PETROCCHI, Policarpo
Paola Manni
PETROCCHI, Policarpo. – Nacque il 16 marzo 1852 a Castello di Cireglio (una piccola località montana presso Pistoia), primogenito di Luigi e di Carolina Geri, che in [...] e la vivacità degli esempi e della fraseologia che corredano le voci dell’uso.
Alla fede linguistica manzoniana si ispirano anche la Grammàtica della lingua italiana, destinata ai diversi ordini di scuole (I-III, Milano 1887) e la più tarda Nòva ...
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FORMICHI, Carlo
Paolo Taviani
Nato a Napoli il 14 febbr. 1871 da Giuseppe e Vincenza Pisa, si era appassionato allo studio del sanscrito già prima di giungere all'università, dove lo continuò sotto [...] Pettazzoni). Era in effetti un tipo di approccio che meglio si confaceva a opere di argomento specificamente politico, pubblicate dal F da ricerche autonome e originali: una Grammatica razionale della lingua inglese, I-II, Milano 1919-20; le Letture ...
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L’aspetto è una categoria grammaticale dei ➔ verbi che esprime diversi modi di vedere la scansione temporale interna a una situazione. Bertinetto (1986: 76) descrive come segue le proprietà aspettuali [...] tutt’a un tratto o quand’ecco:
(9) Il mestolone si levava suso per partir la zuffa, quand’ecco che io mi Borgato, Gianluigi (1976), Aspetto verbale e Aktionsart in italiano e tedesco, «Lingua e contesto» 2, pp. 65-197.
Comrie, Bernard (1976), Aspect ...
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Con il termine raddoppiamento espressivo (o geminazione espressiva) ci si riferisce prevalentemente all’esistenza in latino (quello classico e, ancor più, quello tardo) di forme che contengono una consonante [...] ː]e, chia[mː]are, o[mː]o, fa[mː]e, si trovano in vari dialetti meridionali (➔ meridionali, dialetti) e sono comunissime ), pp. 101-139.
Rohlfs, Gerhard (1966), Grammatica storica della lingua italiana e dei suoi dialetti,Torino, Einaudi, 3 voll., vol. ...
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L’adattamento è un fenomeno per cui le parole di origine straniera che entrano a far parte del lessico di un’altra lingua possono subire cambiamenti della loro forma fonologica o di proprietà morfologiche, [...] oppure, per una parte, sono casi di prestito lessicale. Sono prestiti le voci originariamente appartenenti ad altre lingue, che si sono diffuse in italiano perché percepite come utili o particolarmente adatte a esprimere certi significati, o talvolta ...
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L’espressione italianizzazione dei dialetti fa riferimento in generale al processo per cui i dialetti tendono ad evolversi verso una riduzione della loro distanza strutturale con l’italiano, a tutti i [...] », [miʎuˈre] «migliorare». Più spesso, però, si registra il fenomeno opposto, cioè l’eliminazione di tratti fonologici di “dialetto italianizzato” in morfologia: il caso del piemontese, in Lingua e dialetto nell’Italia del Duemila, a cura di A.A. ...
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Sotto il nome di intensificatori sono riunite tutte quelle espressioni (nomi, avverbi, aggettivi, sintagmi) che contribuiscono all’amplificazione di un aggettivo, di un nome, di un verbo, di un avverbio, [...] m., donna f. → donnone m., caserma f. → casermone m.).
Un altro suffisso che, per l’influsso della lingua della pubblicità, si estende anche ai nomi è l’elativo -issimo: poltronissima, offertissima, finalissima, amicissimi. Lo stesso accade anche ai ...
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Nella fenomenologia dell’➔interferenza linguistica un posto particolare è occupato dalle condizioni di sostrato, adstrato e superstrato. In senso ampio, tali nozioni fanno riferimento al prestigio linguistico, [...] vi assume un ruolo di sostrato ma a causa del suo prestigio si comporta anche come un vigoroso adstrato. Nelle lingue di spessore storico questi contatti si riproducono continuamente: in epoca postclassica i ruoli prevalenti sono giocati da germanico ...
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I suoni sibilanti sono una sottoclasse di ➔ consonanti (➔ fricative), suoni rumorosi e intensi, articolati mediante un forte restringimento del condotto orale.
La differenza tra fricative sibilanti (ingl. [...] tipicamente /ɸ β/ /f v/ /θ δ/, sono articolate con la lingua piatta e distesa; il condotto orale da cui fuoriesce l’aria è a differenziare i suoni sibilanti da quelli non sibilanti. Da un lato si collocano /p/ /f/ e /θ/, le fricative meno intense, ...
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Rispetto ad altri ambiti grammaticali (➔ fonetica, ➔ morfologia, ecc.), quello della ➔ punteggiatura è caratterizzato da uno statuto normativo particolarmente debole (Serianni 2006a: 120). La norma, osservata [...] , con frasi consequenziali tra loro (Mortara Garavelli 2003: 103-104).
Parte di questi fenomeni si riscontra oggi, sia pure a fini stilistici, anche nella lingua dei giornali (Giovanardi 2000; Bonomi 2002: 259-266; Lala 2005), nella prosa letteraria ...
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lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...
lingua-ponte
(lingua ponte), loc. s.le f. Lingua utilizzata come veicolo di comunicazione tra persone che parlano idiomi diversi. ◆ L’italiano, parlato da oltre 56 milioni di abitanti, lingua di uno dei Paesi fondatori dell’Unione, alquanto...