Per lingua inventata si intende una lingua artificiale, provvista di proprie regole sintattiche (descritte o meno) e proprio lessico (inventariato o meno). Sono state inventate lingue artificiali per motivi [...] è strutturata a immagine del mondo e in coerenza con le regole del pensiero, ma a una lingua ‘meno imperfetta’ di ogni linguanaturale, utile per permettere agli uomini di comprendersi tramite la sintesi degli elementi già comuni alla maggior parte ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
A partire dal suo primo libro, Aurora, e fino agli ultimi scritti, Jacob Böhme tenta di [...] è invece più strutturale: Böhme dichiara di scrivere secondo la sua vera lingua madre, che è la “linguanaturale” (Natur-Sprache). Böhme afferma di avere accesso alla lingua originaria dell’uomo, che permette di capire i veri significati delle parole ...
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Con il termine ritmo si indica in linguistica la successione regolare nel tempo di accenti (➔ accento) o prominenze. Il ritmo può anche essere definito come la successione ordinata e alternata di sillabe [...] uso di questi termini tradisce le suggestioni, almeno in parte improprie, della metrica classica). Secondo la teoria metrica, le linguenaturali selezionano un solo tipo di ritmo, sicché, ad es., l’italiano e l’inglese hanno ritmo trocaico, mentre il ...
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La traduzione può essere intesa come atto del tradurre, cioè letteralmente ed etimologicamente il trasportare un testo da una lingua (detta di origine o di partenza) in un’altra lingua (detta di destinazione [...] da una prima riga in cui sotto ciascuna parola dell’enunciato è messa, rispettando l’ordine della lingua all’origine, una parola in un’altra linguanaturale che funge in quel caso da metalinguaggio (e infatti si alternano parole ed etichette per ...
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Il grammelot è un linguaggio scenico che non si fonda sull’articolazione in parole, ma riproduce alcune proprietà del sistema fonetico di una determinata lingua o varietà, come l’intonazione, il ritmo, [...] svolge un ruolo fondamentale. In primo luogo, perché ogni linguanaturale possiede sonorità e cadenze tipiche che la caratterizzano, imitando le quali il grammelot comunica a quale lingua, varietà o dialetto si riferisce. In secondo luogo perché ...
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Verità
Massimo Dell'Utri
(XXXV, p. 164)
In sintonia o in contrasto con la tradizione, buona parte della riflessione novecentesca sul concetto di v. può essere vista come un tentativo di esplicitare [...] , Tarski rileva che tra i fattori che lo determinano vi è il fatto che esso ha luogo all'interno di una linguanaturale (nel nostro caso l'italiano), la quale possiede la caratteristica di essere semanticamente chiusa, ossia di possedere, oltre che ...
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INTERNAZIONALI, LINGUE
Bruno MIGLIORINI
Generalmente, il concetto di lingua e quello di nazione sono correlativi. Quando individui di diverse nazioni parlano o scrivono fra loro, il mezzo di comunicazione [...] della grammatica e del vocabolario dell'Ido è così spinta da renderne spesso l'uso più difficile di quello delle linguenaturali.
Dal movimento idista si è staccato nel 1928 il linguista danese O. Jespersen, il quale ha pubblicato un progetto proprio ...
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GRAMMATICA GENERATIVA
Annarita Puglielli
(App. IV, II, p. 96)
La g. generativo/trasformazionale, che fin dalle prime formulazioni è apparsa come la maggiore novità nella linguistica teorica contemporanea, [...] di mettere a fuoco in modo dettagliato e preciso quelle caratteristiche che fanno di un sistema di comunicazione una linguanaturale, distinguendola così da tutti gli altri sistemi semiotici. La teoria deve quindi contenere principi e regole tali da ...
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STILE (dal lat. stilus; fr. style; sp. estilo; ted. Stil; ingl. style)
Vittorio Santoli
Da denominazione di un oggetto usato particolarmente come strumento per scrivere, stilus divenne presto sinonimo [...] la quale nel suo disprezzo per un tipo strettamente regolato, e insomma aristocratico, di lingua letteraria, da una parte promosse di questa la dissoluzione nella lingua "naturale", avvicinando lo stile poetico alla "prosa"; dall'altra aprì la via al ...
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ZAMENHOF, Lejzer Ludovik (Lazaro Ludoviko)
Stefano La Colla
Oculista polacco di origine ebraica, nato a Białystok il 15 dicembre 1859 morto a Varsavia il 14 aprile 1917, autore della lingua artificiale [...] . Egli si convinse che l'adozione come mezzo di comunicazione internazionale di una linguanaturale morta era impossibile per motivi pratici, così come quella di una lingua vivente per ragioni economiche e di prestigio politico; si diede quindi a ...
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lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...
lingua elettronica
loc. s.le f. Apparecchiatura informatica in grado di rilevare e analizzare gli elementi costitutivi di una sostanza, anche alimentare. ◆ Costituita da centinaia di microsensori chimici, la lingua elettronica riesce a distinguere...