Per hapax (legomenon) (lett. «detto una sola volta», gr. hápax legómenon) s’intende generalmente una parola che occorre una sola volta nell’intero corpus scritto di una lingua, nel lavoro di un singolo [...] ad esempio, Atzei Gopher e Lilith nell’ebreo biblico (si troverebbero rispettivamente soltanto in Genesi 6: 14 e Isaia umane (1935, 1949), gli hapax sarebbero molto frequenti nelle lingue naturali, e a seconda del corpus costituirebbero tra il 40 e ...
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Ogni lettera dell’➔alfabeto ha un nome, non sempre coincidente con il suono che essa rappresenta. Per giunta, il nome delle lettere può cambiare nel tempo o risentire dell’influsso di altre lingue. Per [...] ‹k› iniziale, ma si incontra anche la forma cappa); è oggi in uso sia in parole inglesi di alta diffusione (ok, kit, ecc.), sia negli sms col valore del digramma ‹ch› davanti a ‹e› e a ‹i› (vuoi ke ti kiami?; ➔ posta elettronica, lingua della). Nella ...
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L’aplologia (dal gr. haplôus «semplice» e lógos «discorso, parola») è un fenomeno di semplificazione fonica e grafica (in quest’ultimo caso si parla, più precisamente, di aplografia) che consiste nella [...] palaghiaccio da pala(zzo del) ghiaccio. Ironia della lingua, invece, proprio nel caso della parola aplologia si ha un esempio di mancata aplologia: se l’aplologia si fosse verificata, infatti, si avrebbe la forma aplogia.
Nella creazione di slogan e ...
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Il termine allotropi indica due o più parole che, pur essendo diverse sul piano formale e semantico, hanno il medesimo etimo, come per es. vizio e vezzo, riconducibili entrambe al lat. vĭtium.
Il termine, [...] » (Castellani 2000: 136); rione è l’esito romano e meridionale di regiōnem. Ancora più spesso è nata o si è arricchita per contatti con le lingue straniere: dall’aggettivo lat. hospitalem all’esito popolare (o)spedale e a quello dotto ospitale ...
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Secondo la definizione tradizionale, i nomi concreti sono quelli indicanti «oggetti di natura fisicamente percettibile» (Sabatini & Coletti 2007: ad vocem, «nome»), come cane, mela, albero, casa, acqua, [...] ), la categoria di nome concreto apparve nelle grammatiche descrittive italiane solo verso la prima metà dell’Ottocento (si veda, ad es., la Grammatica della lingua italiana di Giuseppe Caleffi, 1832, cap. II, 1: Del nome concreto e del nome astratto ...
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ANDREOZZI, Alfonso
Anna Buiatti
Nato a Firenze nel 1821, studiò legge a Pisa, dove si fece notare per il suo atteggiamento ribelle d'ispirazione democratica. Subì, infatti, varie persecuzioni e, nel [...] quest'anno la pubblicazione, a Torino, di una sua Vita di Carlo Alberto dedicata al Guerrazzi. A Parigi si era avviato allo studio della lingua e della cultura cinese, sotto la guida di Stanislas Julien, e continuò poi questa sua attività per tutta ...
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La contrazione è un fenomeno fonologico di fusione di vocali adiacenti, che nel caso estremo porta all’➔elisione di una delle due. La fusione infatti può lasciare tracce nella vocale risultante, come nella [...] fonologico di lunghezza vocalica è distintivo in una certa lingua. In latino, ad esempio, la forma cōgo « (Dante, Inf. I, 2).
Un uso meno preciso del termine contrazione si ritrova nell’impiego per indicare i casi di ➔ sincope, o cancellazione di ...
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BONELLI, Luigi
Alessio Bombaci
Nacque a Brescia il 20 sett. 1865 da Gaetano, funzionario delle dogane, oriundo di Lodi, e da Rossana Fratta. Studente alla R. Accademia scientifico-letteraria di Milano, [...] a finezza d'orecchio e d'intuito, raccolse e pubblicò ampio materiale specialmente fraseologico. Si dedicò altresì allo studio di singoli fatti di lingua (l'accento, 1893; gli imprestiti dall'italiano, 1894; l'iterazione, 1900) e dialettologici ...
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L’epitesi (dal lat. tardo epithĕsis, a sua volta dal gr. epíthesis «sovrapposizione, aggiunta»; il termine originario si basa sul tema di epitíthēmi dal significato di «porre sopra o accanto») consiste [...] produttiva nel passaggio dal latino alle lingue romanze e ha generato forme della lingua standard e in particolare di sarà [ˈtramːe], con epitesi di [ə].
In Toscana come nel Lazio si registra (anche se oggi non più così spesso) una epitesi di vocale ...
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Le locuzioni verbali (dette anche perifrasi verbali: Dardano & Trifone 1983: 364) sono costruzioni perifrastiche (➔ perifrastiche, strutture; ➔ locuzioni) formate da un verbo (➔ verbi) e da almeno [...] . Nel passo dei Promessi Sposi riportato in (3) si possono riconoscere le locuzioni verbali tirare al peggio, volgere
Serianni, Luca (1988), Grammatica italiana. Italiano comune e lingua letteraria. Suoni, forme, costrutti, con la collaborazione di ...
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lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...
lingua-ponte
(lingua ponte), loc. s.le f. Lingua utilizzata come veicolo di comunicazione tra persone che parlano idiomi diversi. ◆ L’italiano, parlato da oltre 56 milioni di abitanti, lingua di uno dei Paesi fondatori dell’Unione, alquanto...