Un linguaggio tecnico della gastronomia si può datare per l’italiano già ai primi secoli (sicuramente agli inizi del Trecento), molto prima cioè della circolazione di ricettari classici, dai trattati rinascimentali [...] moderate ed eleganti italianizzazioni, non passate all’uso come rosbiffe, o stabilizzatesi come bistecca.
La lingua della cucina si caratterizza per la convivenza di termini locali, che rispecchiano tradizioni regionali, e di termini stranieri, più ...
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La lessicalizzazione è il processo per cui nuove unità linguistiche che in una fase precedente non erano considerate lessicali vengono a far parte del lessico di una lingua; lessicalizzato significa perciò [...] ci sia una sintesi, un concentrato di significato in una parola unica, oppure un’analisi, una distribuzione su più parole. Le linguesi servono sia dell’una che dell’altra e non è possibile dire che un concetto complesso venga espresso in forma ...
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Con la locuzione correzione di bozze si indicano complessivamente i diversi tipi di intervento eseguiti sulle prove (o bozze) di stampa per preparare un testo in vista della sua pubblicazione. Si tratta [...] , agli anni Sessanta del Novecento), il complesso delle operazioni a cui si riferiscono è certo assai più antico, risalendo agli inizi della stampa (➔ editoria e lingua).
Su competenze largamente simili a quelle che caratterizzano le attuali figure ...
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Un rimario è un lemmario ordinato in base alla vocale tonica di ogni vocabolo e ai suoni che la seguono (➔ rima). Nei rimari moderni le parole sono raccolte in gruppi così costruiti e ordinati al loro [...] della sezione Rime di Ratti et al. 1988; nella presentazione si dichiara: «Il modulo Rime è un dizionario inverso».
È possibile che siano stati prodotti rimari in ogni lingua che abbia conosciuto la scrittura e prodotto testi metrici. Un precoce ...
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Per area linguistica s’intende un’area geografica caratterizzata dalla presenza di determinati fenomeni linguistici (dal livello fonologico a quello lessicale). La nozione di area linguistica è una delle [...] finali diverse da a e in interno di parola.
Il tipo toscano si contraddistingue fra l’altro per l’esito rj > /j/; la . Trifone, Torino, Einaudi, 3 voll., vol. 3° (Le altre lingue), pp. 329-372.
Wartburg, Walter von (1950), Die Ausgliederung der ...
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I verbi modali (tradizionalmente detti verbi servili) sono quei verbi che fanno parte dell’ampia classe dei verbi ausiliari (➔ ausiliari, verbi) e che, collegandosi direttamente a un verbo all’infinito, [...] protonia), forma che viene poi estesa alla prima persona plurale del presente indicativo; nella lingua antica, sul modello di habeo > aggio, si avevano le forme deggio, deggiono, deggia.
Il participio passato debitu, che è continuato in italiano ...
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Intendiamo con repertorio linguistico l’insieme delle risorse linguistiche a disposizione di una comunità linguistica o di un parlante; nel primo caso si parla di repertorio comunitario, nel secondo di [...] cercano di rendere ragione delle tendenze di ristandardizzazione in atto nell’italiano attuale, divenuto lingua d’uso e normalmente parlata, e che si riflettono in una certa mobilità delle varietà all’interno del repertorio linguistico, accentuata ...
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Le parole relative al corpo umano hanno un’importanza specifica nella lingua in quanto occupano un posto di rilievo in una varietà di ambiti specialistici, come la medicina (e più latamente le scienze [...] parte superiore di un oggetto (il collo di una bottiglia), e così via. In molte lingue, infatti, la terminologia delle parti di oggetti e cose si avvale spesso di metafore corporee (Cardona 1976; Cuturi 1981: 26): espansioni di significato (figurato ...
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L’apposizione (lat. appositio «aggiunta») è un sintagma nominale che si affianca a un altro sintagma nominale per meglio descriverlo o definirlo. Più tecnicamente si può dire che l’apposizione è coreferenziale [...] , ma per ore. O meglio, per spezzoni di ore. «Dire ‒ sostiene Claudio Cattini della Cgil scuola ‒ che si garantisce l’insegnamento della seconda lingua anche nelle prime classi della scuola elementare è solo un’operazione di facciata politica». Un ...
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L’etichetta di verbi copulativi (dal lat. tardo copulatīvu(m) < cōpula(m) «unione, legame»; ingl. copular verbs; fr. verbs attributifs; spagn. verbos (pseudo)copulativos) è usata per riferirsi a un [...] sembra che tu non abbia voglia di farlo
(16) pare che non si possa fare
(17) risulta che non hai pagato
Oltre ai casi
Serianni, Luca (1989), Grammatica italiana. Italiano comune e lingua letteraria, con la collaborazione di A. Castelvecchi, Torino, ...
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lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...
lingua-ponte
(lingua ponte), loc. s.le f. Lingua utilizzata come veicolo di comunicazione tra persone che parlano idiomi diversi. ◆ L’italiano, parlato da oltre 56 milioni di abitanti, lingua di uno dei Paesi fondatori dell’Unione, alquanto...