L’espressione baby talk (prestito composto da baby «bambino piccolo» e talk «parlata», attestato in inglese dal 1836) designa il modo di rivolgersi a bambini in tenera età da parte degli adulti che si [...] di età del bambino, quando il modo di parlare ad esso non si distingue da quello adottato nei confronti di adulti. Più propensi all’ al pari di altri elementi di una lingua. La diffusione pressoché universale della semplificazione fonologica ...
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Nella tradizione retorica occidentale il termine amplificazione (lat. amplificatio, exaggeratio; greco áuxesis, da auxánō «accrescere») indica un complesso di tecniche che intensificano i discorsi con [...] decine di flash
che sbocciarono come magnolie
dove la congeries nominale e paratattica si inserisce, come nella lingua più colloquiale, in un forte mistilinguismo a cui si contrappone il blocco dell’ultima parola, antitetica anche nel suo riferimento ...
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La comparazione esprime una relazione di confronto tra due termini rispetto a una stessa qualità oppure tra due qualità in riferimento allo stesso termine. In campo linguistico, la comparazione (dal lat. [...] più lui che egli non ama me, ma che a me si convien di guardar l’onestà mia si che io con l’altre donne possa andare a fronte scoperta Luca (1988), Grammatica italiana. Italiano comune e lingua letteraria. Suoni, forme, costrutti, con la ...
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La formazione di nomi a partire da nomi è, fra i processi derivazionali che non prevedono cambiamento di parte del discorso, il più ricco di forme e diversificato semanticamente, lasciando da parte l’➔alterazione, [...] (fornaio / fornari); solo a partire dal Trecento il plurale formato per analogia sul singolare (fornai) si affermò in Toscana e da lì nella lingua italiana. Il suffisso ha avuto un recente aumento di produttività in seguito alla diffusione di parole ...
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Il monottongo è un’articolazione vocalica stabile caratterizzata da un unico timbro, in opposizione alle articolazioni vocaliche che mostrano un cambiamento qualitativo nel corso della loro produzione [...] dal I secolo d.C. Gli esiti [ɛ] e [e] hanno poi subito i processi attivi per quelle vocali nelle singole lingue romanze: in italiano si è avuto dunque regolare dittongamento in sillaba aperta per i continuatori di ae (l[jɛ]to < laetu), ma non per ...
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Nella tradizione grammaticale italiana i verbi reciproci sono una sottoclasse dei verbi pronominali (tutti i verbi in -si e altri ancora; ➔ pronominali, verbi) o dei verbi riflessivi (tutti i verbi in [...] , in uno studio sistematico sulle classi di verbi nella lingua inglese (Levin 1993). Tuttavia il comportamento reciproco è comune 20) Maria si aiuta / si sostiene / si danneggia da sola
(21) Maria e Gianni si aiutano / si sostengono / si danneggiano l ...
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Classificate tra le subordinate argomentali (➔ sintassi), e apparentate in particolare alle completive (➔ completive, frasi), le frasi dichiarative (dette anche semplicemente dichiarative o esplicative) [...] espansioni non di un sintagma verbale ma di un sintagma nominale. Si noti la differenza tra l’esempio (1), che contiene una e statuto sintattico dei costrutti dichiarativi in italiano antico, «La lingua italiana. Storia, strutture, testi» 4, pp. 9-23 ...
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Il neopurismo è il movimento linguistico promosso da Bruno Migliorini (1896-1975), fra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento, per assecondare un equilibrato sviluppo della lingua contemporanea valutando, [...] il neopurismo, oltre che dalle enunciazioni teoriche, si ricavano soprattutto dai tanti interventi che in quegli anni lo studioso dedica a risolvere singole questioni neologiche emergenti nella lingua contemporanea (Migliorini 1938; 1941b; Castellani ...
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Avverbi di maniera (detti anche di modo o qualificativi) è la denominazione tradizionale di una vasta categoria di ➔ avverbi che esprimono il modo o la maniera in cui ha luogo l’evento indicato dal predicato, [...] l’avverbio di maniera può:
(a) collegare due frasi (si parla allora anche di avverbio testuale o connettivo): Piera non 254-279).
De Mauro, Tullio (2000), De Mauro. Dizionario della lingua italiana, Torino, Paravia, con CD-Rom.
Serianni, Luca (2000), ...
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Un confine linguistico è il limite estremo convenzionale del territorio sul quale è diffusa una ➔ varietà linguistica. Esso trova corrispondenza con la realtà politico-amministrativa solo nei casi in cui [...] sulla Francia, le Alpi e la Penisola Iberica.
In tal modo si distinguono non solo i dialetti italiani settentrionali da quelli centro-meridionali, ma anche, tra le lingue romanze, una Romània occidentale da una orientale che comprende, oltre ai ...
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lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...
lingua-ponte
(lingua ponte), loc. s.le f. Lingua utilizzata come veicolo di comunicazione tra persone che parlano idiomi diversi. ◆ L’italiano, parlato da oltre 56 milioni di abitanti, lingua di uno dei Paesi fondatori dell’Unione, alquanto...