Il termine catafora si applica ai sintagmi la cui interpretazione è mediata dall’interpretazione di un altro specifico costituente che compare nel co-testo successivo (➔ contesto). Nel brano seguente – [...] chiamato con lo stesso nome. È il solo tra gli esseri viventi che si muovono in terra, in cielo e in mare, che muti natura. può riguardare anche l’atto illocutivo compiuto attraverso la lingua (richiesta, domanda, promessa ecc.; ➔ illocutivi, tipi ...
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Il vocativo è un elemento nominale (1) o più raramente pronominale (2) che serve a richiamare l’attenzione di un destinatario rivolgendogli la parola, e a identificarlo selezionandolo fra diversi possibili [...] 9) o caro in senso affettivo – già visti in (5) e che si possono trovare anche sostantivati (10) –, o con appellativi valutativi (11):
( 431-451 (poi in Id., Diglossia, prestigio e varietà della lingua italiana, Enna, Il Lunario, 1994, pp. 167-204).
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L’assimilazione è il fenomeno per il quale un suono (tecnicamente, un fono; ➔ fonetica) assume in tutto o in parte i tratti di un altro suono vicino (o di altri suoni vicini). Si tratta, quindi, della [...] sistema del piemontese di Piverone nel quale le vocali finali non basse si assimilano alle vocali accentate e mutano in [e] e [o] studi di tipologia linguistica, in Piemonte: mille anni di lingua, di teatro e di poesia. Atti del Convegno (Vercelli ...
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DE BALMES, Abramo
Raffaella Zaccaria
Scarse e frammentarie le notizie sulla vita e sulla famiglia. Del D. sappiamo che nacque forse nel 1440; sicura è invece la località, Lecce, come egli stesso ricorda [...] - con il quale molto spesso è stato erroneamente confuso - si era laureato a Napoli in medicina ed era stato medico alla alla composizione del Miqnēh-Abrāim, una grammatica ebraica, in lingua ebraica, è indiscussa originalità, che il D. tradusse lui ...
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Un nome collettivo è un nome (➔ nomi) che al singolare denota un insieme di entità o individui, rappresenta cioè un’idea di collettività (folla, gente, famiglia, squadra, sciame). A differenza dei nomi [...] a casa il pane.
In italiano, e in altre lingue, la forma singolare del nome collettivo di solito si accorda al singolare con l’aggettivo, come in
(2) a. (ma si veda anche 3 a.), e il verbo, come in (2) b. (si veda 1 a.):
(2) a. C’è una famiglia ...
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Gli allofoni (o varianti) sono le diverse realizzazioni concrete che un fonema ha nella catena parlata. Per es., a due pronunce della parola pane, di cui la prima contiene una [a] e la seconda una [æ], [...] un numero o una sigla. Di fatto i fonemi vengono indicati con il simbolo che designa l’allofono più utilizzato in quella lingua: /a/ si realizza in italiano per lo più come [a], quindi il simbolo a viene assunto come etichetta dell’intera classe di ...
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Si deve a Bruno Migliorini (Migliorini 1975) l’introduzione nella terminologia linguistica italiana dell’espressione parola d’autore (sul fr. mot d’auteur), per indicare un «termine coniato da una persona [...] tratta di coniazioni dirette e spontanee, bensì stimolate da modelli alloglotti, si hanno parole d’autore anche nel settore dei ➔ prestiti da lingue straniere: si tratta di termini motivati per il bilingue che li introduce e che deve interpretarli e ...
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La frase parentetica è un particolare tipo di frase incidentale (➔ incidentali, frasi), apparentemente coordinata o subordinata alla frase di cui è inserto (detta frase ospite), ma che, in realtà, non [...]
(25) c’è rispetto di sé e rispetto di sé: non si può, e nemmeno Dio dovrebbe, mettere sullo stesso piano il pesce, 503.
Ferrari, Angela et al. (2008), L’interfaccia lingua-testo. Natura e funzioni dell’articolazione informativa dell’enunciato, ...
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Leonardo (Vinci 1452 - Amboise 1519), è una delle figure più note nella storia della civiltà umana: il suo nome è, per antonomasia, sinonimo di genio, non solo in italiano, ma in molte altre lingue del [...] : una sorta di ‘lessico di base’ formato da mattoni semplici, che costituiscono l’ossatura della sua lingua tecnico-scientifica. Per la meccanica si hanno, per es.: manico, polo, canale, anello, ferro (inteso come «asta di ferro»), legno («pezzo di ...
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Il termine appellativo è usato in grammatica e in linguistica con vari significati:
(a) come sinonimo di nome comune, in opposizione a nome proprio, all’interno della classe dei nomi (➔ nomi);
(b) come [...] , figlio, figlio, figlio, adorato giglio (Iacopone da Todi, Laude)
(21) Sì: figlia, vieni meco (G. Giraud, La figlia obbediente)
È da rilevare, si tratta di questione che non riguarda specificamente il loro uso come appellativi (➔ genere e lingua ...
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lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...
lingua-ponte
(lingua ponte), loc. s.le f. Lingua utilizzata come veicolo di comunicazione tra persone che parlano idiomi diversi. ◆ L’italiano, parlato da oltre 56 milioni di abitanti, lingua di uno dei Paesi fondatori dell’Unione, alquanto...