Con l’espressione interlocutore generico si designa, in senso lato, l’interlocutore indeterminato, implicito, non identificato a cui ci si rivolge durante l’enunciazione. A tale uso si ricorre nel discorso [...] Tommaso d’Aquino 1984: 45) («anche l’astrologo naturale dimostra la stessa conclusione: immagina tu che la terra ).
Serianni, Luca (1988), Grammatica italiana. Italiano comune e lingua letteraria, Suoni, forme, costrutti, con la collaborazione di A ...
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L’epifrasi (dal gr. epíphrasis, formato da epí «su, sopra» e phrásis «parola, locuzione», nel senso di «parola aggiunta») è una figura retorica di tipo sintattico e di pensiero, che consiste nello spostare [...] le parole vengono disposte secondo la necessità del loro ordine naturale e se ogni parola viene unita, a seconda di stile dei “Canti” di Leopardi, Bologna, il Mulino.
Serianni, Luca (2001), Introduzione alla lingua poetica italiana, Roma, Carocci. ...
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significato Il contenuto espressivo di qualsiasi mezzo di comunicazione (parole o frasi, gesti, segni grafici ecc.).
In linguistica, ciò che si vuol dire pronunciando una frase o una parola, il messaggio [...] ha proposto di utilizzare una teoria della verità per un linguaggio naturale L come teoria del s. per L. Le equivalenze si definisce solo all’interno del sistema di valori, la lingua, in cui ogni termine riceve il suo per contrasto con ...
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Antropologia
Rapporto socialmente riconosciuto fra individui legati da consanguineità reale o fittizia.
In quanto oggetto di analisi antropologica la p. ha complessi rapporti di continuità e di rottura [...] è la p. del sangue o cognazione (p. di ius naturale) fra le persone provenienti dallo stesso capostipite senza riguardo alla due o più lingue che rappresentano diversi svolgimenti di una stessa lingua (per es., la p. delle lingue neolatine che ...
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Diritto
Diritto costituzionale
In via generale, l’atto di un organo (monocratico o collegiale) investito della cosiddetta funzione legislativa. A differenza della consuetudine, che nasce spontaneamente [...] .
Benché risalga originariamente al pensiero greco l’idea che il mondo naturale, in analogia con quello umano, sia governato da l., è , sulla base della irregolarità e della variazione tipiche di lingue e dialetti romanzi; oggi si può ritenere, con W ...
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Biologia
Capacità morfogenetica di un’area o territorio embrionale o campo, di dare origine, in un determinato momento dello sviluppo, a una particolare struttura od organo. Per es. un’area di ectoderma [...] ., il principio del «giudice naturale», secondo cui «nessuno può essere distolto dal giudice naturale precostituito per legge». Dalla norma (come sistema interiorizzato di regole) della propria lingua e che gli permette di adoperarla, distinguendo le ...
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In senso stretto, e nell’uso comune, il sostantivo, cioè il vocabolo che serve a designare una singola persona, un singolo animale, una singola cosa, o una classe di persone, animali o cose.
Antropologia
Per [...] possibile, anche con i segni diacritici propri dell’alfabeto della lingua di origine del nome.
Il cognome discende direttamente dal rapporto perché ridicolo o vergognoso o perché rivela origine naturale, deve farne domanda al prefetto della Provincia ...
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Farmaceutica
Composto chimico ottenuto allo stato aeriforme per distillazione secca o per azione di acidi su sali, o per distillazione semplice. S. farmaceutico è lo stesso che alcolato. Lo s. acetico [...] con sede nel cuore, s. animale con sede nel cervello, s. naturale con sede nel fegato: di qui la presenza in tutta la tradizione medica del battesimo di Gesù; solo nella Pentecoste figura come lingue di fuoco, secondo il testo degli Atti degli ...
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Umanesimo Periodo storico le cui origini sono rintracciate dopo la metà del 14° sec., e culminato nel 15°: tale periodo si caratterizza per un più ricco e più consapevole fiorire degli studi sulle lingue [...] latina, ci si accorgesse che essa non poteva essere raggiunta se non attraverso l’adozione della lingua da tutti parlata; era naturale dunque che l’U. latino volgesse verso l’U. volgare. Ciò avvenne in Italia nella seconda metà del Quattrocento ...
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lìngue mòrte Lingue che o non sono più usate da nessun parlante (come, per es., il gotico), o, pur essendo adoperate da persone che se ne appropriano attraverso lo studio (come il latino), non sono parlate [...] della comunità di parlanti e il passaggio di una comunità da una lingua a un'altra. Nel primo caso la distruzione è dovuta a fenomeni naturali o umani (terremoti, inondazioni, epidemie, carestie, genocidi ecc.). Perché una comunità linguistica ...
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lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...
lingua elettronica
loc. s.le f. Apparecchiatura informatica in grado di rilevare e analizzare gli elementi costitutivi di una sostanza, anche alimentare. ◆ Costituita da centinaia di microsensori chimici, la lingua elettronica riesce a distinguere...