L’espressione parola macedonia, introdotto nella linguistica italiana da Bruno Migliorini (1949: 89), denota formazioni che risultano da «una o più parole maciullate», le quali «sono state messe insieme [...] < Sezione provinciale dell’alimentazione.
Più in generale si può quindi parlare di formazioni, in genere nominali, Bruno (1949), Uso ed abuso delle sigle, in Id., Conversazioni sulla lingua italiana, Firenze, Le Monnier, pp. 86-90.
Thornton, Anna ...
Leggi Tutto
Il termine barbarismi designa spregiativamente fin dall’antichità le parole (e, più generalmente, gli elementi morfologici, sintattici e stilistici) considerate estranee allo spirito e alla forma di una [...] barbarismi trattando del «vago poetico», nel Novecento la sempre più sistematica politica linguistica (➔ fascismo, lingua del; ➔ politica linguistica) si concentra quasi solo sugli usi funzionali e pubblici dell’italiano. Inoltre, se in precedenza i ...
Leggi Tutto
Il grammelot è un linguaggio scenico che non si fonda sull’articolazione in parole, ma riproduce alcune proprietà del sistema fonetico di una determinata lingua o varietà, come l’intonazione, il ritmo, [...] naturale possiede sonorità e cadenze tipiche che la caratterizzano, imitando le quali il grammelot comunica a quale lingua, varietà o dialetto si riferisce. In secondo luogo perché l’intonazione di frase – cioè l’andamento melodico con il quale la ...
Leggi Tutto
Il termine anafonesi (composto del gr. ana- «sopra, indietro» e phṓnēsis, da phōnḗ «voce, suono», attestato per la prima volta nelle Meraviglie d’Italia, 1939, di Carlo Emilio Gadda, poi specializzato [...] ŭ che, invece di produrre le vocali medio-alte anteriori e posteriori, si innalzano, rispettivamente, in [i] e [u] se seguite dalla nasale velare, come in vĭnco > vinco e lĭngua > lingua per la serie anteriore, in iŭncu > giunco e fŭngu > ...
Leggi Tutto
La nozione di vocale breve si presta a diverse interpretazioni, anche a seconda dell’intento descrittivo, che può essere orientato verso finalità fonetiche o fonologiche. Nel trattare la vocale breve in [...] (per l’italiano, Ferrero et al. 1978; Albano Leoni, Cutugno & Savy 1998).
Nel passaggio dal latino alle lingue romanze si è persa la distinzione quantitativa (➔ latino e italiano). È verosimile che già in latino classico le differenze temporali ...
Leggi Tutto
La sinestesia (dal gr. sýn «con, assieme» e aisthánomai «percepisco, comprendo»; quindi «percepisco assieme») è un procedimento retorico (➔ retorica), per lo più con effetto metaforico (➔ metafora), che [...] diverse.
In italiano, come in tutte le altre lingue europee, sono comuni espressioni o sintagmi basati su tale si pensi, ad es., ai tacita lumina (gli «sguardi silenziosi») di Virgilio.
La sinestesia penetra presto presso gli autori in lingua ...
Leggi Tutto
La litote (dal gr. litótēs «attenuazione, diminuzione, semplicità», reso in latino col termine deminutio «diminuzione») è una figura retorica (➔ retorica) che consiste nell’attenuare ciò che si enuncia [...] mi fa destar sovente», Canz. CLIII, vv. 7-8; o «Basso desir non è ch’ivi si senta, / ma di onor, di vertute», Canz. CLIV, vv. 12-13).
Fu però a alle parole («Lingua mortal non dice / quel ch’io sentiva in seno», vv. 26-27). La litote si dispone così a ...
Leggi Tutto
Il termine parentesi (dal gr. pará «accanto», én «in» e títhēmi «porre») risale alla tradizione retorico-grammaticale antica, in cui indica una figura di pensiero chiamata in greco parénthesis e in latino [...] quella della citazione o del discorso diretto, casi in cui si accompagna in genere alle virgolette o al corsivo:
(4 un segno pragmatico di eterogeneità enunciativa, in La lingua nel testo, il testo nella lingua, a cura di A. Ferrari, Torino, Istituto ...
Leggi Tutto
Si definisce posizione protonica la posizione occupata, all’interno di una parola, da segmenti o sillabe che precedono la sillaba in cui ricorre un accento primario (detta posizione tonica; ➔ accento). [...] ĭ o ē e da ŭ o ō), conservati in altre lingue romanze, si sono generalmente chiusi in italiano secondo modelli diversi: /e/ si conserva in sillaba chiusa, come in cercare < cĭrcare, e si chiude in sillaba aperta, come in sicuro < sēcūru, nipote ...
Leggi Tutto
Le formule esclamative sono unità di varia natura ed estensione (sintagmi, frasi e frammenti di frase) accomunate dalla funzione di esprimere in modo diretto sentimenti o emozioni del parlante (gioia, [...] !, ecc.), e comprendono i prestiti dal latino (per es., sursum corda!, Deo gratias!) o da lingue straniere (francese laissez tomber!, inglese no comment!).
Si noti che le imprecazioni e le parolacce (➔ parole oscene) in italiano sono per lo più di ...
Leggi Tutto
lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...
lingua-ponte
(lingua ponte), loc. s.le f. Lingua utilizzata come veicolo di comunicazione tra persone che parlano idiomi diversi. ◆ L’italiano, parlato da oltre 56 milioni di abitanti, lingua di uno dei Paesi fondatori dell’Unione, alquanto...