CAIX, Napoleone
Tullio De Mauro
Nato a Bozzolo (Mantova) il 17 ag. 1845 da Giovanni e da Giovanna Azzolini, studiò presso il ginnasio di Cremona, ove ebbe tra gli insegnanti lo storico e latinista liberale [...] e U. A. Canello…, pp. 425-435).
Dal 1872 il C. fu incaricato di dialettologia italiana (dal 1873 l'insegnamento si chiamò di lingue romanze) all'Istit. superiore di Firenze, dove insegnavano P. Villari (cui era dedicato il Saggio) e il Trezza.
Negli ...
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Il termine itangliano è stato coniato, sulla scia dell’antecedente franglais (lo spanglish era di là da venire), per indicare un italiano fortemente influenzato dall’inglese e, soprattutto, caratterizzato [...] influsso angloamericano è la sola conoscenza ben approfondita della lingua inglese. Condizioni rare a trovarsi combinate: di lì ; siamo amici, con Mario, da tre anni, ma in italiano si dice essere amico di; e via così esemplificando. In altri termini, ...
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L’imperativo è un modo verbale, adoperato solo in frasi principali, che – come dice lo stesso nome, dal lat. imperatīvus (modus) – serve per esprimere un ordine, un comando o una preghiera.
In italiano [...] proclisi): sentimi ma mi senti.
Va detto, però, che nella lingua della tragedia e del melodramma (➔ melodramma, lingua del), all’imperativo positivo si trova anche la proclisi, come si vede da questi esempi tratti dalla Manon Lescaut di Puccini (Atto ...
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L’accusativo preposizionale (detto anche oggetto preposizionale) è il fenomeno, diffuso in diverse parlate italiane e in varie aree romanze, per cui il complemento oggetto (➔ oggetto, costituito tanto [...] è a nella maggior parte dei casi, in rumeno è pe (dal latino per), ma in siciliano si trova anche da (Rohlfs, 1984: 79). Lo spagnolo standard è la lingua romanza in cui la diffusione del fenomeno è più importante. Anche in questo caso l’accusativo ...
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Il trapassato remoto è uno dei ➔ tempi composti dell’➔indicativo, che indica principalmente un evento compiuto in un passato immediatamente prossimo a un altro evento passato, in generale espresso dal [...] idee gli si rischiararono e cominciò a vedere nell’avvenire (Deledda 1965: 139)
In fasi precedenti della lingua il trapassato ogne calle
(Dante, Inf. I, 13-18)
Il trapassato remoto si oppone a volte al passato remoto, con una sfumatura aspettuale di ...
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Le affricate sono articolazioni consonantiche, sorde o sonore (➔ consonanti). Dal punto di vista fonetico, sono considerate come occlusive nelle quali il rilascio dell’occlusione sia particolarmente lento [...] , c’è quello postalveolare o palatoalveolare (Maddieson 1984). Il rilascio dell’occlusione avviene centralmente e, in poche lingue, lateralmente. Si tratta di articolazioni che possono essere sonore o sorde, mentre sono rare le affricate con diverse ...
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I pronomi riflessivi sono una sottoclasse di ➔ pronomi personali (➔ personali, pronomi) che hanno alcune proprietà: (a) indicano identità tra l’agente e il paziente di un predicato a due ➔ argomenti (1) [...] italiano, considerata di ➔ registro basso, o addirittura propria della lingua dei semicolti.
L’alternanza è comunque impossibile nei costrutti impersonali (20; Cordin 1988b: 596):
(20) se (ci) si porta con sé [*con lui] gli amici, bisogna curarsene ...
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Angelo Ambrogini, detto il Poliziano (Montepulciano 1454 - Firenze 1494), fu uno dei maggiori umanisti e poeti del Quattrocento (➔ Umanesimo e Rinascimento, lingua dell’). Accolto giovanissimo in casa [...] ) mostrano una sostanziale adesione al fiorentino contemporaneo, con ampia escursione nelle sue diverse componenti sociolinguistiche. Si tratta di una lingua per molti aspetti ormai diversa da quella cui avevano attinto ➔ Dante e ➔ Francesco Petrarca ...
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L’italiano parlato a Torino condivide, con differenze diafasiche (➔ variazione diafasica), diastratiche (➔ variazione diastratica) e di frequenza d’uso, i principali tratti regionali delle varietà settentrionali. [...] 1992), forme di italiano scritto modellate dal sostrato dialettale piemontese si riscontrano già nel XV secolo, quando iniziarono a diffondersi, anche a livello popolare, i primi modelli di lingua a base toscana; furono specialmente le laudi e il ...
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Eugenio Montale nacque a Genova nel 1896 da famiglia borghese e trascorse l’infanzia e l’adolescenza tra la città natale e Monterosso (nelle Cinque Terre). Non fece studi classici a scuola, ma fu sostanzialmente [...] da baritono e operò a lungo come critico musicale) e da lingue straniere («Per amor de la fiebre» e «Adiós muchachos, compañeros un’altra donna, chiamata con il soprannome di volpe, si contrappone a Clizia per immagini più fisiche e prosastiche: ...
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lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...
lingua-ponte
(lingua ponte), loc. s.le f. Lingua utilizzata come veicolo di comunicazione tra persone che parlano idiomi diversi. ◆ L’italiano, parlato da oltre 56 milioni di abitanti, lingua di uno dei Paesi fondatori dell’Unione, alquanto...