitici rispetto al verbo è più variata che in altre lingue, come effetto di un’evoluzione più vistosa. Essa dipende dalla forma frase (per motivi diversi di focalizzazione), in posizione non naturale. In (58) e (59), il primo è un ...
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La pragmatica è il settore degli studi linguistici e semiotici che si occupa del rapporto fra i segni e i loro utenti, ovvero dell’uso dei segni, che ha sempre luogo in un contesto. Preannunciata dal filosofo [...] Peirce, quando le informazioni che dà dipendono dal suo essere in relazione naturale con un qualche aspetto della situazione in cui viene prodotto. Così, nella lingua, troviamo espressioni le cui occorrenze possono essere interpretate e comprese solo ...
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Per focalizzazione si intende l’insieme di fenomeni che consentono di mettere una porzione di enunciato in maggiore evidenza di altre. Gli enunciati infatti non solo trasmettono informazioni, ma spesso [...] essere focalizzati, vengono spostati dalla loro posizione naturale (non-marcata) ad una speciale (marcata). il ginocchio mi fa male.
In italiano, come in molte altre lingue, alcune parole tendono ad apparire in concomitanza con la focalizzazione di ...
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Le lingue dei segni nel mondo
Mauro Mottinelli
Virginia Volterra
A differenza delle lingue vocali, che usano il canale acustico-vocale, le lingue dei segni si servono della modalità visivo-gestuale. [...] di sistemi segnici di supporto al parlato, inclusi gli alfabeti manuali. Le lingue dei segni sono linguenaturali, ciascuna con una grammatica che non dipende da una lingua parlata. I sistemi di segni (indicati talvolta come Signed english, Français ...
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Gli studiosi moderni, come già i retori e i grammatici del mondo classico e umanistico, hanno tentato di ordinare i testi raggruppandoli in classi omogenee. Ne sono emerse varie tipologie testuali, divergenti [...] scritto, la recensione, l’articolo di fondo (➔ giornali, lingua dei), il saggio scientifico in cui l’autore espone e una serie di tratti, il più vistoso dei quali riguarda naturalmente il materiale di cui si costituisce il piano dell’espressione, ...
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Vicino Oriente antico. L'analisi linguistica
Gábor Zólyomi
Giovanni Garbini
L'analisi linguistica
Grammatica
di Gábor Zólyomi
A partire dal III millennio, se non prima, in Mesopotamia vi furono due [...] in elementi privi di un'esistenza indipendente" (Jacobsen 1974, p. 54) è, in effetti, la naturale conseguenza delle differenze strutturali tra le due lingue: le sequenze analitiche di questo periodo non sono altro che vocabolari grammaticali in cui l ...
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lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...
lingua elettronica
loc. s.le f. Apparecchiatura informatica in grado di rilevare e analizzare gli elementi costitutivi di una sostanza, anche alimentare. ◆ Costituita da centinaia di microsensori chimici, la lingua elettronica riesce a distinguere...